ROMA (cronaca) – L’indagine, condotta dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Frascati, ha permesso di accertare l’esistenza di un’importante piazza di spaccio

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Dopo i 16 arresti al Trullo, Monteverde e Montespaccato della scorsa settimana e i 21 arresti a S. Basilio di lunedì scorso, una terza operazione antidroga, nell’arco di soli 10 giorni, è in corso dalle prime luci dell’alba nella Capitale, questa volta nel quartiere de la Borghesiana ad opera dei Carabinieri del Comando Provinciale di Roma.

I militari stanno dando esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Roma, su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di 13 persone (tra cui una donna), appartenenti ad un’organizzazione criminale dedita al traffico illecito di sostanze stupefacenti.

L’indagine, condotta dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Frascati, ha permesso di accertare l’esistenza di un’importante piazza di spaccio, capeggiata da un soggetto di origine calabrese, ma residente a Roma da diversi anni, organizzata in turni di lavoro con vedette, e capace di assicurare la fornitura della cocaina nel corso delle 24 ore grazie alla continua presenza di pusher che, previo contatto telefonico, assicuravano la consegna della sostanza stupefacente. Perquisizioni sono tuttora in corso con il coinvolgimento di circa 100 Carabinieri, coadiuvati da unità cinofile e da un elicottero dell’Arma.

FRASCATI (attualità) - Pubblichiamo il commiato del giornalista Fabio Polli

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"Apprendiamo ora, attraverso la direzione di Radio Radio con la quale collaborò per tanti anni, della prematura dipartita del nostro amico e concittadino frascatano Stefano Scipioni, che tantissimi hanno conosciuto anche nella veste di direttore della filiale tuscolana della Bcc dei Colli Albani (ex Toniolo)", a scriverlo è su Facebook il giornalista e direttore de "Il Tuscolo" Fabio Polli.

"Grande professionista del settore creditizio, Scipioni amava il calcio, la sua Roma, e soprattutto aveva una grande passione per il giornalismo sportivo.

Per Radio Radio ha curato per tantissimi anni i collegamenti in diretta dallo Stadio Olimpico, durante le partite delle squadre romane, conquistando piano piano il rispetto di tutti gli operatori del settore e degli stessi tesserati, i quali gli riconoscevano il diritto (prestigio) di porre la prima domanda a quanti nel dopo partita si sedevano in sala stampa per l’incontro con i giornalisti.

Persona di grande correttezza, riservato, gentile e simpatico, aveva trovato qui a Frascati la serenità e l’amore che lo rendevano felici, fino all’insorgere della malattia che ha combattuto con tenacia fino all’ultimo giorno.

Alla moglie, alla sua famiglia, a tutti i suoi amici, le nostre sentite condoglianze.

Ciao Stefano, riposa in pace".

I funerali di Stefano Scipioni si svolgono sabato 25 gennaio 2019 alle ore 15 presso la chiesa di San Giuseppe Lavoratore a Cocciano (Frascati).

Alla famiglia giungano le più sentite condoglianze da parte della redazione de ilmamilio.it .

GROTTAFERRATA (attualità) – La 20a puntata dentro alla documentazione redatta da Arietti. Il Nibby la considerò come la Domus Augustana sul Palatino

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Per la ventesima puntata del viaggio all’interno della Carta Archeologica di Grottaferrata, redatta dal Dott. Franco Arietti, affrontiamo un’area importante. La presenza di una grande villa romana nell’area compresa tra viale Dusmet, via della Cipriana e via di Villa Grazioli, infatti, venne segnalata per la prima volta da Antonio Nibby e dal momento che egli descrisse l'articolazione di alcune strutture in elevato, se ne deduce che, ancora agli inizi dell'800, alcune parti del complesso si conservavano in modo relativamente integro. Qui fu individuato “un grande bacino o fontana, con fronte absidata”. Nibby aggiunse che “si potevano vedere molti marmi di varia natura, alcuni relativi a parti architettoniche di eccellente fattura che sottolineavano la magnificenza della villa”. A sud ovest della piscina, egli vide inoltre “alcuni ambienti in muratura con mattoni del I secolo d.C.”. In uno di questi, figuravano delle nicchie rettangolari” (egli annota la similitudine di tale disposizione "con quella della Domus Augustana sul Palatino relativamente alla parte sottostante Villa Mills"). Nella descrizione vengono inoltre elencate una colonna di marmo grigio e frammenti architettonici in peperino.

Stevenson riporta alcune note su questa villa, relative ad un grande mosaico. Inoltre afferma che “sul terrazzamento relativo alla parte residenziale della villa” appariva un pavimento in opus signinum, nel quale vi erano praticate delle “buche rotonde del diametro di m. 0.80, ugualmente profonde, recanti del marmo sul fondo”. Vennero poi individuati basamenti di colonne di marmo grigio e peperino, una piccola testa pertinente ad un ragazzo con corona d'edera ed infine un bassorilievo con putto. Altre note sullo stesso Codice riferiscono della presenza di un bassorilievo decorato con putti rinvenuto nella strada principale di Grottaferrata, ma che dovrebbe provenire dalla villa in questione.

