lega1CIAMPINO (politica) - A Ciampino come a Frascati, a Rocca di Papa come altrove il partito di Salvini deve darsi ordine

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Balzata al Governo nazionale grazie al boom del 4 marzo ed all'accordo stipulato con il Movimento 5 stelle, forte anche del buon risultato conseguito a livello regionale con l'elezione di 3 consiglieri alla Pisana, la Lega si trova ora nell'urgenza di organizzarsi a livello territoriale dove proprio l'improvviso balzo di consenso ha lasciato sul campo un ordine sparso che oggi assomiglia molto al caos.

Proprio l'incontro di lunedì pomeriggio a Ciampino ha messo in evidenza come il prossimo passaggio - forse anche prima di portare Matteo Salvini al campo nomadi della Barbuta - debba essere necessariamente quello di affrontare la strutturazione del partito a livello locale.

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Forte di un consenso che oggi va oltre quello del 4 marzo, c'è ora bisogno di quadri, di referenti locali univoci e - non da sottovalutare - qualità anche nella scelta delle persone.

A Ciampino come a Frascati, a Rocca di Papa come in altri mille territori è tutto un tirarsi di giacchetta per ottere il "cappello" di referente locale del partito di Salvini. A Ciampino, tanto per ripartire da dove si era lasciato il discorso, nell'affollato incontro organizzato da Laura Corrotti e Gabriella Sisti non è stata presente e forse manco invitata quella che fino a qualche settimana fa era considerata la responsabile locale della Lega, Giuliana Tersigni.

Senza dimenticare quanto proprio a Ciampino era accaduto alla vigilia dell'incontro in oggetto con Ivan Boccali che aveva invocato proprio "ordine" ed aveva ricevuto il benservito dal gruppo facente riferimento a Corrotti e Sisti (LEGGI Lega Ciampino, Guglielmi "scarica" già Boccali: "Impossibile che detti qualsiasi condizione").

Un'urgenza di ordine locale, quella ciampinese ma non solo che è particolarmente impellente alla luce della velenosa campagna elettorale che si prospetta.

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La stessa cosa avviene a Frascati dove c'è un coordinamento locale ufficiale, che si sta muovendo anche in ottica anti Sprar (seppur con esiti ben più modesti di quanto sta invece accadendo nella vicina Grottaferrata) che però vedrebbe parallelamente animarsi una iniziativa che farebbe capo ad esponenti storici del centrodestra cittadino come Igino Mancini.

A Monte Porzio Catone e comuni limitrofi dove pure, in tempi "non sospetti" era nato un coordinamento di "Noi con Salvini" (LEGGI "Noi con Salvini" si radica: ecco i coordinamento di Monte Porzio, Montecompatri e Colonna) facente riferimento, tra gli altri, a Giuliano Imperatori e Tiziana Giuliani, che è tutt'ora fortemente attivo ma che rischia di essere by-passato da altri soggetti in mancanza di direttive chiare.

Difficoltà simili e mancanza di referenti unici anche a Rocca di Papa.

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Interessa, e non poco, quanto sta accadendo a Grottaferrata dove Lega e Casapund hanno dato vita ad un "fronte sovranista" che può diventare un modello da seguire in altre realtà locali (LEGGI Grottaferrata, Lega e Casa Pound: “Fronte comune sovranista per la nostra città. Prossima tappa: il ritiro della delibera sul progetto Sprar”).

Insomma: incassato l'incredibile (per molti versi) successo di marzo, la Lega deve ora strutturarsi e fare ordine. Il rischio, altrimenti, è quello di un caos sui territori che renderà complicata la gestione di tanto consenso. Col rischio di precoci spaccature.

FRASCATI (attualità) - Le sue condizioni si erano aggravate dopo un'operazione. Aveva 66 anni

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Sergio Marchionne è morto all'ospedale universitario di Zurigo dove era stato ricoverato il 27 giugno per un intervento alla spalla destra. Dieci giorni le sue condizioni di salute si sono aggravata a causa di quelle che i sanitari hanno definito "complicanze postoperatorie". La situazione sarebbe poi precipitata all'inizio di questa settimana. L'ex amministratore delegato di Fca aveva 66 anni.

Gli ultimi 14 anni di Fiat, l’intero ciclo di rinascita del gruppo torinese, coincidono con l’era Marchionne, che ottenne la carica di amministratore delegato dell’allora Fiat nel 2004, a pochi giorni dalla morte di Umberto Agnelli. Al suo posto, in Fiat-Chrysler è subentrato come amministratore delegato il britannico Mike Manley, mentre la carica in Ferrari è passata a carica a Louis Carey Camilleri, con John Elkann presidente di entrambe le aziende. 

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ALBANO LAZIALE (cronaca) - Una capillare indagine della Polizia ha permesso di individuare la cellula familiare e aiutata da amici

ilmamilio.it - nota stampa

Era già stato arrestato dagli investigatori del commissariato di Albano nell’ottobre del 2017 perché trovato in possesso di quasi 2 etti di cocaina. Convalidato l’arresto, il Tribunale di Velletri lo aveva posto agli arresti domiciliari nella sua abitazione immersa in una area boschiva di Rocca di Papa.

