Frascati: re tentenna, don Abbondio e altre amenità. Quando il rimpasto è l'ultima spiaggia

Pubblicato: Venerdì, 03 Agosto 2018 - Marco Caroni

tentennaFRASCATI (politica) - Ad ormai una settimana dal Consiglio decisivo, il sindaco Mastrosanti è consumato dal dubbio e dall'urgente necessità di trovare chi lo sostenga in quest'ultimo difficilissimo esame

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Mentre si sta per concludere la missione russa del presidente del Consiglio Franco D'uffizi, operata - a quanto pare - a larga insaputa della gran parte della maggioranza, a turbare di non poco il sonno del sindaco e dei suoi sempre meno fedelissimi è il Consiglio comunuale del 9 agosto quando per evitare lo scioglimento della consiliatura sarà obbligatorio approvare l'assestamento degli Equilibri di Bilancio.

Il problema è soprattutto quello di far quadrare i conti ma, non certo secondariamente, quello di trovare chi alzerà le mani il 9 agosto: e  serviranno almeno 8 consiglieri. Missione non banale.

Anche per questo il buon Mastrosanti, che probabilmente non pensava di dover ricorrere ad un Consiglio comunale balneare per sbarcare il lunario, pensa con insistenza al rimpasto di Giunta. Non tanto perché gli servano nomi nuovi in assoluto, quanto per tentare l'ultima manovra politica prima di una fine che in molti (anche se passeranno gli Equilibri di Bilancio) ritengono comunque dietro l'angolo.

I NOMI - Lo scenario è, ovviamente, quantomai liquido e a dover star dietro a tutte le "indiscrezioni" si rischia di dover diventar pazzi. Proviamo ad andare per ordine e a provare a seguire un filo logico.

"Re Tentenna", come alcuni dei suoi avrebbero soprannominato Roberto Mastrosanti per questa difficoltà nel prendere decisioni (ignorando probabilmente l'origine di un nomignolo che deriva dal re di Sardegna Carlo Alberto di Savoia, padre dello Statuto Albertino e di Vittorio Emanuele II, reo di eccessiva indecisione nella I guerra di Indipendenza contro l'Austria), pensa di fare le cose in grande.

Nelle varie ipotesi, l'unica intoccabile appare oggi Alessia De Carli, assessore ai Servizi sociali ormai svincolata da legami politici con la lista Prima Frascati che, di fatto, l'ha scaricata da tempo. Ma tra la De Carli e Mastrosanti scorre ottimo sangue e così, libero da ogni vincolo di lista, il sindaco appare orientato - in caso di sopravvivenza della sua Amministrazione - a dar fiducia ad una assessora da tutti considerata sua fedelissima.

Gli altri appaiono tutti sacrificabili.

Ad iniziare da quella Emanuela Bruni, assessora alla Cultura, che nelle scorse ore aveva sparato contro la polizia locale colpevole di non controllare abbastanza i furbetti e gli incivili e che, chiaramente, oggi ha ritrattato. "Non confondiamo la carenza di civismo di tanti con il lavoro della polizia municipale e delle forze che fanno il loro lavoro al meglio, sempre", scrive oggi pubblicamente la Bruni su Facebook.

La cazziata è arrivata probabilmente e il tardivo ravvedimento potrebbe non servire a salvarle la testa.

Al suo posto due le candidate: la "pasionaria" Mirella Pinori, fedelissima del sindaco, ma anche Valentina Sollecito, su indicazione di "Prima Frascati", lista che comunque per il momento ha rassicurato il sindaco col rientro nei ranghi di Mattia Ambrosio che dunque, ad oggi, alzerà la mano il 9 agosto.

Tante le candidature per il posto che Giancarlo Giombetti lascerà in Giunta dal momento che il suo mandato è considerato ormai certamente in scadenza. In pole position c'era e c'è sempre Gelindo Forlini, consigliere delegato ai Lavori pubblici ed all'Acea che sta svolgendo un buon lavoro. Solo che il povero Forlini sta perdendo pazienza (e tempo, dal momento che la sua delega non gli garantisce neanche un rimborso per l'impegno profuso) e l'uscita delle scorse ore di forte critica alla polizia locale appare figlia di questo senso di scoramento.

