CIAMPINO (attualità) - Oggi, 10 luglio, è scaduto il contratto di servizio con la Schiaffini. Incertezza sul futuro

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Parcometri spenti e ausiliari in ferie forzate. Appare questo il quadro a Ciampino questa mattina, 10 luglio, data di scadenza del contratto di servizio della ditta Schiaffini che fino ad oggi, in proroga al contratto scaduto nei mesi scorsi, ha gestito la sosta tariffata in città.

Se l'altro giorno, stando a quanto emerso, la destinazione finale del servizio - con possibilità di un breve periodo ponte ancora in gestione Schiaffini - sembrava essere quella di un affidamento alla Asp, oggi il quadro è di confusione totale.

Ad essere preoccupati es soprattutto arrabbiati sono in particolare i 7 ausiliari del traffico in servizio in città e che stamattina in concomitanza allo spegnimento dei parcometri (evenienza che nei giorni scorsi era stata invece esclusa...) sono stati messi per un giorno in ferie.

"Non sappiamo che fine facciamo - dice uno degli ausiliari -: questa è l'unica verità. Si è voluta rimandare ogni decisione per mesi ed ecco il risultato: siamo preoccupati, abbiamo tutti famiglie da mandare avanti e per colpa della gestione amministrativa e politica degli ultimi anni ci troviamo in questo stato". "Sapevamo che della questione si parlava ma al momento non abbiamo alcuna certezza sul nostro futuro".

Gli ausiliari che, come detto, oggi sono stati messi a riposo in concomitanza con la scadenza del contratto di servizio, sono preoccupatissimi e sono pronti a manifestare il loro disagio. "Vogliamo sapere che fine facciamo", dicono.

 

 

ACCADDE OGGI - Il propagarsi della nube di diossina che inquinò ambiente, uomini, animali

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E’ stato uno dei peggiori disastri ambientali della storia, il primo incidente industriale in Italia. Spaventò tutti, insegnò poco, almeno alla luce di altri drammatici eventi, di varia natura, capitati nella nostra nazione da allora sino ad oggi.

Anno 1976. Il divorzio e l'aborto sono battaglie che stanno mutando la società civile, riempiendo le piazze e traducendo in importanti vittorie l’impegno civile di una larga parte della popolazione. Al cinema si vanno a vedere film come ''Taxi Driver'', ''Febbre da Cavallo'', oppure ''Brutti, sporchi e cattivi'' di Ettore Scola. Il regista Luigi Comencini, appena due anni prima, si era cimentato in ''Delitto d'amore'', una pellicola in cui i protagonisti, Nullo Bronzi e Carmela Santoro, lavorano nello stesso stabilimento nei pressi di Milano. Dopo varie vicissitudini, personali e familiari, i ragazzi si sposano, ma Carmela muore a causa delle esalazioni chimiche a cui è stata esposta sul lavoro. Un'opera particolare, che segue le tematiche ambientali e i rischi correlati tra i mali dell'industria e la salute dell'uomo. Quell'Italia inizia a ragionare anche su questi temi.

I FATTI - Verso le 12:37 di sabato 10 luglio 1976, nello stabilimento della società Icmesa, nel territorio del comune di Meda, al confine con quello di Seveso, il sistema di controllo di un reattore chimico destinato alla produzione di triclorofenolo, componente di alcuni diserbanti, va in avaria e la temperatura si alza oltre i limiti.

L'esplosione del reattore viene evitata dall'apertura delle valvole di sicurezza, ma nessuno riesce a bloccare la massiccia formazione di diossina che in poco tempo viene trasportata dal vento verso sud. Una nube tossica colpisce i comuni di Meda, Seveso, Cesano Maderno e Desio. A Seveso, in particolare, si registrano le prime conseguenze sulla popolazione: odore acre e infiammazioni agli occhi. 240 persone vengono colpite da cloracne, una dermatosi che crea lesioni e cisti. I vegetali investiti dalla nuvola muoiono rapidamente a causa dell'alto potere defoliante della sostanza, mentre migliaia di animali vengono contaminati e in seguito abbattuti.

La popolazione dei comuni coinvolti venne informata del grado di inquinamento ben otto giorni dopo la comparsa della diossina nell'aria. Si verrà a scoprire che altre cose erano nascoste agli abitanti, come gli scarichi della fabbrica che finivano nel torrente Certesa.

