Rocca Priora calcio (I cat.), la spinta di Cristiano Rocchi: «Meritiamo almeno il quarto posto»
Pubblicato: Giovedì, 17 Maggio 2018 - Redazione sportivaROCCA PRIORA - Ultima giornata di campionato all’orizzonte per il Rocca Priora. Un torneo che ha visto i castellani di mister Paolo Lunardini tra i grandi protagonisti del girone G. Domenica il Rocca Priora chiuderà le sue fatiche sul campo di una Luditur animata da una forte motivazione: quella di evitare i play out. «Sappiamo che i nostri avversari daranno tutto, ma troveranno una squadra altrettanto vogliosa di chiudere bene il campionato e di finire al quarto posto – dice il giovane centrocampista classe 1998 Cristiano Rocchi – Dopo una stagione intensa e piena di belle soddisfazioni, crediamo di meritare questo piazzamento e la conseguente qualificazione alla prossima Coppa Lazio».
Nell’ultimo turno i castellani sono incappati in un 2-2 interno con la Novauto che non è stato decisamente un risultato ideale. «Avremmo voluto vincere, ma non abbiamo giocato un buon primo tempo, soprattutto dopo essere passati in vantaggio grazie ad un bel tiro al volo di Perugini. La Novauto ha pareggiato nel corso della prima frazione e poi è andata in vantaggio su un autogol di Graziani a inizio ripresa. Quell’episodio ci ha dato la scossa e da quel momento abbiamo cominciato a spingere tanto, trovando il gol del 2-2 definitivo sempre su un’autorete». Il giovane centrocampista è subentrato nella parte finale: per lui, in questa stagione, non è stato facile ritagliarsi uno spazio. «Questo è stato il mio primo vero anno di prima squadra – sottolinea Rocchi – Ho avuto la concorrenza di giocatori importanti in mezzo al campo, ma gioco in questa società da 16 anni e non ci sono stati problemi nel modo più assoluto. Inoltre mister Lunardini ha dimostrato di saper far rendere al meglio questo gruppo e dunque è andata bene così». Tra l’altro Cristiano è il figlio del presidente Marco Rocchi anche se questa situazione non gli ha mai pesato. «Qualche simpatico sfottò nel gruppo c’è sempre, ma non c’è stata mai cattiveria in quelle battute» sorride il centrocampista.