Chiaramente, dopo l'articolo de ilmamilio.it (LEGGI Frascati: i primi iper critici della polizia locale? Due amministratori comunali. Ecco chi sono) anche Forlini ha ritrattato: "Non c’è alcuna critica alla polizia locale con la quale c’è piena stima e collaborazione. Il post (che però Forlini aveva poi rimosso, ndr) era semmai rivolto ad evidenziare l’inciviltà di chi, facendola franca, occupa l’area a servizio degli utenti della fontanina. Se critica c’è stata è sulla complessità della procedura che non permette nell’immediato di emettere la sanzione. Tra il rilevamento della sosta ed il controllo dell’ora sul disco orario passa un intervallo di tempo troppo lungo. E’ impensabile, con l’organico a disposizione, mettere un agente a piantonare l’aera. Stiamo concordando con la polizia locale una modifica alla segnaletica che svincoli il controllo della sosta dall’esposizione del disco orario affinché si possa procedere alla contestazione immediata", scrive oggi il consigliere - sempre pubblicamente - sul suo profilo Facebook.

bcc mutuo

Oltre a Forlini girano strani nomi: compreso quello, difficile davvero a credersi stanti i rapporti pessimi che intercorrono tra il diretto interessato ed alcune aree ben definite della maggioranza, di Paolo Ciuffa. L'ex presidente del Consiglio garantirebbe anche la fedeltà in Aula di Marco Lonzi, suo genero. Ma insomma, qui siamo davvero alla fantapolitica.

L'altro buffo nome che circola è quello di uno dei più ottusi fiancheggiatori che sostengono da sempre Roberto Mastrosanti: in queste ultime ore, già definito il "Mastro di corte", il soggetto - il cui nome si preferisce non citare per non fare inutile pubblicità - in questione è meglio inquadrabile come "don Abbondio". Il suo ingresso in Giunta vista la folla di aspiranti è complicato, ma con un Mastrosanti sempre più isolato e a caccia di amici tutto può starci.

TENERSI FORTE - Certa parte di politica-mercato riferisce anche di un clamoroso scambio di ruoli tra Claudio Gori, vicesindaco ed assessore al Bilancio e il fratello Mario Gori, già consigliere, già candidato sindaco, già sulla scena da anni. Ipotesi suggestiva davvero, che potrebbe trovare una certa giustificazione solo nella necessità di Mastrosanti di liberarsi di un vice "scomodo" da sempre anche alla luce dei ripetuti Bilanci bocciati dai revisori. Possibile che se davvero andasse in porto questa operazione, Mastrosanti potrebbe tenere per sé la delega al Bilancio, come d'altra parte già accaduto quando era superassessore con Stefano Di Tommaso fino al 2014.

Siamo sinceri: crediamo davvero poco a questa possibilità.

Balla, infine, anche il nome di Claudio Marziale. Ma in questo caso sembra più un tremolio dovuto all'instabilità complessiva che all'effettiva possibilità che Mastrosanti lo rimuova dalla Giunta a meno che non sia lo stesso delegato a Viabilità e Sport a decidere in tal senso. In caso contrario, la "cacciata" di Marziale dall'Esecutivo potrebbe trascinarsi dietro almeno 2 se non 3 consiglieri comunali.

doffizi

 

 

 

 

QUANDO? - Il dilemma finale è: quando fare tutto questo? Prima del Bilancio del 9 agosto per puntellare le posizioni e garantisi il numero sufficiente di consiglieri tenendo a bada gli eventuali scontenti o dopo il Consiglio in questione, avendo così modo di promettere nomine a più persone e dunque gestire "meglio" la situazione?

Brutto, brutto dilemma per un Re solo. Un re, come dicono alcuni dei suoi, un re tentenna.