FRASCATI (rugby) – Rinnovati i vertici della fondazione tuscolana proprietaria del Rugby Frascati Union 1949

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Mauro Benvenuti è il nuovo presidente della Fondazione Rugby Frascati. Nata nel 2015 con l’obiettivo di essere una “casa madre” per le società sportive del rugby di Frascati, negli ultimi due anni la Fondazione era pian piano sparita dai riflettori, ma la nuova direzione promette di riprendere gli obiettivi di tutela e valorizzazione della tradizione rugbistica tuscolana, riaprendo anche il dialogo con l’amministrazione comunale e con i club.

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“La Fondazione – spiega Benvenuti – era nata per unificare un movimento che per diverse cause si era diviso in realtà più piccole. Unificare non all’interno di un’unica società sportiva, com’era un tempo, ma dal punto di vista degli intenti e di quell’obiettivo di portare avanti la memoria storica di una tradizione che da più di 70 anni è un simbolo per la città di Frascati”.

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Il nuovo presidente è stato uno dei soci fondatori della fondazione, e fin da ragazzo ha giocato con la casacca giallorossa del Frascati diventando anche allenatore, fino al 2006. Il suo arrivo comporterà delle ripercussioni anche sul piano sportivo, sono infatti previsti cambi al vertice anche per la Rugby Frascati Union 1949, società di proprietà della fondazione, mentre sono in cantiere progetti a carattere storico e celebrativo del movimento rugbistico tuscolano.

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“Tra i progetti – continua il neo presidente – c’è la pubblicazione di un libro che ripercorre i primi 50 anni di storia del Rugby Frascati, mentre già da tempo sono avviate le pratiche per un monumento, una statua che rappresenti il legame di questo sport con la città che dovrebbe essere collocata nei pressi della stazione ferroviaria”.

Valorizzazione sì, ma esistono anche i problemi pratici. E lo sa bene Benvenuti che sottolinea come la condizione del campo di Cocciano, dove le tribune sono ancora inagibili, non sia più accettabile e che sarà impegno della fondazione, nei prossimi mesi, quello di dare un contributo al dialogo con l’amministrazione comunale per trovare soluzioni il più presto possibile.

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FRASCATI (politica) – L’avvocato classe 1976 arriva dall’amministrazione di Procida (Napoli) dove ricopriva il medesimo ruolo

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Tra i 17 curriculum arrivati sulle scrivanie del Comune di Frascati, quello della dottoressa Virginia Terranova, avvocato di Napoli classe 1976, è risultato il migliore grazie a notevoli competenze tecnico giuridiche e gestionali confacenti alle esigenze dell’Ente.

Manca soltanto l'ufficialità formale che arriverà nelle prossime ore, quando la sindaca Francesca Sbardella firmerà il decreto di nomina.

 

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Con una lunga esperienza nel ruolo, l’ultima nel Comune di Procida in provincia di Napoli, la dottoressa Terranova prende il testimone di un’altra donna, Marina Saccoccia (che ha preso la strada di Formia), nella gestione della segreteria generale tuscolana. Un ruolo tecnico fondamentale soprattutto in questo periodo, dopo la recente dichiarazione di dissesto finanziario ufficializzata nel Consiglio comunale del 7 febbraio scorso, che fornirà assistenza alla sindaca e all’amministrazione in generale sul piano giuridico-amministrativo.

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Potrebbe essere un'immagine raffigurante 15 persone, persone in piedi, attività all'aperto e il seguente testo "+ "SAN GIUSEPPE""MARINO (attualità) - Si parla sempre del rilancio della struttura
 
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Si è tenuto venerdì 11 febbraio in mattinata l’incontro fortemente voluto dall’Amministrazione comunale con la Dirigenza della ASL RM6 per discutere le sorti dell’Ospedale di Marino.

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Presenti presso il nosocomio San Giuseppe, scenario della riunione, il Sindaco Stefano Cecchi, accompagnato dagli Assessori e da alcuni Consiglieri comunali, e il dott. Corsi, Direttore sanitario aziendale delegato dal dott. Mostarda, e la dott.ssa Bagnato, Direttrice Sanitaria del Polo H1.
 
