Grottaferrata e la Carta Archeologica: siti sparsi in un territorio sorprendente. Borghetto, ville e tombe sulla Via Anagnina, Pratone
Pubblicato: Lunedì, 13 Aprile 2020 - Fabrizio GiustiGROTTAFERRATA (attualità) – Per la 42a puntata, un percorso senza un preciso itinerario, a unire simbolicamente più punti da nord a sud del territorio
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Resti sparsi, segno di una testimonianza di età romana che caratterizza il territorio di Grottaferrata in aree differenti. Li andiamo ad indagare, ovviamente in una parte minima (ma simbolica), in questa 42a puntata del viaggio all’interno della Carta Archeologica toccando il territorio da Borghetto fino a Pratone. Per far intendere quanto sia esteso, all’interno del territorio criptense, il radicamento dei siti archeologici che stiamo trattando da alcuni mesi.
BORGHETTO - La presenza di una tomba a sud est di Castel Savelli è nota da più studiosi che la videro tra la fine dell’800 e gli inizi del ‘900. Essa si trovava al margine settentrionale della Via Latina. R. Lanciani ne identificò il suo preciso posizionamento . Un riferimento certo, per la sua esatta collocazione, consiste nella sensibile scansione della via Latina dopo il lungo rettifilo ad ovest. Non è stato possibile, ai tempi della realizzazione della Carta Archeologica, per effettuare un sopralluogo, onde accertare le condizioni attuali della tomba, dal momento che non esistono elementi topografici certi. Pertanto la posizione della tomba nella carta archeologica deve ritenersi approssimativa.
VIA ANAGNINA – Strutture vicine ad una villa romana, separate da essa in seguito alla costruzione della rete tranviaria agli inizi del ‘900, sono visibili nello spazio tra le vie s. Andrea e Anagnina discendente. Nei pressi di una piscina moderna, fino agli novanta del novecento, si poteva vedere in parete il nucleo cementizio probabilmente pertinente all’apparato sostruttivo meridionale della villa, separato da essa dalla via S. Andrea che forse, prima di raggiungere la via Anagnina discendente, scorre sui crolli delle sostruzioni meridionali. Dell’apparato sostruttivo esiste anche una planimetria eseguita dalla Soprintendenza archeologica per il Lazio. Di altra natura le evidenze nei Parco delle Suore Francescane Missionarie di Maria A nord del convento delle monache. Nello spazio compreso tra il vialetto che conduce al cimitero e la via Anagnina ascendente, si concentrava, ai tempi dei sopralluoghi dell’archeologo Franco Arietti, un notevole accumulo di reperti archeologici, in larga misura rappresentati da numerosi materiali da costruzione, ugualmente frammentari, rappresentati da parti architettoniche in marmo, intonaci, stucchi ed altro materiale. Con ogni probabilità questo potente strato proveniva dalle vicinanze ed era stato portato alla luce durante i lavori di scasso di un vigneto e accumulato nell’area del parco antistante alla via Anagnina per colmare la depressione del terreno esistente in quel punto.
Infine, la presenza di alcuni resti antichi a meridione di Via Castel de Paolis viene segnalata da T. Ashby (1910) che li rappresenta sulla sua carta archeologica. Al contrario, il Lanciani non rappresenta nulla. Un sopralluogo condotto limitatamente all’esterno della proprietà (recintata ed inaccessibile) da Franco Arietti non ha chiarito il dilemma.
PRATONE – Un tracciato stradale antico, il cui percorso coincide sostanzialmente con la moderna via Rocca di Papa (località Pratone) viene ipotizzato da L. Quilici e S. Quilici Gigli (carta archeologica, 1984). Nella Carta Archeologica, pur ipotizzando questa proposta, si ipotizza un diverso andamento nel tratto a settentrione, dove la strada dovrebbe confluire in un altro tracciato stradale sicuramente più importante che si raccorda, poco oltre, alla via Latina.
Le altre puntate:
7 - Grottaferrata e la Carta Archeologica: l’antichissima via Cavona (Via Valeria)
9 - Grottaferrata e la Carta Archeologica: la Villa di Rufino Vinicio Opimiano
10 - Grottaferrata e la Carta Archeologica: una grande villa tra Via Anagnina e Via Sant’Andrea
11 - Grottaferrata e la Carta Archeologica: 'Quarto Montioni', tra ville romane reali e presunte
21 - Grottaferrata e la Carta Archeologica: Villa Muti, Villa Grazioli e i resti di età imperiale
24 - Grottaferrata e la Carta Archeologica: strade e tombe verso S.Anna. Le ville romane della zona
25 - Grottaferrata e la Carta Archeologica: le grandi ville di Campovecchio e ‘Formagrotta’
34 - Grottaferrata e la Carta Archeologica: da Roseto fino a Madonna della Molara e Via San Nicola
41- Grottaferrata e la Carta Archeologica: ancora tra Villa Senni e Ad Decimum. Curiosità e scoperte
Info:
Grottaferrata, quando si fa finta che la Carta Archeologica non esista...