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ROMA (attualità) - Un elettrodomestico tende a danneggiarsi, quindi talvolta si deve ricorrere ad una Riparazione plurimarche condizionatore
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Testiamo il condizionatore, che ha riposato per tutto l’inverno, questa è un’azione da fare prima di iniziarlo ad accenderlo per l’estate. Questi dispositivi sono impianti di riscaldamento che oggi hanno doppia funzione: riscaldamento e raffreddamento. Molte abitazioni hanno delle caldaie e quindi preferiscono usare il condizionatore solo in piena estate.
Ciò non toglie che dopo tanto tempo di fermo è normale sviluppare polveri o umidità, ma non debbono essere presenti nelle prime accensioni o nell’uso continuo.
Le polveri rischiano di affaticare il funzionamento del condizionatore. Pensate a un dispositivo che non si usa da tanti mesi e improvvisamente lo accendete obbligandolo a “lavorare”, ma è intasato. Le conseguenze sono quelle di avere delle rotture, cortocircuiti, blocchi o mancata accensione.
Notare delle spie che improvvisamente si accendono e lampeggiano. I comandi impostati dal telecomando non funzionano o la temperatura e bassa o addirittura alta. Questi indicano dei guasti al suo interno. Consultare il manuale d’uso può essere utile, ma è bene non fare mai manomissioni o smontaggi da soli.
AFFIDABILITA’ RIPARAZIONE CONDIZIONATORE
Alla fine un elettrodomestico tende a danneggiarsi e quindi si deve fare una Riparazione plurimarche condizionatore.
Quando il dispositivo è in garanzia è obbligatorio chiamare un tecnico per non perdere i diritti dati da questa tutela del consumatore. In seguito, trascorsi 24 mesi, 2 anni, si debbono pagare tutti gli interventi richiesti al tecnico.
C’è chi preferisce chiamare un tecnico autorizzato dal brand del proprio condizionatore, ma attenzione che i costi possono essere alti. Mentre un professionista generico, specializzato in più marche, consente di avere delle riduzioni delle spese per la riparazione. Quindi è una cosa da valutare.
I tecnici debbono eseguire interventi che siano affidabili, dove il condizionatore deve tornare funzionante. Essi effettuano dei controlli per la resa termica ed energetica in modo da avere la sicurezza di aver svolto una riparazione affidabile. In caso dopo 15/20 giorni il dispositivo non funziona potete chiedere un secondo intervento a carico del tecnico stesso.
Cosa importante! Ricordatevi di chiedere spiegazioni sul tipo di guasto e sul lavoro eseguito. Ciò vuol dire essere trasparenti e quindi avere un tecnico di cui fidarsi.
Guasti o semplice manutenzione?
Appena il condizionatore non funziona si pensa che c’è un guasto. Tali dispositivi debbono riscaldare o raffreddare l’aria che purtroppo contiene tanta polvere e umidità. Spesso non c’è nemmeno bisogno di una vera riparazione, ma di una manutenzione o pulizia.
Il tecnico che viene interpellato per una riparazione effettua prima un controllo e poi afferma cosa ha notato o capito. In caso si deve solo pulire, magari i filtri sono intasati e ciò ha provocato un surriscaldamento nel dispositivo fino ad azionare il blocco automatico, sarà sufficiente lavare i filtri.
Le spie che indicano un guasto si accendono anche quando si notano malfunzionamenti derivanti appunto da una carenza di gas interno, il gas refrigerante, oppure per otturazione dei filtri o dei canali di scolo per eliminare la condensa interna.
Dunque richiedere un controllo è una buona idea, meglio se viene fatta appena notate delle anomalie nel funzionamento di tale dispositivo.
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ROCCA DI PAPA (attualità) - I funerali avranno luogo giovedì 18 aprile alle ore 11 nella parrocchia dell’Assunta
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Ieri è venuta a mancare all’affetto dei suoi cari: Luciana Sabatini, conosciuta a Rocca di Papa anche come “Laura de Baffettu”. Aveva novant’anni, già vedova del marito Rodolfo Fondi.
I funerali avranno luogo giovedì 18 aprile alle ore 11 nella parrocchia dell’Assunta a Rocca di Papa.
La redazione de ilmamilio.it esprime le più sentite condoglianze alla famiglia in questo momento di grande dolore.
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ARICCIA (attualità) - Alle ore 15 le esequie
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Presso il Santuario della Madonna di Galloro, alle ore 15, ha avuto luogo il funerale di Fabrizio Procaccini, il 14enne deceduto dopo essere precipitato domenica in un dirupo in Via Perino a Genzano.
Centinaia i ragazzi, i cittadini, gli amici e i conoscenti da Ariccia, Genzano ed Albano Laziale erano presenti con il presidio della Polizia Locale di Ariccia. Il carro funebre dell'Agenzia Triolo è giunto dall'Ospedale dei Castelli Romani. Presenti i compagni di scuola del primo anno della scuola alberghiera di Velletri che il giovane frequentava con uno striscione: "Oggi nel cielo c'è una stella in più. La nostra sei tu".
Anche i compagni della palestra di pugilato Olimpia Boxe di Genzano, che Fabrizio Procaccini frequentava, erano presenti con uno striscione in suo ricordo che recitava: "Fai buon viaggio amico nostro".
Sul posto anche i Vigili del Fuoco di Nemi, la Polizia Locale di Genzano e i Carabinieri di Genzano, intervenuti sul luogo della tragedia.
Presente, tra la varie autorità, anche il presidente del consiglio comunale di Ariccia, Michele Filosofi.
Le esequie sono state pronunciate da Don Kenneth, il parroco del Santuario, nei pressi del quale abita la famiglia del ragazzo scomparso. Nella Chiesa almeno trecento persone, più altre duecento all'esterno. La salma sarà trasferita a Civitavecchia per la cremazione come da volontà della famiglia.
Sono stati letti dai compagni di scuola alcuni commuoventi messaggi che hanno ricordato Fabrizio come un ragazzo allegro, vivace, altruista.
Foto e video di Giancarlo Boldacchini.
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