Un dialogo disteso e collaborativo che ha snocciolato le criticità emerse durante l’incontro “Ospedale San Giuseppe di Marino, quale futuro?” fedelmente riportate dal Sindaco Cecchi.
Il Dott. Corsi ha evidenziato che il Presidio di Marino accoglierà tre tipologie di sedi:
- Ospedale di Comunità;
- Centrale Operativa Territoriale;
- Casa della Comunità.
Sono già stati stanziati i fondi, provenienti dal PNRR nazionale, per garantire l’adeguamento della struttura, completa di dotazione tecnologica per l’attuazione del progetto. Altra novità in arrivo sarà l’inserimento dei posti di ricovero fino a 40 unità e sarà ampliata anche l’attività di day surgery e day hospital chirurgico riprendendo gli interventi di chirurgia generale, vascolare e urologica.
Nell’ambito dell’Ospedale di Comunità, sarà prevista assistenza infermieristica per malati di patologie lievi, o mediamente lievi, con il supporto dei medici di medicina generale presenti sul territorio per la somministrazione di terapie e la prescrizione di eventuali esami specialistici.
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A questi investimenti saranno aggiunti quelli previsti dalla Delibera regionale per l’acquisto di un macchinario all’avanguardia per la Mammografia a contrasto, in arrivo a breve, per potenziare il servizio oncologico già d’eccellenza e la riqualificazione delle sale operatorie complete di macchinari tecnologici.
A tutto questo è seguito poi il dibattito sulle richieste fatte dal Sindaco Cecchi all’Azienda Sanitaria Locale personale tecnico e sanitario permettendo:
- Punto medico per la gestione dei cosiddetti codici bianchi così da alleggerire la pressione sugli ospedali di prossimità che probabilmente, come ipotizzato dal dott. Corsi, potrebbe essere gestito in collaborazione con i medici di base;
- Ambulatorio allergologico anche pediatrico;
- Ortopantomografo;
- Possibilità di ambulatorio per l’endoscopia digestiva.
 
In ultimo ma non meno importante e, anzi di massima urgenza, è l’organizzazione della sala d’attesa per i prelievi del sangue e per il C.U.P.
L’Assessore alla Sanità e Vice Sindaco Sabrina Minucci commenta:
“E’ stato un incontro importante di apertura e collaborazione, la salute dei cittadini è una priorità, l’incremento dei servizi così proposti rappresenta un importante obiettivo”.
“Sono fiducioso pur rimanendo realista, nessun castello in aria, rimaniamo vigili sugli sviluppi, ma auspico che il San Giuseppe torni presto ad essere funzionale con questi importanti servizi.” Ha dichiarato il Sindaco Stefano Cecchi.
 
 
 

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ALBANO LAZIALE (attualità) - Molto contento nel suo solito spirito gioviale e positivo, don Gabriele D'Annibale

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Ad Albano questa mattina l'imprenditore agrituristico Josè Amici di Genzano ha consegnato alla Caritas Diocesana albanense che cura ben 13 comuni tra i Castelli Romani, litorale e anche Aprilia, alcune cassette con dei prodotti tipici della terra, provenienti dalla vigna, dagli uliveti e dagli orti di Ariccia e Genzano, dove con la sua famiglia, hanno le loro aziende agricole ricettive, gestite con il fratello Damiano, la sorella Arianna, i loro genitori e nonna Lidia.

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È stato donato alla Caritas anche il famoso vino di Caligola, l'imperatore romano che aveva le navi tempio sul lago di Nemi al tempo dell'Impero Romano poco dopo la venuta di Gesù Cristo. Un luogo dove erano  anche le antiche vigne romane e si produceva (su un terreno fertile e sano)  il famoso vino rosso romano che ora è diventato un vino DOC. " Vino di Caligola, dice Josè Amici, che è stato anche invecchiato nelle acque del lago nemese per un anno circa, prima di essere tirato in superficie dai sub da me diretti del Team Underwater Italy in collaborazione con la Coldiretti e il comune di Nemi ". 

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Alla Caritas Diocesana, guidata dal direttore don Gabriele D'Annibale, sono arrivati questi prodotti della terra da parte della famiglia di imprenditori agrituristici nel giorno del compleanno di José Amici che anziché ricevere regali li ha voluti fare ai più bisognosi, come lui stesso ha dichiarato alla sede della Curia Vescovile di Albano.  Nelle cassette donate ci sono varie bottiglie di olio , di vino di Caligola , barattoli e confetture di miele, pasta, salse balsamiche e prodotti tipici locali non deperibili .

Molto contento nel suo solito spirito gioviale e positivo, don Gabriele D'Annibale, che a nome anche del Vescovo Vincenzo Viva e della Diocesi di Albano ha ringraziato di cuore il giovane imprenditore (che compie 36 anni il prossimo 17 febbraio) e tutta la sua famiglia . " Anche perché in altre occasioni - ha dichiarato don Gabriele D'annibale - la famiglia Amici ha sempre dato ospitalità ai più bisognosi in collaborazione con la nostra Caritas Diocesana, fornendo anche pasti caldi , vitto e alloggio nei momenti di necessità . Per quanto riguarda il vino di Caligola sarà donato alle case famiglie dove i volontari li dispenseranno in maniera equilibrata alle persone presenti ai pasti . Gli altri prodotti saranno donati alle famiglie più bisognose dei 13 comuni della Diocesi che ogni giorno seguiamo con l'evolversi della situazione in aumento di molte famiglie povere del territorio".

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