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FRASCATI (politica) - Una nota del neo assessore ai Lavori pubblici Claudio Cerroni
ilmamilio.it - nota stampa
"Con la Sindaca Francesca Sbardella e la Giunta comunale al completo abbiamo da subito condiviso l’esigenza di una presenza radicata sul territorio, che possa rendere più stretto il rapporto tra l’Amministrazione e la cittadinanza. Ho quindi avviato l’attività aprendo un canale diretto con i cittadini, per accogliere le segnalazioni urgenti presso l’Ufficio Tecnico del Comune di Frascati. Così abbiamo creato l’indirizzo mail dedicato al servizio di Lavori Pubblici e Manutenzioni: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..", dice l'assessore ai Lavori pubblici Claudio Cerroni.
"Personalmente ricevo dal precedente Assessore ai Lavori Pubblici, Gelindo Forlini, un testimone importante, frutto di un lavoro che è stato svolto con impegno. È necessario proseguire, portando a termine i tanti lavori programmati e programmandone di nuovi. I suggerimenti, le proposte e le osservazioni di tutti i Consiglieri comunali di Frascati saranno ben accetti, anche per dare continuità, negli aspetti virtuosi, all’attività dell’Ente. Al mio fianco c’è un Ufficio Tecnico Comunale che ho trovato ricco di entusiasmo, professionalità e voglia di fare. Insieme abbiamo deciso di migliorare il servizio manutenzioni attivando un canale di comunicazione con la mail sopraindicata".
Invito tutta la cittadinanza a fare un uso intelligente di tale opportunità, per non ingolfare inutilmente l’attività dell’Ufficio. Ricordo a tal proposito che sono già attivi, per alcune problematiche, dei canali che consentono una corretta e puntuale segnalazione dei guasti. Faccio un rapido elenco:
1. Illuminazione pubblica: ogni palo dell’illuminazione pubblica è dotato di un adesivo espositivo in cui è riportato il nome della società che gestisce gli interventi “Engie”, un numero progressivo per l’individuazione del palo e un numero verde (800-894520) da chiamare in caso di malfunzionamento. È bene che si usi questo numero per le segnalazioni e si decida di inviare la mail solo se la problematica, nonostante la segnalazione, persiste per più giorni;
2. Perdite idriche: per i guasti idrici sulle condutture gestite da Acea c’è un numero verde per avviare la segnalazione, 800-191332, anche in questo caso la cittadinanza è tenuta all’utilizzo di questo canale e ad accedere alla mail solo se il guasto non viene lavorato in un tempo congruo. Il consiglio è quello di segnare il numero di protocollo della richiesta così che possa essere facilmente rintracciata;
3. Danni al manto stradale o alle strutture pubbliche: in questo caso è possibile scrivere direttamente all’indirizzo mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
"Invito infine la cittadinanza a coordinarsi prima delle segnalazioni, per fare in modo che lo stesso guasto venga segnalato una sola volta. Dove ci sono le Associazioni di Quartiere attive, è possibile affidarvisi per le comunicazioni di pubblico interesse. Nelle altre situazioni è comunque auspicabile un proficuo e sereno dialogo con il vicinato, tale da poter consentire una gestione più strutturata del territorio", conclude l'assessore Cerroni.
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ROMA (attualità) - Qualche consiglio utile per ottimizzare il rapporto tra cibo ed attività sportiva
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Un’alimentazione sana ed equilibrata è la chiave nonché il punto di partenza per conseguire i propri obiettivi: senza uno stile di vita salubre dal punto di vista nutrizionale non è possibile conquistare i risultati sportivi desiderati. L'attività fisica e l'alimentazione equilibrata sono, pertanto, strettamente interconnessi e rappresentano un binomio assodato e vincente. Per via di questa correlazione indissolubile, non si verifica mai che l'esercizio fisico possa prescindere da una corretta alimentazione. Chiunque pratichi uno sport deve nutrirsi in maniera sana e bilanciata, sia che si tratti di un atleta professionista o di un amatore.
