ROMA (politica) – 100 milioni il recupero stimato

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Il dipartimento Patrimonio di Roma Capitale sta procedendo "regolarmente con azioni esecutive volte al recupero delle morosità relative all'utilizzo degli immobili capitolini. Risultano oltre 20 mila le posizioni debitorie. Si punta al recupero di circa 100 milioni di euro". Lo comunica il Campidoglio spiegando che "la priorità nei procedimenti volti alla riscossione è stata definita in base ai requisiti di maggiore aggredibilità dei creditori".

"Le azioni di analisi e di riscossione delle morosità sono condotte con il supporto della società in house AequaRoma Spa, a cui Roma Capitale ha affidato nel 2018 il servizio di gestione contabile degli immobili di proprietà comunale riportando così queste attività interamente all'interno dell'Amministrazione. Il servizio era precedentemente affidato a società private esterne". "Tagliamo i ponti con un passato fatto spesso di inerzia e mala gestio", commenta la sindaca di Roma Virginia Raggi.

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ITALIA (attualità)- Previsti temporali in tutta Italia

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Un ciclone di origine scandinava sta impattando sull’Italia ed è pronto a portare tre giorni di maltempo al Centro-Nord. Il team del sito iLMeteo.it avvisa che già oggi, il tempo peggiorerà gravemente su tutte le regioni settentrionali, con particolare attenzione alla Lombardia, dove sarà alto il rischio idrogeologico dato che le precipitazioni risulteranno incessanti fino a sera e notte. Domani, il maltempo che continua in Lombardia, insiste sul Triveneto e sull’Emilia Romagna dove sono attesi nubifragi o piogge molto abbondanti tra Ferrara e Rovigo.

Piogge e temporali raggiungeranno anche la Toscana e le Marche settentrionali. Domenica il maltempo si attenuerà un po’ al Nordest e sulla Lombardia anche se pioverà ancora, e si estenderà anche sul resto del Centro come in Umbria, sul Lazio e sulle regioni adriatiche. Calo termico di 8-10°C durante le precipitazioni.

Il ciclone abbandonerà definitivamente l’Italia soltanto martedì 4 settembre. Poi la pressione tornerà ad aumentare regalandoci altre giornate soleggiate e via via più calde.

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ROCCA DI PAPA (attualità) - I primi eritrei giunti 48 ore fa stanno già iniziando a lasciare il Mondo Migliore. Dove rimangono i 300 ospiti già presenti prima... Piuttosto: hub o Cas?

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Alla fine è stato tanto, tanto, tanto rumore per nulla. Dei 100 migranti della nave Diciotti, ben 30 (ovvero il 30%) già oggi - ad appena 48 ore dal loro arrivo - sono in ripartenza destinati ad alcune delle 40 parrocchie che hanno dato la propria disponibilità all'accoglienza.

LEGGI Rocca di Papa, Cei: "Domani via i primi 30 migranti della Diciotti". A ‘Mondo Migliore’ si organizzano i trasferimenti in 40 Diocesi

Come previsto, insomma, nel giro di un paio di giorni il grande clamore che si era sollevato per il trasferimento - annunciato da Papa Francesco - degli eritrei soccorsi dalla Diciotti ed attraccati a Catania fino al Centro di accoglienza Mondo Migliore si è spento.

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Mentre insomma, alla spicciolata e con molte più adesioni di quanto necessario, questi 100 migranti lasceranno i Castelli romani, a restare di questa vicenda sono essenzialmente tre cose.

La prima - I disagi di sempre soprattutto dei residenti che, anche in questa occasione e a favore della grande esposizione mediatica avvenuta, hanno lamentato la condizione di latente e conclamata insicurezza nella quale si trova chi vive a ridosso del Mondo Migliore.

La seconda - Le divisioni, profonde, che questa vicenda ha generato. Divisioni folli, con la "politica" a fare la parte del leone e a fomentare le reciproche posizioni. Divisioni che oggi si ripercuotono sulla popolazione, avvelenata dai soliti "avvelenatori" seriali dei social (maestri dell'infamia, registri fini del fango e della manipolazione) ma dopo questa vicenda ancor più divisi. Con la colpevole complicità di tutti quei politici che, di qua e di là, hanno cavalcato la vicenda.

La terza - L'odio, misura estrema della divisione. Un odio che, soprattutto sui social, non ha conosciuto moderazione né tantomeno filtro. Un odio insensato, cieco e schifoso.

Ecco, insomma, cosa lascia la vicenda dei 100 migranti della Diciotti parcheggiati per qualche giorno al Mondo Migliore.

Resterà però soprattutto un ex centro di spiritualità che da più di due anni è stato riconvertito a struttura di accoglienza della quale oggi non si conosce neanche bene la denominazione: un hub, come si sapeva fino ad oggi o un Cas (Centro accoglienza straordinaria) come si è ripetutamente scritto in questi giorni?

La differenza c'è e tanta. Perché se il Mondo migliore è un grande Cas (strutture che come noto esulano dal Sistema di protezione ed accoglienza richiedendi asilo, gli Sprar) allora bisogna capire bene quali siano i progetti di integrazione e di gestione dei migranti ospiti del Centro. Che sono circa 300.

E qui serviranno spiegazioni.

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Risultati immagini per ora legaleITALIA (attualità) – L’80% dice no al cambio delle lancette da marzo a ottobre

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4,6 milioni di risposte: il numero più alto mai ricevuto da una consultazione pubblica dell’Unione Europea. E' il risultato del dibattito acceso a Bruxelles dai Paesi del Nord e Baltici sull'ora legale, che questi chiedono di abolire ritenendone superate le ragioni quale il risparmio energetico e adducendo motivi di sanità pubblica come i costi dei disturbi del sonno provocati dal cambiamento orario. I risultati, secondo indiscrezioni, vedrebbero una schiacciante plebiscito dell' 80% favorevole all'idea (sembra in maggioranza tedeschi o dei paesi del nord).

La questione è ora nelle mani della Commissione Ue. "Non è un referendum, è una consultazione, e terremo conto nella nostra analisi in modo debito di tutti gli aspetti legati ai contributi ricevuti" oltre ad altri studi e rapporti, ha assicurato il portavoce della Commissione Ue Margaritis Schinas, ricordando che anche il Parlamento europeo dovrà esprimersi.

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L'esecutivo comunitario ha condotto la consultazione su richiesta dell'Europarlamento. Il dossier è stato aperto in seguito alle richieste di alcuni Paesi tra cui Finlandia e Lituania a cui si sono aggiunti Estonia, Svezia e Polonia, ed è sostenuto anche da alcuni eurodeputati liberali tedeschi che a febbraio avevano presentato una risoluzione.

“Milioni di persone hanno risposto e credono che dovrebbe essere così”, ha detto ancora Juncker nell’intervista televisiva. “La gente vuole questo e lo faremo”, ha concluso, pre-annunciando l’orientamento della Commissione per il ritorno all’ora solare: se al termine dell’iter legislativo la proposta venisse accolta, sarebbe dunque abolito nell’Unione il ricorso al doppio spostamento delle lancette in marzo e ottobre.

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