Rocca di Papa, le cannonate della Giannone colpiscono Crestini, il PD e la 'gestione criminosa' degli affari - VIDEO

Pubblicato: Venerdì, 24 Novembre 2017 - Fabrizio Giusti

ROCCA DI PAPA (politica) – L’ex vicesindaco non fa i nomi sulle intimidazioni, ma attacca a testa bassa. "Scriverò a Saviano"

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Ha chiuso la sua attesa diretta Facebook con le parole di Nando Dalla Chiesa (dal libro "La convergenza - Mafia e politica nella seconda Repubblica") sulla criminalità organizzata: ‘La mafia sceglie le sue pedine scegliendo un cretino’. E’ stato il finale di oltre un quarto d’ora di fuoco in cui Veronica Giannone ha sparato delle cannonate forti e gravi su un intero sistema politico. Nei confronti degli interessi consociativi della città, dei predecessori della Giunta Crestini, della Giunta Crestini stessa. L'ex vicesindaco ha denunciato pubblicamente, attraverso una lettera aperta, le intimidazioni subite (di cui sarebbero a conoscenza sindaco e un consigliere a lui vicino), le pressioni all’interno della maggioranza, ma molto altro. 
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“Hanno cacciato un personaggio scomodo a causa di un sistema criminoso”, ha sottolineato. “Non farò nomi e cognomi – ha ribadito - ma va anche compreso il perché visto che ho presentato delle denunce”. L’ex esponente della Giunta ha dipinto una Rocca di Papa “dilaniata dal malaffare, affarista e corrotta”. Un sistema a suo modo di dire talmente annosa e ampio che ha prodotto assuefazione, deriva sociale ed economica. “Esenti i detentori del potere e tutta la casta. Casta che trova continuità anche oggi”. Parole pesanti.

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La Giannone ha rivendicato il suo lavoro su un Ufficio Urbanistica aperto e a disposizione, senza prevaricazione, ai cittadini. “Ho trovato – attacca – un settore logoro, spremuto”. Quindi i riferimenti al Piano di recupero "Giardino degli Ulivi", al piano "Calcare", lasciato incompiuto con opere di urbanizzazione mai effettuate e sul quale è stato effettuata una speculazione edilizia senza precedenti, una variante di milioni di metri cubi fatta ad hoc - tuona - con politici che fanno i costruttori, politici che fanno contemporaneamente i tecnici e progettisti, costruttori, noti imprenditori locali, tutti coinvolti in un intreccio affaristico ancora in corso che non può passare inosservato, specie se ci sono di contro 189 sentenze passate in giudicato per abuso edilizio a carico di alcuni cittadini di Rocca di Papa. Un paradosso micidiale”. Un intreccio affaristico ancora in corso, secondo l’ex vicesindaco, che non può passare inosservato. Poi svela: "Il primo cittadino - ha detto - diede parola ad El Towers (Gruppo Mediaset) che le antenne sarebbero rimaste". "Oggi mi sono trovata sola a fare battaglia - ha aggiunto - per la legalità. Lasciata sola da una giustizia che non dà cenni, ma in cui voglio credere".

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Poi di nuovo un attacco  ai rappresentanti di interessi comuni per il mattone, le opere pubbliche e le antenne. "Quando c’è di mezzo l’affare non è più questione di politica", ha commentato. "Sono andata avanti, senza paura. Il mio onore e la mia dignità sono stati un problema per la maggioranza e una parte della minoranza. Si è pensato verso il bersaglio comune". "Lo squallore delle bugie ha prevaricato sulla verità. La più grande sconfitta è che oggi vedo chi è al governo propenso a custodire certe evidenze, che crede di governare come la gestione dei predecessori. Sono addolorata. Non per me. Non per la mia sconfitta, ma per i cittadini". "Da ex vicesindaco scriverò anche a Saviano - ha annunciato - perché gli affaristi odiano i riflettori puntati. E io farò in modo che abbiano i fari puntati".

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Giannone ha spiegato che il primo punto di rottura con il governo locale è stato perché ha voluto rendere noto le gestione precedente, l’interferenza negli indirizzi di governo e le antenne. "Ho firmato il Dup - ammette - ma ero sola. In ultimo c'è stata la vicinanza al PD, che ha chiesto la mia testa". Indica poi il "progressivo avvicinamento della Sciamplicotti a Crestini". Fatto, questo, che avrebbe una radice lontana, ovvero a quando - afferma - "Crestini fece un accordo scritto con Mauro Fei". Dichiarazioni dirompenti che aprono uno scenario nuovo.

Questo e altro è stato detto. Non mancheranno polemiche, repliche e un grande dibattito, sopratutto all'interno del Palazzo comunale. Veronica Giannone ha detto la sua verità. Ora starà a chi è stato colpito dalla sua dura presa di posizione difendersi da uno scenario assolutamente inquietante e che getta ombre scurissime sulla politica locale. 

Di seguito il video della diretta, per avere un quadro completo delle dichiarazioni.

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