Tale situazione non risultava ostativa a M.L. di anni 45 che aveva continuato ad esercitare l’attività di spaccio di stupefacenti nell’area dei Castelli Romani. Ancora agli arresti domiciliari infatti, veniva trovato in possesso di una cospicua quantità di hashish abilmente celata in una cavità del camino della propria abitazione. Non potendo esercitarla in prima persona, M.L. dirigeva dal luogo di reclusione l’attività di spaccio, utilizzando per gli ordini e le riscossioni della vendita della cocaina,  la madre, la figlia e la compagna, mentre, per la consegna a domicilio, il compito era demandato ad amici fidati. Ancora dal luogo di reclusione non lesinava gravi minacce telefoniche a coloro che non risultavano in regola con i pagamenti dello stupefacente.

Le indagini durate alcuni mesi, grazie ad intercettazioni telefoniche ed a servizi di osservazione, svelavano  l’intrinseco di tale attività illecita. All’esito dell’attività investigativa svolta, agenti del commissariato di Albano e della Squadra Mobile, davano esecuzione ad una Ordinanza di Applicazione Cautelare del Tribunale di Velletri, traendo in arresto M.L. di 45 anni,  M.C. di anni 20 e P.G. di anni 44.  Nel contesto della stessa attività venivano eseguite 8 perquisizioni nei confronti di altrettante persone che, a vario titolo, hanno concorso nell’attività di spaccio.

Durante una di queste, A.P. di anni 39 abitante in Grottaferrata, veniva tratto in arresto. Nel corso della perquisizione gli agenti hanno sequestrato alcune piante di marijuana, coltivate nel giardino di casa, 200 grammi di hashish, 20 grammi di marijuana e materiale per il confezionamento e vendita al dettaglio dello stupefacente.

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volpi errigoFRASCATI (scherma) - Due medaglie iridate che "atterrano", in modo diverso, alla "Simoncelli" di Frascati

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Arrivano dal fioretto femminile le prime medaglie iridate “legate” al Frascati Scherma. Nella kermesse dei campionati del mondo di scena a Wuxi (in Cina) sul gradino più alto del podio è salita Alice Volpi che da tempo si sta allenando presso la palestra “Simoncelli” anche in virtù del legame sentimentale con l’olimpionico del Frascati Scherma Daniele Garozzo.

Una prestazione perfetta quella della Volpi (nella foto di Augusto Bizzi assieme ad Arianna Errigo) che in finale ha avuto la meglio sulla francese Yasaora Thibus col punteggio di 15-12 e che, nei quarti di finali, aveva eliminato l’altra atleta del Frascati Scherma Camilla Mancini con un chiaro 15-9.

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«Non me ne rendo ancora conto, è tutto magico, sono al settimo cielo. Dedico questa medaglia a mio nonno, scomparso ad aprile» ha dichiarato a caldo la neo campionessa del mondo. Arianna Errigo ha confermato il risultato di Lipsia 2017 quando conquistò una medaglia di bronzo: a interrompere il sogno della forte atleta lombarda, che da tempo ha “sposato” il progetto del Frascati Scherma, è stata proprio la Thibus che ha dominato la semifinale.

«Ero venuta qui per vincere e questa medaglia mi sta stretta – ha sottolineato la Errigo - In semifinale sono arrivata un po’ stanca e non sono mai riuscita ad entrare nel match. Dispiace anche se comunque questa è la mia settima medaglia negli otto Mondiali che ho fin qui disputato in carriera».

Come detto, si è fermata ai quarti la bella corsa di Camilla Mancini che ha portato a casa comunque un settimo posto di assoluto rispetto. Non sono arrivate medaglie, infine, dalle prove individuali di fioretto maschile e sciabola femminile. Nel primo caso Daniele Garozzo è arrivato a un passo dal podio, ma si è arreso ai quarti di finale contro il coreano Heo abile a piazzare la stoccata decisiva sul 14-14.

Hanno confermato un momento di forma poco brillante, invece, le tre sciabolatrici del Frascati Scherma: la migliore è stata Irene Vecchi che si è arresa agli ottavi al cospetto della forte russa Pozdniakova col punteggio di 15-12, mentre hanno abbandonato la competizione al primo turno le sue compagne di Nazionale e di società Rossella Gregorio (piegata dalla Chang, portacolori di Hong Kong, per 15-11) e Loreta Gulotta (battuta 15-13 dalla polacca Shelton). Domani torneranno in pedana Volpi, Errigo e Mancini per difendere la “fama” del Dream Team del fioretto femminile, mentre venerdì la chiusura sarà affidata ai fiorettisti (con Daniele Garozzo) e alle sciabolatrici Gregorio, Vecchi e Gulotta (assieme all’altra azzurra Martina Criscio).

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