Grottaferrata e la Carta Archeologica: l’antichissima via Cavona (Via Valeria)

Pubblicato: Domenica, 10 Novembre 2019 - Fabrizio Giusti

 

GROTTAFERRATA (attualità) – La settima puntata dentro il documento redatto dall’archeologo Franco Arietti 

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Quello che oggi prende il nome di via Cavona è un antichissimo tracciato. Interessa il territorio comunale per un piccolo tratto, nell’area di Villa Senni. Sul suo andamento non ci sono notizie complete. Anche qui, come per la Via Latina, è doveroso distinguere tra gli antichi percorsi e la strada lastricata di età storica, dal momento che l'itinerario di questi tracciati potrebbe anche non coincidere.

Gli studiosi, comunque, sono concordi nel considerare la via Cavona - poi Valeria - una delle arterie più antiche del Lazio. Ricalca infatti la via di transumanza percorsa ininterrottamente a partire dall’età pre-protostorica fino alla prima metà del Novecento.

Non è ben chiaro dove fosse l’incrocio della via Valeria con la Via Latina in età protostorica e arcaica, ma è certo che qui si concentrarono delle realtà insediative o altre presenze significative. Per il tracciato dell’età storica, le uniche notizie, peraltro vaghe, intorno alla “scoperta di strade lastricate che convergevano alla Latina”, provengono unicamente dalle descrizioni del Lugari, il quale documenta i rinvenimenti effettuati nelle vigne Senni e Gentilini intorno al 1885-88. Gli studiosi d'inizio secolo quali il Lanciani, l'Ashby e il Grossi Gondi, fanno coincidere l’antica via, dentro termini di approssimazione, con l’attuale via Cavona.

Solo P. Rosa, nella sua Carta topografica del Lazio redatta tra il 1850 e il 1870, assume una posizione del tutto diversa, dal momento che pone la posizione dell'antico tracciato ad est della moderna via Cavona, fino all'incrocio con la Via Latina. Da qui prosegue in direzione Nord-est, ma non più come via di transumanza o Valeria , ma come la "via per Tuscolo" o "Tuscolana".

In tempi recenti il De Rossi ha proposto invece di ubicare l'incrocio tra la Latina, la via Valeria e la Tuscolana in un punto assai prossimo alle catacombe 'Ad Decimum', ma in tal modo la via Valeria verrebbe a descrivere un tratto che secondo studi successivi è ritenuto improbabile, all'interno di una profonda valle che si apre a Nord est di Villa Senni. Anche la via Tuscolana, visto il tratto basolato rinvenuto all'incrocio con la via di S. Andrea, e che punta in ben altra direzione, fa comprendere come quella intuizione fosse complessa. Tuttavia la maggior parte degli studiosi, facendo coincidere grosso modo l’attuale via di Cavona con l’antica strada. Ciò non esclude ovviamente altre ubicazioni dell’incrocio e della precisa collocazione della stazione di posta e degli edifici che presumibilmente la circondavano. Le strutture murarie di età imperiale inglobate nel monumentale muro di recinzione di Villa Senni che costeggia l’attuale via, non sembrano un elemento sufficientemente valido per decidere in un verso o nell’altro. Il Lanciani rammenta che nell’area della vigna Gentilini, quindi nell’area della Cavona, ricadente nell’ambito del Comune di Grottaferrata, fossero state demolite numerose strutture, per cui è altrettanto plausibile che l’area di incrocio venisse a coincidere più o meno dove la Via Latina e la moderna via di Cavona si incontrano, ovvero nel punto più elevato del colle, dinanzi all’attuale cancello d’ingresso dell’ex Villa Senni.

Che la via Latina transitasse in quel posto è certo e una conferma diretta viene sia dalla messa in luce di alcuni tratti di lastricato nella vicina proprietà. Oltre l'incrocio con la Via Latina, il percorso dell'antica Valeria non doveva discostarsi più di tanto da quello della moderna strada che scende seguendo per lunghi tratti il muro di recinzione dell'ex Villa Senni. Oltre la ferrovia Roma - Frascati, la morfologia del colle non lascia molti dubbi sull'andamento del tracciato, il quale doveva forzatamente evitare il tratto piuttosto scosceso che si osserva dopo la ferrovia; non a caso in questo punto il muro di recinzione menzionato ingloba alcuni basoli, forse in origine appartenenti alla via Valeria.

Le altre puntate:

1 - Grottaferrata, alla scoperta della Carta Archeolgica. Via delle Vascarelle e l'area limitrofa: l’acquedotto Julia e una necropoli

2 - Grottaferrata e la Carta Archeologica: la straordinaria scoperta dell’"Ipogeo delle Ghirlande" nel 2000

3 - Grottaferrata e la Carta Archeologica: Via Quattrucci e ‘Colle delle Streghe’. I mausolei, le antiche strade

4- Grottaferrata e la Carta Archeologica: da Valle Marciana a Campovecchio tra tombe, tracciati e cisterne

5 - Grottaferrata e la Carta Archeologica: le pendici del Tuscolo tra mausolei, strade e conserve d’acqua 

6 -  Grottaferrata e la Carta Archeologica: da Villa Senni al Tuscolo con la Via Latina. La distruzione dei contemporanei

 

Info:  

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