Città al Governo: “Lo SPRAR a Grottaferrata: un problema umanitario trasformato in un can-can politico mediatico”

Pubblicato: Sabato, 25 Novembre 2017 - redazione politica

GROTTAFERRATA (politica) – Sulla Delibera della Giunta: “La delicatezza delle questioni avrebbe imposto una preliminare partecipazione”

ilmamilio.it - comunicato stampa

 

"Il comune di Grottaferrata ha deciso di aderire al Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati, prima con una delibera del Commissario straordinario e poi con una delibera di giunta dell’attuale amministrazione.

Affermiamo innanzitutto di condividere la posizione assunta, ricordando che il progetto SPRAR era inserito nel nostro programma elettorale, anche se la delicatezza delle questioni connesse e le preoccupazioni dei cittadini avrebbero imposto una preliminare, concordata e ampia trattazione del tema, attraverso confronti costruttivi e partecipativi.
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 Registriamo l’assenza infatti di un piano di comunicazione che abbia l’obiettivo di esplicitare adeguatamente la natura dello SPRAR e in che cosa consista realmente il progetto, al fine di evitare disinformazione, luoghi comuni e strumentalizzazioni. Gli obiettivi di un progetto umanitario si conseguono solo con il coinvolgimento convinto della cittadinanza sensibile al rispetto dei valori umani di solidarietà e convivenza. Non è sufficiente che lo SPRAR sia semplicemente “percepito” come valore aggiunto, ma che in tale senso venga vissuto e partecipato.

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Sull’iniziativa, che se andasse in porto comporterebbe l’arrivo nella nostra città e una assistenza attiva per 76 migranti, corrispondenti a pochissime unità ogni mille abitanti, si sono levate le voci di un forte dissenso da parte delle forze politiche di centro- destra e di singoli cittadini.

Gli allarmismi utilizzati per opporsi e far sollevare barricate da parte dei cittadini poggiano sulla scarsa conoscenza del problema facendo leva sulla generalizzata contestazione alla politica nazionale relativa all’immigrazione. Sono portati ad esempio i 400 migranti cui è stato offerto asilo nel centro “Mondo Migliore” sostenendo che i richiedenti asilo ed i rifugiati in arrivo con lo SPRAR stazionerebbero per elemosinare fuori delle attività commerciali grottaferratesi; considerato che questo fenomeno è effettivamente minoritario – proviamo a contare realmente quanti se ne incontrano, 4 o 5? – i cittadini di Grottaferrata hanno il diritto-dovere di una corretta informazione.

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Ricordiamo che solo i migranti che ottengono il riconoscimento di protezione internazionale, umanitaria e sussidiaria passano allo SPRAR, un percorso di “seconda accoglienza” che prevede infatti misure di integrazione e di lavori socialmente utili e non è di certo assimilabile ad un parcheggio per esseri umani. Può essere invece un’ottima occasione per dare un contributo di sostegno a chi ne ha realmente bisogno, prescindendo dal colore, dalla lingua e dalla religione.

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È proprio attraverso progetti come questo comunque che si attiva un sistema di controllo e di sostegno alle persone ed esenta il nostro comune dalla eventuale richiesta da parte della Prefettura di creare un Centro di Accoglienza Straordinaria, con ben altre caratteristiche.

Qualcuno ci ha ricordato che la posizione economica per ricchezza vedrebbe Grottaferrata  al primo posto nei Castelli Romani e al 58esimo in Italia. Riteniamo che una città collocata a tali livelli abbia l’obbligo morale di essere attivamente solidale.

Auspichiamo e invitiamo tutte le forze politiche a contribuire affinché vengano scongiurate le paventate pratiche di ripartizione dei fondi, e che invece emerga la qualità necessaria per raggiungere il fondamentale obiettivo di accoglienza, protezione ed emancipazione.

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