Gli animali morti a causa dell'avvelenamento venivano ritirati senza che la notizia fosse di dominio pubblico. Dopo l'incidente, i controlli sugli operai rivelarono percentuali rilevanti di danni al fegato. Poi ci furono gli effetti dell'evacuazione della cosiddetta ‘Zona A’: 700 persone dovettero lasciare le proprie case. Molte abitazioni furono distrutte, la terra e i materiali finirono in due grandi discariche.  Il governo Andreotti fece una legge per autorizzare gli aborti terapeutici.  L’area diventò un deserto. Si salvò un albero: un pioppo che è rimasto come una testimonianza. In via Icmesa, oggi, è rimasto poco anche della fabbrica. Le vasche delle discariche sono rimaste lì, sopra è nato il Bosco delle Querce: 40 ettari, 45mila alberi.

Seveso rimane, per i più attenti, un monito. La gravità della sua dinamica ha aiutato a sensibilizzare milioni di italiani sui pericoli legati alla convivenza con l’industria. Una pagina drammatica, nelle cui parole è possibile trovare il nostro passato e una chiave per programmare il presente e il futuro. Salvando l’Italia dai mille pericoli e dai mille inquinamenti che ogni giorno emergono nelle varie regioni della penisola.

totti fondi cinturaROMA (attualità) - Un video pubblicato in rete nelle scorse ore

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Un video, pubblicato nelle scorse ore dalla testata H24notizie.com (VAI) nel quale Francesco Totti, indimenticato ex capitano ed oggi dirigente della As Roma, invia il proprio saluto ai saluti del Fondi ed ovviamente a quelli della Roma.

Una società, quella pontina alla quale - pur retrocessa qualche settimana fa in serie D dopo i play-out - Totti si era dimostrato legato anche in passato.

Un video come tanti altri nei quali il Capitano si concede alla passione dei suoi fan: un video nel quale però si nota un particolare. Dove passa la cintura di sicurezza del sedile del guidatore dal quale Totti sta conducendo la propria auto su quella che, a guardare oltre i finestrini, sembra una strada ad alto scorrimento, magari proprio la Pontina?

Nonostante la cintura sia ben tesa, come evidente, non sembra davvero passare davanti al petto del Capitano. Che sia stata "ancorata" passando dietro la schiena del guidatore?

Senza contare che, come noto, per l'eventuale utilizzo di un cellulare alla guida, anche non in conversazione, il Codice della strada prevede una sanzione amministrativa, la decurtazione di 5 punti sulla patente. E sono previsti ulteriori inasprimenti.

Ma non è comunque chiaro se Totti sia solo in auto o meno o se comunque il cellulare sia posato su apposito sostegno.

 

nugo ariccia1ARICCIA (attualità) - La splendida location castellana nello spot in onda in questi giorni

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"Nasce nugo, il nuovo modo di viaggiare. L’app che permette di acquistare in pochi passaggi tutti i biglietti dell’itinerario scelto. nugo, la start up che favorisce la mobilità collettiva integrata door to door, semplifica la pianificazione del viaggio e risponde alle esigenze dei passeggeri, proponendo mezzi di trasporto pubblici, collettivi e condivisi in tutta Italia: treni, metropolitane, autobus, traghetti, car e bike sharing, taxi, oltre a prenotare la sosta dell’auto nei parcheggi delle stazioni ferroviarie".

Così recita l'attacco del comunicato stampa diramato dalle Ferrovie dello Stato nei giorni scorsi per lanciare la nuova app nugo. E a supporto delle parole, ecco il video di lancio, utilizzato come spot televisivo che sta entrando nelle case degli italiani - anche ad esempio durante le partite dei Mondiali di Russia - in questi giorni.

Nel video compaiono diverse località italiane e la chiusura, di grande suggestione, è per la straordinaria piazza di Corte di Ariccia. La ragazza che con un cerchio entra in piazza, da dietro la collegiata di Santa Maria Assunta in cielo, attraversa tutta la piazza seguita da alcuni clienti di un bar della piazza.

Quindi, con le immagini di un drone, la chiusura dello spot a salire con una inquadratura dall'alto della bellissima piazza del Bernini.

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Due le curiosità che meritano citazione.

1. Il tizio che attraversa la piazza con lo scooter, e che nella foto si vede in basso a sinistra, sta commettendo una chiara infrazione stradale. Dettata certamente da esigenze di scena.

2. Il legame tra Ferrovie dello Stato e dunque treni e Ariccia, città che come noto non ha un collegamento ferroviario centrale, è dato dalla stazione di Cancelliera, sulla line a Roma-Velletri. Il piccolo scalo, attivato nel 1983 al chilometro 25 e 100, si trova proprio al confine tra i territori comunali di Albano Laziale ed Ariccia.

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