Grottaferrata, Pompili è il primo caso in maggioranza. Dura critica sul mancato accesso agli atti ed emendamento che fa discutere

GROTTAFERRATA (attualità)- Da giorni si parlava di un malessere, oggi palesato con chiarezza

ilmamilio.it 

Era nell’aria da giorni. Oggi è una vicenda alla luce del sole. Il Consigliere di maggioranza Federico Pompili è ufficialmente un caso politico in seno al gruppo degli eletti a sostegno della Giunta Andreotti. Il giovane consigliere, il più votato all’interno dell’assise municipale, ha letteralmente monopolizzato l’attenzione generale del dibattito politico oggi nell’aula di Piazzetta Conti per almeno un paio di questioni: una raccomandazione rivolta al sindaco e alla Giunta sui suoi problemi ad accedere agli atti e un emendamento su costi e tagli alle politiche giovanili e sul turismo in tema di bilancio. Constatando che nei giorni scorsi lo stesso Pompili era stato protagonista di una interrogazione su Parco Borghetto, la tematica ha preso decisamente vigore. Non solo perché è singolare un comportamento simile in uno schieramento di governo locale, ma anche perché le parole dell'esponente civico sono state, a tratti, decisamente critiche.

Pompili, nel particolare, ha chiesto il rispetto dei tempi di procedura degli atti amministrativi. "A luglio ho presentato istanza di accesso agli atti dal 1 gennaio 2018 al 30 giugno 2018. Mi è stata consegnata solo parte delle determinazioni, con l'impegno della parte mancante. Nella giornata di ieri sono venuto in Comune per l'integrazione, ma con mia sorpresa è avvenuto l'intervento del responsabile del settore che in modo ostruzionistico mi ha chiesto ulteriore richiesta agli atti. Domando: come è possibile un'ulteriore istanza per un'istanza stessa che risulta inevasa? L’art 43 del Tuel al comma 2 certifica il mio diritto, in qualità di consigliere comunale, ad esser supportato dagli uffici nell’esecuzione del mandato. Il diritto di accesso agli atti non può subire pressioni tali da ostacolare la mia operatività. Illegittimo diniego è ipotesi di colpa grave. Raccomando al sindaco una maggiore attenzione. Mi auguro si possa ottemperare".

Tuttavia la fase critica di Pompili non è finita qui, perché durante la discussione dei punti all’ordine del giorno riguardanti il bilancio, Pompili è tornato alla carica con un emendamento ove si criticava sostanzialmente la mancata ricezione di risorse su turismo e politiche giovanili. “Come possiamo parlare di sviluppo - ha detto - se emerge che quanto noi investiamo sui ragazzi presenta un ammontare allo zero? Durante la campagna elettorale tutti si sono spesi in programmi al fine di valorizzare legalità, cultura, volontariato. Investire su ciò riteniamo sia opportuno". Pompili non ha gradito neanche i pareri sfavorevoli sul piano tecnico e contabile alle sue motivazioni. Il consigliere ha fatto un ulteriore passo avanti quando ha chiesto che ci sia più condivisione su ciò che si presenta all’interno della maggioranza. “Le delibere prima vengono approvate - ha detto - e poi arrivano ai consiglieri di maggioranza”. Ribadendo che certe richieste in merito ai soldi a disposizione sulle politiche giovanili sono, da parte sua, inviate al sindaco sin dal gennaio scorso.

I consiglieri comunali di minoranza Rita Consoli e Fabrizio Mari, in particolar modo, hanno rimarcato l'impressione di uno 'scollamento' in atto nella maggioranza. Il capogruppo della Lista Andreotti, Marco Bosso, ha parlato di un bisogno di chiarimento interno, ma non di non ritenersi sostanzialmente preoccupato da quanto accaduto perché quelli odierni sono accadimenti che spesso si verificano nell'ambito di una gestione politica. 

Al di là di ciò che accadrà nei prossimi giorni Federico Pompili oggi ha dato l'impressione di essere una sorta di 'separato in casa'. E’ il primo scricchiolio evidente dentro la coalizione del sindaco Andreotti. Una questione da monitorare. Rientrerà?

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