ROMA (attualità) - Consegnò a Dino Viola la società, prima della grande era degli anni ottanta 

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E’ morto, dopo una lunga malattia, Gaetano Anzalone, storico Presidente della Roma dal 1971 al 1979. Aveva 87 anni. Quando nell'estate 1979, provato da otto anni di presidenza, decise di cedere la società al grande Dino Viola, senza guadagnarci sostanzialmente nulla, la squadra giallorossa vantò un patrimonio materiale ed umano da cui ricominciare: l’impianto d'allenamento di Trigoria, un simbolo stilizzato - il ‘mitico’ lupetto di Gratton - e una serie di giocatori dai quali Nils Liedholm potè costruire quella generazione di fenomeni che conquistò, nella prima degli anni ottanta, quattro Coppe Italia, uno scudetto e una finale di Coppa dei Campioni. La Roma più forte di sempre. Il suo addio avvenne con le lacrime agli occhi, da grande innamorato dei colori che ha tifato per tutta la vita.

Anzalone prese la Roma che usciva dalla "Colletta del Sistina" e la lasciò in buone mani, mani forti, come quelle dell’Ingegnere che portò uno scudetto che mancava da 41 anni. "Ho preso la Roma da Marchini – disse - per 1 miliardo e 480 milioni, l'ho ceduta a Viola per 1 miliardo e 600 milioni: con in più Trigoria e un vivaio giovanile forse unico in Italia; e con in mezzo otto anni di svalutazione galoppante: mi sembra di essere stato avveduto e onesto, non ho tentato speculazioni"

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Oltre al centro sportivo, Anzalone fu uno tra i primi a intuire dove stava andando il calcio: creò, come accennato poco fa, un nuovo logo che serviva a dare ossigeno alle casse societarie e aprì persino dei ‘Roma Shop’. Caso unico in Italia fino a quel momento. Ha vinto un trofeo Anglo-Italiano, nel 1972.

Da lui passò l’investimento di giovani talentuosi e straordinari. Dalla sua ‘linea verde’ passò la storia del calcio italiano: Bruno Conti, Agostino Di Bartolomei, Francesco Rocca, Spadoni, Peccenini. Acquistò quello che fu il centravanti più forte d’Italia assieme a Paolo Rossi, Bruno Giordano e 'Spillo' Altobelli: Roberto Pruzzo. Fece tornare sulla panchina il "Barone” Nils Liedholm".

Fu un galantuomo. Nonostante la difficile era che dovette sobbarcarsi sulla spalle, mise in piedi le basi della grande Roma del decennio successivo alla sua gestione. La sponda giallorossa gli deve molto, anche se è stato a lungo dimenticato poiché oscurato dallo straordinario carisma e dalla vittorie di Viola. I suoi meriti rimangono intatti. E tali rimarranno. Ricordando un calcio più umano e più romantico, fatto di bandiere sul campo e passioni, che oggi è scomparso.

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GROTTAFERRATA (attualità) – Il nuovo sistema ha creato molte contestazioni: tre iniziative diverse e congiunte

ilmamilio.it - comunicato stampa

Sono state protocollate questa mattina, presso il Comune di Grottaferrata, le firme raccolte da tre iniziative distinte per ripristinare il vecchio senso di marcia su Via Matteotti. L’attuale soluzione adottata dal Comune, infatti, è decisamente contestata da centinaia di cittadini. Oltre 250 le adesioni raccolte, con un successo di condivisione che va anche oltre il coinvolgimento nero su bianco.

Il cambio del senso di marcia – secondo gli organizzatori della raccolta - sta creando gravi disagi ai residenti delle vie interessate - Via IV Novembre, Via Gramsci e Via Matteotti - peggiorando notevolmente la viabilità di tutta la zona. Sottolineate nella richiesta diverse criticità. “Inoltre si rileva – affermano i promotori - che con il senso di marcia precedente negli ultimi anni non si sono registrati in Via Matteotti investimenti con pedoni feriti: viceversa con la nuova viabilità la sicurezza pedonale sarà tutta da verificare. E’ anche da tenere presente che la svolta da Via Matteotti su Via IV Novembre in direzione del Bivio con Via Anagnina potrebbe essere resa pericolosa dalla presenza di un albero ad alto fusto posto sulla destra dell’incrocio che occlude sensibilmente la visuale rispetto ad eventuali veicoli in transito sulla stessa via IV Novembre”.

Gli aderenti richiedono ora all’amministrazione comunale di intervenire in autotutela affinché sia ripristinato il precedente senso di marcia, eliminando così tutti i disagi creati dal nuovo sistema viabile, e – affermano - “lasciando comunque impregiudicata la facoltà di proporre ogni altra azione nelle sedi legali”.

Ora la palla passa ai competenti uffici comunali, i quali dovranno decidere se dare seguito a questa richiesta oppure continuare sulle scelte fatte in questi mesi. Oggetto di forti polemiche.