Importanti risultano le piante di P. Rosa, sia lo studio quotato che l'elaborazione definitiva apparsa successivamente sulla sua Carta archeologica del Lazio redatte tra il 1850 e 1870. Oltre al complesso antico, appaiono infatti riportate fedelmente anche le strade, come ad esempio Viale Dusmet e la via che sale alla Madonnella (via di Villa Grazioli) e questo permette di orientare correttamente la villa.

Nella descrizione dell’Arietti, molto dettagliata di tutti gli apparati della villa, si comprende come gli interventi moderni, i vari edifici costruiti in successione, abbiano in parte obliterato evidenze e mura.

Nel 1927 venne realizzato anche immobile che alla fine degli anni ’50 del novecento venne acquistato dalle Suore dell’Apostolato Cattolico (Pallottine): esso si dispone su due livelli. In quello più basso, presso lo spigolo sud del fabbricato, appaiono alcuni ruderi, ora inglobati in un muro moderno a forma di "C" che racchiude l'area pavimentata a fianco della villa. Emergono poi tre nuclei cementizi, solo apparentemente scollegati tra loro, che presentano, soprattutto alla base, rimaneggiamenti moderni. Essi comunque conservano superiormente un accenno della volta originaria che li univa.

In zona esiste un altro manufatto antico descritto dal Nibby come fontana o conserva d’acqua. Quest’ultimo dovrebbe corrispondere alla struttura absidata che compare sulle piante del Rosa. A tale proposito risulta importante considerare una nota del 1922 relativa alla corrispondenza tra il Curatore del Museo dell’Abbazia di S. Nilo e la Soprintendenza ai Musei ed agli scavi della Provincia di Roma (conservata nell’archivio della Soprintendenza Archeologica per il Lazio), nella quale si fa presente la necessità di intervenire per salvaguardare i resti di una costruzione antica altrimenti minacciati dalla imminente costruzione di un edificio. Nella lettera compare uno schizzo della struttura. In particolare, il Curatore eseguì un saggio “nell’avancorpo rettangolare”: si rinvenne l’intonaco che rivestiva la vasca, “a forma di guscio”, e nel contempo venne messo in luce la parte del rivestimento esterno in opera reticolata.

Dalle considerazioni del Curatore si evince che nei primi decenni del secolo gran parte delle strutture erano visibili in superficie. In particolare, oltre alla grande vasca in questione, emergeva anche una sostruzione. Purtroppo la “supplica” rivolta al Direttore dell’Ufficio scavi di Roma non servì a nulla, se è vero che proprio all’interno della vasca venne costruita una villa moderna.

Infine, vanno considerati i numerosi reperti sparsi nel parco della villa delle suore, oppure murati o riutilizzati nella villa medesima . Alcuni di questi possono forse essere ricondotti a quelli che furono descritti dal Nibby nella prima metà dell’800. Tra essi, quasi certamente figurano alcuni grandi elementi architettonici in peperino, tre colonne, due delle quali con capitello ionico riutilizzate nel portico settentrionale, una testina ugualmente in marmo forse del tipo menzionato nel Codice Stevenson; sono stati inoltre notati alcune mensole in marmo, un rilievo con decorazione floreale, numerosi minuti frammenti architettonici pertinenti a parti architettoniche. Infine, inglobati nel muro del portico meridionale, vengono conservati alcuni bolli laterizi.

Un’area di tutto rispetto, come vedremo anche nelle prossime puntate. Ove spiegheremo altre evidenze di notevole importanza, nonostante i cambiamenti urbanistici della città.

Le altre puntate:

1 - Grottaferrata, alla scoperta della Carta Archeolgica. Via delle Vascarelle e l'area limitrofa: l’acquedotto Julia e una necropoli

2 - Grottaferrata e la Carta Archeologica: la straordinaria scoperta dell’"Ipogeo delle Ghirlande" nel 2000

3 - Grottaferrata e la Carta Archeologica: Via Quattrucci e ‘Colle delle Streghe’. I mausolei, le antiche strade

4 - Grottaferrata e la Carta Archeologica: da Valle Marciana a Campovecchio tra tombe, tracciati e cisterne

5 - Grottaferrata e la Carta Archeologica: le pendici del Tuscolo tra mausolei, strade e conserve d’acqua 

6 - Grottaferrata e la Carta Archeologica: da Villa Senni al Tuscolo con la Via Latina. La distruzione dei contemporanei

7 - Grottaferrata e la Carta Archeologica: l’antichissima via Cavona (Via Valeria)

