Rocca di Papa: Crestini destinato a cadere per inerzia ed incapacità politica. Anche e soprattutto dei consiglieri

Pubblicato: Venerdì, 06 Aprile 2018 - redazione politica

ROCCA DI PAPA (politica) - Il sottile gioco del sostegno/affossamento non è roba da tutti: tra l'astensione e l'anzata di mano c'è da bruciarsi davvero e da far saltare tutto il banco

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Il cerino scotta, brucia tra le dita perché mano a mano che il tempo passa la fiamma si abbassa e si avvicina alle dita.

Il cerino passa di mano in mano: prima lo tengono un po' i tre di "Voi con noi" - che però sembrano sempre più espressione di un vecchio modo di fare politica piuttosto che 3 intenzionati a far cadere veramente Emanuele Crestini -, quindi lo tengono Massimo Grasso che poi lo passa a Marika Sciamplicotti e quindi a quelli di Articolo 1.

Nessuno vuol far cadere davvero il sindaco, e tutti di contro vogliono invece mandarlo a casa. Un gioco sul filo dei nervi e degli interessi particolari, quelli inespressi e che non si possono dire: un gioco che però, ad esempio, "Voi con noi" continua a fare con dichiarazioni di voto sempre al limite del sostenibile, un po' qua e un po' là come se davvero quello che Massimiliano Calcagni, Lorenzo Romei e Roberta Carnevali vogliono non sia altro che un posto in Giunta.

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La sensazione che se ne ha da fuori è che lo spessore politico generale del Consiglio comunale per come è oggi sia decisamente modesto: e se questo ha fatto dormire sonni tranquilli a Crestini per un bel po', ben oltre i propri meriti di amministratore, al momento non può non preoccupare.

Pochi giorni fa, in occasione del Consiglio comunale nel quale il sindaco non è riuscito a farsi approvare il Bilancio di previsione 2018, si è rischiato un clamoroso stallo: 8 contro 8. Ad oggi, Crestini ha ancora in linea teorica una risicatissima maggioranza, perché l'altro giorno in Aula mancava Danilo Romei che, di fatto, va considerato un consigliere di maggioranza aggiunto.

Ma bisogna fare molta, tanta attenzione perché il gioco delle dichiarazioni del voto, dell'astensione, dei voti favorevoli e contrari è gioco che va fatto con grande cautela ed a naso pochi sono coloro in Aula in grado di gestire con avvedutezza lo strumento dell'alzata di mano.

Alla fine Emanuele Crestini, che ha ormai i giorni politicamente contati, cadrà per inerzia e perché di fatto dal momento in cui i 3 dissidenti sono usciti allo scoperto (era il 28 settembre 2017 ed in quella data va formalmente fatta finire l'esperienza politica dell'Amministrazione Crestini, come diciamo da mesi) ha mani e piedi legati. Cadrà più o meno rapidamente a seconda della capacità dei consiglieri di portare avanti il gioco del sostegno/affossamento.

Tutti hanno capito che siamo ormai ai titoli di coda, ma pochi hanno inteso quale sarà il momento migliore - per mero calcolo politico o altro - per far cadere sindaco e Consiglio comunale.

Chi può proverà, come sta facendo da mesi, a vendersi caro il sostegno: chi non può, non ha nulla da perdere ma resta ancora in finestra a guardare. Ma basteranno la giornata sbagliata, il raffreddore di un consigliere amico, una battuta fuori luogo, a far saltare definitivamente il banco. E a far tornare il commissario prefettizio a Rocca di Papa.

petra febb2018