Castel Gandolfo, Licinia Mirabelli e il “ritratto” del metodo di apprendimento del disegno e della pittura

Pubblicato: Venerdì, 20 Aprile 2018 - Valeria Quintiliani

CASTEL GANDOLFO – Un metodo efficace ed inclusivo. L’artista di Castel Gandolfo e docente dell’Istituto Comprensivo San Nilo di Grottaferrata: “E’ nato dal bisogno di insegnare in maniera consapevole l’arte figurativa”.

 

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Per chi conosce Licinia Mirabelli pittrice residente a Castel Gandolfo e docente di Arte e immagine presso l’Istituto Comprensivo San Nilo di Grottaferrata non è affatto assurdo pensare che sia riuscita a compiere l’impresa di realizzare in un testo lineare un ritratto del “Metodo di apprendimento progressivo del disegno e della pittura” pubblicato nella Guida per il docente di “Viaggio nell’Arte”, edito Raffaello scuola. Così è altrettanto naturale comprendere la scelta del termine “apprendimento” invece che “insegnamento” nel titolo, per definire il percorso proposto. Al centro delle oltre 100 pagine, infatti, ci sono gli studenti in qualità di fruitori, ma anche di autori delle immagini pubblicate, protagonisti e testimoni dell’efficacia del metodo.

Formata presso l’Accademia delle Belle Arti di Roma, ospite alla 54^ edizione della Biennale di Venezia e per sette anni direttrice della Galleria comunale di Ciampino d'AC  Licinia Mirabelli, nella sua ultima fatica, con 20 tavole per la classe prima, 18 per la seconda e 14 per la terza illustra un percorso di apprendimento significativo, frutto di un’esperienza ventennale nel mondo della scuola.

 

“La proposta del metodo – spiega Mirabelli – metodo nel senso etimologico del termine: “il cammino da percorrere” nasce dal bisogno di insegnare consapevolmente l’arte figurativa. Come un gambero ho ripercorso tutte le tappe della mia formazione e ho cercato di delineare delle strategie che potessero garantire a tutti i ragazzi, soprattutto quelli che si definiscono non portati, lo sviluppo delle proprie capacità visuo-percettive e grafuo-motorie, nonché il potenziamento cognitivo, emotivo e motorio”.

Tipico di chi ha imparato ad osservare la realtà e a riprodurla nei dettagli Mirabelli nulla lascia al caso. Ogni tappa del percorso è presentata in una sintesi che in pochi sanno fare: una pagina rivolta ai docenti, l’altra agli alunni.

 

“Nella prima sezione – spiega Mirabelli – condivido con il docente-lettore il procedimento e lo scopo dell’esercizio, annoto qualche consiglio tecnico operativo per la riuscita dell’unità di apprendimento e suggerisco alcune strategie per rendere l’attività inclusiva. Nella sezione, rivolta ai ragazzi, c’è un testo regolativo che mira a guidare gli studenti nell’esecuzione e riporto alcune immagini che ritraggono le tavole realizzate dai miei alunni”. Della serie: caro studente se ci sono riusciti i tuoi compagni puoi riuscirci anche tu. Fondamentali e strategici i box dedicati agli obiettivi di apprendimento, ai criteri di valutazione, nonché il riquadro con i riferimenti alla storia dell’arte, alla musica e alla matematica.

 

Le immagini sono le tavole realizzate da alcuni studenti dell'I.C. San Nilo oggi affisse nella sala Domenichino del Plesso Domenico Zampieri

“La pubblicazione di questo metodo – prosegue la pittrice – non è un traguardo, ma il primo grande risultato di questa ricerca-azione che nella sua circolarità sono certa produrrà altri risultati e offrirà spunti per affinare la prassi in futuro”.

Un metodo open source, quindi, perfettamente in linea con la normativa vigente, con i recenti studi pedagogici e promotore di una didattica inclusiva. Identificare tra le immagini pubblicate quelle realizzate dagli studenti con bisogni educativi speciale è quasi impossibile ed è soprattutto questo aspetto a rendere il metodo di Licinia Mirabelli…vincente.