8 - Grottaferrata e la Carta Archeologica: i mausolei presso catacombe ‘Ad Decimum’. Le sepolture meno conosciute

9 - Grottaferrata e la Carta Archeologica: la Villa di Rufino Vinicio Opimiano

10 - Grottaferrata e la Carta Archeologica: una grande villa tra Via Anagnina e Via Sant’Andrea

11 - Grottaferrata e la Carta Archeologica: 'Quarto Montioni', tra ville romane reali e presunte

12 - Grottaferrata e la Carta Archeologica: Valle Marciana e La Torretta. Ville, strade e sentieri antichi

13 - Grottaferrata e la Carta Archeologica: Villa Senni e Via Sant’Andrea, le antiche strade di collegamento

14 - Grottaferrata e la Carta Archeologica: l’importante patrimonio di Borghetto. Mausolei, ville romane, tracciati

15 - Grottaferrata e la Carta Archeologica: dal ‘Litta’ fino alla Cipiriana e Valle Marciana. Antiche piscine, vie ed edifici nascosti

16 -Grottaferrata e la Carta Archeologica: la grande villa romana verso 'Capo d'Arco'. Le evidenze di Bagnara, il ‘tempietto’ a Valle Marciana

17 - Grottaferrata e la Carta Archeologica: la villa romana alle suore francescane. Il mausoleo e le sepolture perdute all’ex Casale Santangeli

18 - Grottaferrata e la Carta Archeologica: tra l'Abbazia, Via del Grottino e Viale Kennedy alla ricerca di evidenze sconosciute

19 - Grottaferrata e la Carta Archeologica: dalle opere antiche di Viale Kennedy fino ai tracciati delle ville Muti – Grazioli - Cavalletti

 

Info:

Grottaferrata, quando si fa finta che la Carta Archeologica non esista...

Grottaferrata, la Carta Archeologica: uno strumento fondamentale (e poco considerato) per il futuro del territorio

 

 

 

 

 

 

FRASCATI (attualità) - Aumenta l'offerta dell'istituto superiore di via Angelo Celli

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Riceviamo e pubblichiamo.

"A dicembre luci accese al Buonarroti di venerdì, sabato e persino domenica! Cosa stava accadendo? Un gruppo di proff agguerriti con in testa il nuovo Dirigente Scolastico, prof. Francesco Rovida, armato di tutto punto con scope, stracci per la pulizia e altri materiali stava mettendo in atto il progetto SCUOLA BELLA che ha come scopo quello di creare ambienti scolastici sempre migliori e accoglienti.

Va detto che questa operosità è sicuramente nel DNA del Buonarroti, sicuramente qualcosa sarà arrivato dal grande artista polivalente Michelangelo Buonarroti, da cui la scuola prende il nome e l’ispirazione.

E tenendo fede a questa ispirazione, il Buonarroti si fa in 4 anche quando, anzi specialmente quando si tratta di costruire il futuro dei nuovi studenti insieme alle loro famiglie. Infatti, per chi volesse iscriversi, la scuola offre ben 4 percorsi:

  • Il corso CAT, Costruzioni, Ambiente e Territorio
    • Per prepararvi a una carriera da libero professionista come geometra, responsabile della sicurezza, amministratore di condomini e tante altre professioni nel settore dell’edilizia e del territorio, oltre ad aprirvi le porte dell’Università nel nuovissimo corso di Laurea in Tecniche per l’edilizia e il territorio per la professione di geometra o in qualsiasi altro corso!
  • Il corso Turistico con curvatura per management alberghiero
    • Per prepararvi a operare nelle strutture alberghiere in ruoli direttivi e per il marketing, per diventare gli operatori turistici del futuro, unendo una solida preparazione linguistica a una robusta preparazione economico-giuridica, oltre ad aprirvi le porte dell’Università!
  • Il Corso (CAT), Amministrazione, Finanza e Marketing
    • Per prepararvi a operare nei settori contabili e amministrativi di aziende pubbliche e private, come ad esempio banche, assicurazioni, oltre ad aprirvi le porte dell’Università!
  • Il Corso (SIA), Sistemi Informativi Aziendali
    • Per prepararvi a operare nella gestione dei dati con strumenti informatici, a realizzare siti web oltre a creare e gestire piattaforme per la gestione dei dati, e ad aprirvi le porte dell’Università!

E se siete ancora indecisi, un consiglio: andate a visitare la scuola. Troverete tutte le risposte ai vostri quesiti, e un aiuto professionale, serio e imparziale per guidarvi verso la scelta giusta.... e se vi decidete quando siete a scuola? La segreteria è a disposizione per assistervi con le procedure di iscrizione.

Concludiamo con uno degli slogan di questa scuola:

“Buonarroti: una scuola, tante opportunità”"

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