Monte Compatri: l'Amministrazione ha impiegato un mese per capire come funziona l'Acqua speed? O due anni?

Pubblicato: Mercoledì, 26 Luglio 2017 - Redazione 3

MONTE COMPATRI (attualità) - Replicando ad un nostro articolo il sindaco ombra De Carolis ci spiega quanta acqua consuma l'attrazione. Il 22 giugno non lo sapevano? Ma come: non era la stessa attrazione già installata in questi ultimi anni?

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Replicando ad un nostro articolo (LEGGI l'articolo di ieri), e chiaramente diffamando la nostra testata come nello stile della comunicazione del Comune di Monte Compatri, il presidente del Consiglio comunale e sindaco ombra Marco De Carolis (e dunque a pieno titolo considerabile facente parte dell'attuale Amministrazione comunale), in merito all'impianto dell'Acqua speed che era atteso dal 28 al 30 luglio a piazza Mastrofini, l'ex primo cittadino scrive: "Se l'amministrazione comunale revoca l'AcquaSpeed per la crisi idrica, il reporter d'assalto va alla carica. Ma dimentica che anche un impianto di riciclo di acqua, prima di passare al riuso, deve caricare l'acqua stessa.

Nel nostro caso, per tre giorni e con un solo cambio, avremmo avuto bisogno di 8mila litri di acqua al giorno. Comunque troppi rispetto all'emergenza idropotabile che tutto il territorio sta vivendo in questo periodo".

acquaUn post che ha dell'imbarazzante. Ma come, il 22 giugno quando - già in piena crisi idrica (ad un mese esatto dalla famosa riunione convocata da Acea per presentare il drammatico quadro della situazione, riunione alla quale Monte Compatri NON partecipò, LEGGI l'articolo)  - sulla pagina Facebook del Comune di Monte Compatri si pubblicizzò lo scivolo ad acqua (VEDI foto qui a fianco) non si sapeva che sarebbero comunque serviti 8mila litri di acqua per farlo funzionare?

Insomma: all'Amministrazione comunale di Monte Compatri, ed al sindaco ombra De Carolis, sono serviti esattamente 33 giorni per capire come funziona l'Acqua speed la cui installazione era stata approvata in prima istanza e poi revocata nelle scorse ore.

Sarebbe stato sufficiente, evidentemente, leggere la scheda tecnica dell'attrazione che, senz'altro, in fase di presentazione del progetto era stata fornita dai proponenti di Castelli Experience, e farsi un'idea dei consumi.

Tanto più che, pare di ricordare, il medesimo scivolo ad acqua era stato installato nel centro di Monte Compatri anche nei due anni precedenti.

Nessuno in 2 anni ha saputo quanta acqua consumasse l'attrazione se, il 22 giugno se ne concesse - in piena crisi idrica ai Castelli romani -, forse a cuore leggero, l'installazione?