Grottaferrata | Il "caso Consoli", Michele Mazza, Tomboletti e altre amene consuetudini

Pubblicato: Giovedì, 10 Agosto 2023 - redazione politica

GROTTAFERRATA (politica) - Le dimissioni della vicesindaca formalizzano la prima vera crisi per Di Bernardo. Ma siamo sempre alle solite

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E Michele Mazza cosa fa ora? Risponde agli ordini di una scuderia al momento non particolarmente numerosa né strutturata, passando in opposizione, o va per conto proprio restando nella maggioranza?

E cosa fa invece il sindaco Mirko Di Bernardo: dove pesca l'assessore mancante, a quale area politica lo assegna e chi fa vice sindaco?

Domande, non particolarmente complesse, che comunque sono quelle che dominano la scena politica di questi giorni. Scena che ha atteso agosto, il mese normalmente più soporifero sotto questo punto di vista, per presentare il quadro più intrigante di questi ultimi 14 mesi a Grottaferrata.Judo Frascati 3 ilmamilio

Le dimissioni - attese ed ormai inevitabili - di Rita Consoli che dunque dieci anni dopo ha nuovamente interrotto una sua esperienza di governo amministrativo in prima persona (era giàò accaduto con la sfiducia al sindaco Gabriele Mori), hanno avviato un processo che era ormai inevitabile (LEGGI Grottaferrata | Bookmaker scatenati: Rita Consoli resta o non resta? La cacciano o si dimette?) e che vede, come scritto lo scorso 27 luglio, nelle dimissioni del vicesindaco ed assessore all'Urbanistica una delle possibiltà sul tavolo.

Se non si fosse dimessa, sarebbe stata comunque defenestrata con ogni probabilità perché dopo un anno e qualche mese di convivenza forzata, i nodi sono arrivati al pettine. Ieri il sindaco Di Bernardo ha esternato un velocissimo passaggio sulla vicenda ma molto è ancora da scrivere (LEGGI Grottaferrata | Di Bernardo: “Ogni valutazione su dimissioni Consoli sarà a seguito della riunione di maggioranza di venerdì” ).

Sono iniziati intanto i posizionamenti e riposizionamenti e, come detto in apertura si attende di conoscere l'intenzione di Michele Mazza che, eletto nelle file de "La Città al Governo", forza politica che al momento non ha un proprio rappresentante in Giunta (ma Consoli è la leader e dunque impensabili surroghe), bisogna capire se dopo un anno Mazza vorrà sedersi in minoranza o se, altrimenti, potrà entrarsene in un ipotetico gruppo misto.

Nel frattempo valgono ulteriori due considerazioni.

La prima è che, come rilevato nei giorni scorsi, l'opposizione marcia a due velocità. La prima è quella dell'ex sindaco, di Cocco, Bellucci e Antonelli che hanno sottoscritto (c'è la collaborazione di Giampiero Fontana? Così ci pare) due comunicati di attacco a Di Bernardo: la seconda è quella di Letta e Spalletta dei quali non si ricordano note o esplicitazioni recenti (LEGGI Grottaferrata | I consiglieri di minoranza desaparecidos e quelle due note zoppe. Ma c'è pure lo zampino di Fontana?).

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La seconda considerazione è che, anche stavolta, mandando in scena un grandissimo classico della sua storia politica, l'ex assessore Mauro Tomboletti dopo aver sostenuto il candidato sindaco di turno, si pone in posizione traversa. Effetto questo, nella fattispecie di cui trattasi, della avvenuta rottura tra Di Bernardo e Rita Consoli (LEGGI Grottaferrata | Tomboletti con l'opposizione: "Su Alfellini e Centri estivi la penso come loro"). Di fatto, difficile ricordare in questi ultimi 15 anni un Tomboletti stabilmente a sostegno o in opposizione a qualcuno.

A conti fatti, per chiudere, siamo alle solite. Niente di nuovo sotto il sole di Grottaferrata. Rita Consoli che spacca (ma era una spaccatura ad orologeria, sicura come il Natale il 25 dicembre), Tomboletti che - dall'esterno - si mette di traverso  (vedremo con quale peso residuo) ed un sindaco a farsi i conti col pallottoliere. Con possibili sostegni da pezzi della minoranza.

Tutto già scritto, o no?

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