Grottaferrata | Tomboletti replica al nostro articolo: "Autentico abominio, vuole far reprimere la mia libertà",
Pubblicato: Venerdì, 20 Ottobre 2023 - redazione politica
GROTTAFERRATA (politica) - "Perché nessuno ha il coraggio di rispondere sulle modalità del tesseramento del PD?"
ilmamilio.it
Da Mauro Tomboletti riceviamo e pubblichiamo.
"Egregio direttore,
prima di tutto la volevo ringraziare per l’ospitalità che mi concedete sulle vostre pagine, in questo caso ne avrei fatto volentieri a meno, ma mi vedo obbligato dalle circostanze, a dover replicare al vostro articolo del 18/10 dal titolo “Perché’ il PD non esce dalla maggioranza”.
Conoscendo lei da molti anni e nutrendo nei suoi confronti stima e rispetto, credo di aver imparato a conoscere il suo stile comunicativo, fatto prima di tutto di un’assunzione di responsabilità diretta, in parole povere è uno che ci mette la faccia senza nascondersi dietro una malcelata redazione politica.
Mi avrebbe fatto immensamente piacere sapere chi è l’autore dell’articolo in questione per ringraziarlo della definizione datami nell’articolo: “Una delle menti politiche più attive e acute di Grottaferrata”; la cosa di cui vado veramente fiero, è quella di essere una persona libera e scevra da qualsiasi condizionamento.
Trovo alquanto bizzarro chiedere al PD di sconfessarmi, prendendo le distanze dalle mie dichiarazioni.
Le distanze da questo Partito Democratico*, le ho prese io quando il Di Bernardo e la sua congrega, hanno invaso il partito, come il Lanzichenecchi invasero Roma. Era evidente che per chi come me, abituato a una forma di partito: serio, sano e strutturato, in cui la politica aveva un senso e dove l’etica e la morale erano pilastri portanti dell’agire politico e amministrativo, difficilmente si sarebbe ritrovato in un ambiente non conforme ai canoni con i quali si concepisce la politica.
Cosa ancor più grave e difficile da accettare è stata l’azione ostile verso il PD condotta con il solo intento di prenderne il controllo. Quello che più dispiace è stato, vedere persone con cui in passato ho condiviso percorsi importanti, che hanno assecondato intenzionalmente oggi, un atto che in passato hanno ferocemente osteggiato. Era quando ci chiamavamo Compagni, che deriva dal latino “cum panis” che accomuna coloro che mangiano lo stesso pane, coloro che condividono anche l’esistenza con tutto quello che comporta: gioia, lavoro, lotta e anche sofferenze. La cosa che mi lascia basito è il valore intrinseco dell’articolo che trovo particolarmente grave, con il goffo tentativo di far censurare la mia libertà di espressione, da un Partito occupato militarmente dai fedelissimi pretoriani del Sindaco, reo solo di esercitare un legittimo dissenso, di essere un uomo libero e di esprimere un pensiero critico.
L’articolo in questione è un autentico abominio, intento ha reprimere la libertà. Giorgio Gaber diceva che: “la libertà non è star sopra un albero, non è neanche uno spazio libero, la libertà è partecipazione”. Quella partecipazione completamente rifiutata e negata da quest’Amministrazione, tema completamente disatteso e strumentalizzato, funzionale solo per inzeppare di numerose pagine il programma elettorale, risultate poi completamente disapplicate. La partecipazione è l’essenza della Democrazia, non è l’elargizione di deleghe e contentini dati per appagare il bisogno di affermazione dei portatori di voti e non solo. Piuttosto che aprirsi al confronto, si predilige denigrare chi dissente, temendo tutti coloro che hanno il coraggio di esprimere opinioni divergenti.
Queste modalità non hanno nulla a che fare con la cultura della sinistra, tutt’altro, richiamano alla memoria un triste passato fatto di negazioni e privazioni delle libertà.
Mi domando di nuovo, perché non si vuole entrare nel merito dei contenuti? Perché nessuno ha il coraggio di rispondere sulle modalità del tesseramento del PD? Perché si continua a tacere sull’incauto acquisto del cinema Al Fellini? Perché non sono stati ancora acquisiti al patrimonio pubblico i quattro appartamenti di via Rossano Calabro? Provate a convincermi che sto sbagliando, ne sarei felice, perché credo che siano queste le domande di grande interesse che si pongono cittadini. Resta il fatto che non mi farete tacere, perché non sono stato io a rinnegare quei principi sottoscritti nella Carta dei Valori del Centrosinistra.
Mauro Tomboletti".
Risposta del direttore - Molto brevemente:
1. da chiunque possa essere firmato l'articolo, ilmamilio.it ha un direttore responsabile che ne risponde in toto.
2. L'accusa di censura alla "libertà di espressione" di Tomboletti è patetica. Prova ne sia il fatto che ogni comunicato che riceviamo da Tomboletti viene puntualmente pubblicato. Cionondimeno, sarebbe evidenza di derecebrazione non porre e porsi domande, che vengono puntualmente poste. O si vuole censurare la libertà di critica e pensiero della nostra testata? Avanti un altro.
3. Tomboletti deve decidere: o, come dice sopra, "ho preso le distanze dal PD" o, come sosteneva un mese e mezzo fa esatto è un iscritto del PD e dunque lo rappresenta seppur a titolo personale (LEGGI Grottaferrata | Tomboletti: "Io iscritto al PD. Vediamo come sono state pagate le tessere di certi iscritti..."). Delle due l'una, terze vie non ce ne sono.
4. Invece di stimolare una replica di Tomboletti, evidentemente carica di risentimento, l'articolo intendeva sollecitare un intervento del PD. Che deve chiarire, semplicemente, se al di là delle poltrone ricoperte, fa parte o meno della maggioranza. Sinora di risposte non ne abbiamo ricevute.