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MARINO (politica) - Il dibattito sull'area prosegue

ilmamilio.it - comunicato stampa

Priorità al Parco della Pace di Cava dei Selci, al quale la maggioranza ha intenzione di annullare la vocazione a verde pubblico su buona parte dell’area, riservandola a spazio sportivo. Una volontà che ha provocato dissenso e preoccupazione nei residenti e nelle associazioni che si vedono privati dell’unico spazio verde a disposizione. Disapprovazione tradotta in una lettera che i rappresentanti delle forze politiche e civiche del territorio, raccogliendo le istanze pervenute dai cittadini, hanno indirizzato al sindaco Carlo Colizza nei giorni scorsi.

«Considerata la volontà dell’Amministrazione di variare la destinazione di una cospicua parte del Parco della Pace da area verde a spazio sportivo – scrivono i politici - noi Consiglieri comunali Stefano Cecchi, Eleonora Di Giulio, Pamela Ermo, Enrico Iozzi, Cinzia Lapunzina, Sabrina Minucci, Remo Pisani, Franca Silvani, Gianfranco Venanzoni, insieme ai coordinatori dei partiti Forza Italia, Lega Salvini Premier, Partito Socialista Italiano, Partito Comunista Italiano e delle liste civiche Cittadini di Marino e Idee Nuove per Marino, chiediamo la sospensione immediata degli interventi strutturali previsti al fine di poterne ridiscutere insieme dettagli e contenuti, a nostro avviso altamente lesivi della storica vocazione del Parco, unico del territorio».

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«Molti cittadini e associazioni – fanno sapere - ci hanno manifestato grandi preoccupazioni in merito alla tempistica di realizzazione imposta dall’Amministrazione comunale per l’esecuzione del progetto, che ha già visto la chiusura di gran parte del Parco e che ha, come conseguenza immediata, la compromissione della venticinquesima manifestazione di Boville Estate tenuta da sempre nel mese di giugno. Con la delimitazione dell’area oggetto degli interventi previsti – sottolineano – la manifestazione vede drasticamente ridotto lo spazio a sua disposizione, elemento che pregiudicherà sicuramente la buona riuscita di questa edizione così come di quelle future se il progetto della maggioranza avrà seguito».

«Certi della sensibilità dell’Amministrazione nel comprendere le ragioni che hanno portato alla redazione di questa lettera – concludono i rappresentanti delle forze politiche - auspichiamo una rimozione tempestiva delle barriere di delimitazione dell’area, onde permettere il regolare svolgimento della manifestazione Boville Estate, attesa come ogni anno da migliaia di cittadini. Ci auguriamo, infine, che il sindaco vorrà considerare in tempi brevi un incontro per valutare anche la nostra proposta in merito al futuro del Parco della Pace».

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FRASCATI (attualità) - Il personale delle pulizie è in agitazione per la mancanza di salario per il passaggio da una ditta all'altra. Gli effetti sono evidenti

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Sarebbero alcune difficoltà burocratiche nel passaggio tra una ditta e l'altra ad aver provocato l'agitazione del personale che pulisce la scuola "Dandini" nel centro storico di Frascati.

Una situazione, quella dei dipendenti della ditta che ha in carico il servizio di pulizia che - a quanto riferiscono alcuni genitori - non percepirebbero stipendio proprio a causa del passaggio da una ditta all'altra, che però si ripercuote pesantemente sullo stato dei locali e dei bagni della scuola.

I genitori sono furiosi.

"Non riusciamo ad avere risposte certe sui tempi e sui modi di intervento, non è possibile", racconta una mamma. "Ci sono bambine che non vogliono più andare al bagno perché è sporco ed anche le aule dei nostri figli da settimane non vengono pulite. Il preside ci aveva assicurato che nei giorni scorsi avrebbe dovuto essere eseguita una pulizia straordinaria, ma non sappiamo se ciò sia avvenuto e con quale risultato. Sta di fatto che anche stamattina alcuni bambini si sono rifiutati di andare nei bagni della scuola".

Un plesso, quello di piazza Risorgimento, che conta quasi 1000 studenti.

sfaccendati monteverdi

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Una situazione che, dunque, sembra trascinarsi da settimane e che mette a rischio gli ultimi giorni di scuola. "Siamo pronti a rivolgerci alla Asl: non è possibile che i nostri figli si trovino nella sporcizia. Ci è stato sconsigliato di chiamare l'Azienda sanitaria perché, qualcuno ha detto, potrebbero addirittura far chiudere la scuola per motivi di igiene. Noi vogliamo capire, vogliamo vederci chiaro e vogliamo che i nostri figli frequentino la scuola in ambienti igienicamente consoni".

Mamme e papà della "Dandini" sono dunque sul piede di guerra. "Siamo solidali col personale delle pulizie che non percepisce lo stipendio - dice ancora la mamma - ma noi dobbiamo pensare ai nostri figli".

Alcuni rappresentanti di classe avrebbero invitato gli altri genitori a dotare i figli di salviettine igieniche e di offrirsi volontari per le pulizie

  • petra febb2018

 

 

 

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