L'importanza dell'alimentazione di uno sportivo
Per praticare e rendere al meglio in una disciplina sportiva è di vitale importanza alimentarsi in maniera adeguata e fornire al nostro organismo tutti i macronutrienti e micronutrienti di cui ha bisogno. Proprio come prevedono le linee guida base per una corretta alimentazione, lo schema nutrizionale di chi pratica attività fisica deve essere vario ed equilibrato: i carboidrati complessi devono fornire il 55-60% del fabbisogno nutrizionale giornaliero, le proteine (di origine animale) devono rappresentare il 12-15% del consumo quotidiano, i grassi vanno introdotti con una percentuale che oscilla tra il 25 e il 30% dell'introito giornaliero e le porzioni di frutta e verdura non dovrebbero mai essere inferiori a 5. Lo conferma anche il sito specializzato consiglibenessere.org.
Dieta Mediterranea, la migliore per gli sportivi
Il modello di alimentazione mediterraneo, tipico della tradizione gastronomica del sud Italia, risulta essere quello maggiormente indicato alle esigenze nutrizionali di un atleta, in quanto completo sotto tanti punti di vista e in grado di soddisfare appieno il fabbisogno energetico quotidiano. Per tali motivazioni occorre sfatare i falsi miti di un'errata cultura sportiva: l’uso e abuso di integratori dietetici e supplementi nutrizionali, un eccesso di proteine nella dieta e i regimi alimentari ristretti.
L'importanza di una corretta idratazione nello sport
Le linee guida per la corretta alimentazione di un atleta, inoltre, si arricchiscono di un ulteriore importante tassello: l’idratazione. Poiché il nostro organismo contiene fino al 60% di acqua, tutte le funzioni corporee dipendono dal grado di idratazione. La giusta idratazione è infatti uno dei principali indicatori di benessere negli atleti e può essere un fattore limitante durante gli allenamenti, blandi o intensi che siano. La raccomandazione generica per un soggetto che pratica sport è quella di assumere almeno 2 litri di acqua minerale naturale al giorno, senza considerare gli eventuali liquidi da reintegrare nel post attività sportiva.
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ROMA (attualità) - E' possibile ridurre gli sprechi e dunque i costi
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In Italia purtroppo si sprecano ingenti quantità di risorse idriche, non solo a causa dei comportamenti errati dei cittadini, ma anche per via dell’inadeguatezza delle reti. Si tratta di un problema che deve essere affrontato, dato che l’acqua è un bene vitale per la sopravvivenza di tutti, per il benessere del pianeta e del suo ecosistema. In questo articolo indagheremo le origini del problema dello spreco di risorse idriche in Italia, fornendo alcune best practice per cercare di ridurre gli sprechi e contenere i consumi di questa vitale risorsa.
Sprechi d’acqua nella Penisola: i dati ISTAT e le abitudini degli italiani
In Italia si spreca troppa acqua: è quanto sostiene un recente rapporto prodotto da ISTAT, secondo il quale il 40% delle risorse verrebbe sprecato a causa dei problemi alle reti idriche. Si parla dunque in primis di problemi nelle infrastrutture, che causerebbero gravi danni a livello di perdite di acqua.
Naturalmente ciò non toglie che anche gli italiani svolgono un ruolo attivo in questa problematica, date una serie di abitudini molto diffuse nella Penisola tutt’altro che sostenibili, come lavarsi i denti senza chiudere il rubinetto, fare docce particolarmente lunghe o lasciare aperto il tubo dell’acqua quando ci si dedica ai lavori in giardino, con la conseguente dispersione di risorse idriche potabili che andrebbero invece custodite con cura e razionate in base al bisogno.
Ritornando alle condizioni deficitarie delle reti idriche, ci sono alcune regioni che soffrono di questo problema più di altre. Si fa ad esempio riferimento alla Sicilia (Palermo su tutte), insieme al Lazio (Roma) e ad altre città come Cagliari, Bari, Reggio Calabria, Torino, Milano e Bologna. Non si registrano dunque particolari distinzioni fra Nord, Centro e Sud, ma una situazione generale di consumo improprio dell’oro blu su tutto il territorio nazionale.
