L'irricandidabilità dei sindaci che hanno fallito sancita anche dalle esperienze Mastrosanti-D'Acuti
Pubblicato: Giovedì, 17 Febbraio 2022 - redazione politicaFRASCATI (politica) - Nuovamente pronti a ripresentarsi ai cittadini nonostante tutto sarebbero gli ex di Ciampino e di Grottaferrata. Ecco perché non si dovrebbe
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Esattamente un anno fa, era il 17 febbraio 2021, cadeva il sindaco di Frascati Roberto Mastrosanti. Una caduta, sancita dalle dimissioni di 10 consiglieri comunali, che era ampiamente prevedibile e che solo la pandemia riuscì a rimandandare di 12 mesi.
Una caduta ampiamente annunciata dalla nostra testata ed ampiamente motivata nel corso degli anni di governo cittadino.
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Il 27 maggio 2021 toccava poi ad un altro sindaco eletto nel 2017, il sindaco di Monte Compatri Fabio D'Acuti. Un'altra caduta ampiamente annunciata da quando l'altro ex sindaco De Carolis aveva mollato il suo delfino. Quella della scorsa primavera fu una fine più che prevedibile.
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Il 2 settembre sotto con un'altra fine più che annunciata. Dopo appena due anni di consiliatura la sindaca di Ciampino Daniela Ballico rivece il benservito - ancora una volta con le firme dal notaio - da 13 consiglieri comunali. Epilogo al quale i dimissionari sono stati costretti dopo che, due giorni prima, la bocciatura del Bilancio aveva portato non allo scioglimento del Consiglio ma alla semplice nomina, da parte del prefetto, di un commissario ad acta.
Una fine, quella di Ballico, più che attesa ed arrivata a coronamento di una lunga serie di rimpasti di Giunta, uscite ed ingressi di maggioranza, crisi e via dicendo.
Il 26 novembre, inattesa per molti (ma non per ilmamilio.it che da anni osservava il processo amministrativo-politico in atto) ecco che anche l'ultimo dei sindaci eletti nel 2017 ai Castelli romani, Andreotti di Grottaferrata, cadeva.
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Anche in questo caso, come nei tre precedenti (giusto per far notare ai defenestrati che quella toccata loro in sorte è la più comune delle fini amministrative), a mandare a casa il sindaco e la sua impalpabile Giunta (qualcuno ricorda i nomi degli assessori?) sono state le dimissioni davanti al notaio di 9 consiglieri.
In tutti i casi elencati ilmamilio.it aveva previsto quello che sarebbe accaduto (LEGGI Mastrosanti, D'Acuti, Ballico, Andreotti: 2021, l'anno funesto dei sindaci decaduti. ilmamilio.it lo aveva previsto).
Il tema è in questa sede quello della ricandidabilità dei sindaci caduti per sfiducia.
Gli esempi recenti di Frascati (Mastrosanti) e di Monte Compatri (D'Acuti) hanno dimostrato, ancora una volta, che un sindaco caduto non rivince quasi mai se si ripresenta. Anche se Mastrosanti a Frascati non è arrivato troppo lontano da quello che sarebbe stato per molti versi un risultato clamoroso, a pesare sulla sconfitta di ottobre sono stati gli errori - politici e di gestione della propria squadra - commessi negli anni di governo.
A Ciampino il centrodestra starebbe per ripuntare ancora una volta su quella che è stata la protagonista della più breve esperienza amministrativa dai tempi dell'elezione diretta del sindaco. Daniela Ballico, che all'epoca rappresentava una novità, oggi sarebbe solo il riproporre quello che palesemente non ha funzionato. Sul piano amministrativo, su quello politico e, soprattutto, su quello di gestione della propria maggioranza. Al netto di un bilancio operativo-amministrativo inesistente.
A Grottaferrata - dove il centrosinistra rischia un clamoroso e disastroso corto circuito - l'ex sindaco demokratico (quello che si era chiuso insieme al suo cerchietto magico nel palazzo prima di ricevere un inevitabile benservito) ha già detto che vuole riprovarci.
Su quali basi non è ancora dato a sapersi e con quale squadra.
I fallimenti a Ciampino e Grottaferrata delle precedenti Amministrazioni, che hanno portato ai commissariamenti attualmente ancora in essere, sono ancora sotto gli occhi di tutti. Difficile che qualcuno possa credere davvero di avere il favore degli elettori.
