Lo strano caso di Roma Capitale: differenziata ai minimi ma TARI più bassa dei Comuni dei Castelli Romani

Pubblicato: Martedì, 15 Febbraio 2022 - Redazione attualità

ROMA (attualità) - Il Comune di Roma una raccolta differenziata pari al 43,75%, mentre i Comuni dei Castelli Romani tutti ampiamente sopra il limite minimo di legge previsto del 65%

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Riceviamo da Nazareno Ferrazza, presidente dell’Associazione Culturale Il Mondo Delle Idee, e pubblichiamo.

“Lanuvio e Albano, i residenti dei due Comuni pagano una tariffa per i rifiuti urbani maggiore di quella del Comune di Roma. I dati 2020 dell'Ispra (Istituto Superiore per la protezione e la ricerca ambiente), indicano che il Comune di Albano ha una raccolta differenziata pari al 79,40%, il Comune di Lanuvio al 78,92%, ed è il Comune di Roma una raccolta differenziata pari al 43,75%. Con questi dati, ti aspetti che i residenti nel Comune di Roma abbiano una tariffa più alta, dovendo incrementare gli sforzi per aumentare la raccolta differenziata, ed invece no! Perché la legge non punisce le amministrazioni che non ha raggiunto almeno il target prefissato. Parliamo del decreto legislativo 152/2006 e la Legge 296/2006 che avevano stabilito il target al 65% di raccolta differenziata. La Città di Roma pratica delle tariffe più basse, di alcuni comuni dei Castelli Romani, ad esempio, in un appartamento di 100 mq dove vivono tre persone l'importo annuale che pagano è di 382,75 euro, suddivisa in questo modo: quota tariffa fissa 158,24, quota variabile 206,29, alle quote sommate, si calcola il 5% della tariffa provinciale (T.E.F.A.), altre 18,23.  Crai albano2Il Comune di Albano è arrivato terzo all'iniziativa “Lazio Green-Comuni puliti 2020” hanno ricevuto il riconoscimento per l'impegno e i risultati conseguiti nella corretta gestione del ciclo dei rifiuti urbani, avendo raggiunto il 79,40 di raccolta differenziata, (per premio) la riapertura della discarica di Roncigliano. Nel frattempo, nel Comune di Lanuvio che ha una raccolta differenziata che sfiora l’80% fa i conti con 20% di frazione indifferenziata, che deve smaltire.Comunita Tuscolana banner ilmamilio Per tale ragione ha scritto una Determina ad oggetto:” Impegno di spesa per affidamento servizio di recupero/smaltimento frazione residuo secco EER 200301 alla Rida Ambiente - Primo Semestre”.  Nella determina si legge che:” Vista la nota della Regione Lazio che con la quale si dispone che nella mora della riattivazione dell'impianto di Roncigliano, il Comune di conferisca la frazione indifferenziata codice EER 200301 dei rifiuti solidi urbani, raccolta nel proprio territorio presso l'impianto Rida Ambiente con sede ad Aprilia”. La tariffa è di circa 140 euro ogni 1000 kilogrammi di rifiuto indifferenziato, dalla Determina si legge: “Vista la determinazione della tariffa di euro 142,61 tonnellata derivante da quanto determinato dalla Regione Lazio, con Determinazione G02104 del 26/02/2019 oltre ai successivi adeguamenti Istat e iva di legge; dato atto che alle tariffe vanno addizionate benefit a favore del Comune di Aprilia della Provincia di Latina e del Comune di San Vittore nel Lazio”. Presso la Rida il rifiuto subisce una cernita nell'intento di recuperare materiali che si possono recuperare, fra questi metalli, plastiche, carte e ecc. colline centrosportivo2 frascati ilmamilioIl ciclo termina a San Vittore del Lazio dove c'è l'inceneritore o termovalorizzatore, qui finisce il materiale che può essere bruciato. Una parte dei rifiuti di Roma sono smaltiti nella discarica di Roncigliano, se avessero una raccolta differenziata all’80% il problema in parte veniva risolto. vivace3 banner ilmamilioPer diminuire ancora di più l’indifferenziato la cosa più importante da fare, è non acquistare prodotti che terminato il loro ciclo deve essere gettato nell’indifferenziato, acquistare invece prodotti di aziende che sono attente all’ambiente”.
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