Come ridurre gli sprechi idrici in casa
Alcuni consigli li abbiamo già anticipati poco sopra: è opportuno, ad esempio, chiudere il rubinetto quando ci si lava i denti o ci si rade, ed evitare di fare delle docce troppo lunghe, e magari si potrebbe valutare l’installazione di alcuni sistemi di risparmio idrico sia nei rubinetti, sia nel WC (ovvero con degli sciacquoni appositi). Inoltre, bisogna fare molta attenzione all’uso di elettrodomestici come la lavastoviglie e la lavatrice, utilizzando solamente i programmi green, che consumano un minor quantitativo di acqua.
Oltre a queste precauzioni realizzabili direttamente tra le mura domestiche, è possibile informarsi su queste tematiche prendendo parte ad alcune community online che combattono gli sprechi d’acqua incoraggiando un utilizzo più responsabile di questa preziosa risorsa, come nel caso della community di Waidy, ad esempio, nata con lo scopo di informare i cittadini sulle corrette pratiche di consumo e di utilizzo dell’acqua attraverso iniziative sportive ed altre campagne di sensibilizzazione sul tema degli sprechi idrici. Informarsi e partecipare attivamente al cambiamento può davvero fare la differenza in questi casi.
Per concludere, anche l’acqua piovana può diventare una risorsa molto preziosa, da raccogliere ad esempio per innaffiare il giardino, con una cisterna di raccolta apposita da connettere alla grondaia; inoltre, anche l’acqua raccolta dal deumidificatore e quella proveniente dalla cottura della pasta possono essere riutilizzate a loro volta per altri impieghi domestici.
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- Scritto da Federico Smacchi
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FRASCATI (attualità) - Iniziò a lavorare nel centro di ricerche tuscolano nel 1983 come ricercatore. Fondamentale il suo contributo per l’avvio del progetto DTT
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Pochi giorni fa è venuta a mancare una figura molto importante per l’Enea di Frascati: Giuseppe Mazzitelli. Era responsabile della divisione tecnologie per la fusione e vice direttore del dipartimento fusione e sicurezza nucleare. Stimato dai colleghi per le sue qualità umane e di scienziato, entrò nei laboratori tuscolani nel 1983 come ricercatore. Fondamentale il suo contributo per avviare il progetto DTT.
Scomparso a soli 66 anni, Mazzitelli era un convinto sostenitore della fusione nucleare come nuova frontiera energetica per dire finalmente addio ai combustibili fossili. Probabilmente non sarebbe comunque riuscito a vedere la prima centrale a fusione operativa, prevista per il 2050, ma l’idea di lasciare un’eredità ai giovani ricercatori l’ha sempre stimolato, come dichiarato in un’intervista al Messaggero rilasciata a gennaio 2021.
Un’attenzione verso le nuove leve della ricerca sottolineata anche da Enea nel messaggio di cordoglio pubblicato qualche giorno fa, quando è stata diffusa la notizia della scomparsa. A quel messaggio ne sono susseguiti molti altri, di amici e di colleghi colpiti dal triste annuncio.
“Sono tanti i momenti belli che ricordo – scrive Maria Teresa – i suoi consigli, il tempo che dedicava anche ai dettagli più piccoli se questi parlavano di vita vissuta. Non tralasciava nulla quando si trattava di persone, di farsi avanti per un aiuto. Ti mando un grande abbraccio Peppe”.
“Più che un collega – ricorda Alessandro – è stato un fratello maggiore, preziosissimo nell’aiutarmi a muovere i primi passi nel mondo della fusione. Grazie di tutto Peppe”.
Una grande perdita per il centro di ricerche tuscolano. Un uomo che con il suo lavoro ha contribuito a rendere i laboratori di Frascati un’eccellenza italiana riconosciuta a livello europeo e mondiale.
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