Frascati: il suq doveva essere una "festa del cioccolato". "Così ci avevano detto..."
Pubblicato: Domenica, 01 Aprile 2018 - Marco CaroniFRASCATI (attualità) - La Fiera di Pasqua organizzata in Passeggiata da alcuni era stata annunciata come ben altro...
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Una polemica da far risuscitare anche i... morti della politica frascatana. Una polemica innescata dal nostro inevitabile ed irrinunciabile articolo di qualche giorno fa (LEGGI A Frascati ecco il suq di Pasqua in Passeggiata: rinnovamento vero) e proseguita in questi giorni di ponte pasquale.
Nel mirino c'è la "Fiera di Pasqua" allestita in Passeggiata e presentata come un vero e proprio evento con tanto di radio al seguito: trattasi, invece, come notato e commentato anche da tanti "semplici cittadini", di un mercatino più somigliante ad un suq che ad una Fiera per come la si voleva presentare.
Da due giorni, ovvero da dopo il nostro articolo, sui social è un continuo botta e risposta al quale hanno contribuito gli ultrà della maggioranza (anche quelli morti, per l'appunto ed anche quelli senza più alcuna credibilità) ma anche le opposizioni. Dal senatore Astorre, il cui intervento (LEGGI) è stato uno dei pezzi più letti di questi ultimi giorni, al segretario dem Luca Iaia ai tanti sostenitori di questa e quell'altra parte.
Diciamolo francamente: è uno spasso. E diciamolo altrettanto francamente: la Fiera di Pasqua è brutta, brutta davvero soprattutto alla luce delle tante premesse e del profondo vento di rinnovamento tanto decantato in questi ultimi mesi.
Un mercatino brutto, fermo restando l'impegno e la professionalità degli espositori tutti che, probabilmente, speravano per primi qualcosa di meglio.
E mentre il sindaco Mastrosanti fa propaganda anche con gli auguri di Pasqua (ma insomma, s'è visto di anche di peggio), salta fuori che la Fiera suq della Passeggiata era stata annunciata - dal consigliere comunale responsabile dell'organizzazione del mirabile evento -, nelle segrete stanze di Palazzo Marconi, come una "Festa del cioccolato". Un particolare davvero bizzarro se si pensa che dei tanti espositori presenti, solo 1 tratta di cioccolato. "Così ci avevano detto", confessa qualcuno.
E per la verità anche la locandina (ufficiale?) dell'evento faceva ben capire che si sarebbe dovuto trattare di tutt'altro.
Ma l'assessore alla Cultura, Emanuela Bruni, responsabile della qualità dell'offerta culturale cittadina, che ne pensa?
Una Fiera del cioccolato minimalista. Ma nella città dell'"unanimità relativa", e dove forse basta una rondine per fare primavera, anche un solo banco al cacao basta per fare la Fiera del cioccolato. O magari anche di più.