ESCLUSIVA - Esplosione di Genzano, la testimonianza dei primi ad arrivare. "E' stato terribile, abbiamo soccorso i feriti come possibile"

Pubblicato: Mercoledì, 17 Ottobre 2018 - Luca Priori

GENZANO (attualità) - Daniele Di Nezza, titolare di un esercizio commerciale in centro, ricorda quella drammatica notte. "Il ferito era precipitato nel negozio al piano terra, lo abbiamo aiutato a tenere duro in attesa dei sanitari"

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Un boato, un’esplosione, quella di piazza Buttaroni, che ha stravolto il centro storico di Genzano.

C'è chi, in quella drammatica notte tra sabato e domenica scorsi, ha dato il suo contributo - enorme - per soccorrere i feriti. Arrivando tra i primissimi sul posto. E' il caso di Daniele Di Nezza, 27enne residente a Velletri e originario di Ostia, da qualche anno titolare di un locale di ristorazione proprio a Genzano di Roma.

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"Era passata da circa venti minuti la mezzanotte, avevo appena chiuso la mia pizzeria e stavamo dirigendoci verso il centro con il mio amico Marco Mancini passando per piazza Mazzini. Abbiamo sentito l’esplosione, fortissima, senza capire immediatamente di cosa si trattasse. Tant’è che abbiamo iniziato a correre per cercare di comprendere cosa fosse successo".

"Appena arrivati nell’area di piazza Buttaroni abbiamo visto una donna a terra, gravemente ferita e ustionata con un profondo taglio alla testa. I suoi vestiti dal busto in su erano letteralmente lacerati. Appena giunti sul posto abbiamo prestato immediatamente soccorso alla donna che era ancora cosciente. Abbiamo chiesto agli altri presenti di chiamare i soccorsi. Dopodiché ci siamo resi conto che all’interno del negozio di bigiotteria, posizionato sempre all’interno dello stabile dell’esplosione, c’era un uomo che si dimenava chiedendo aiuto. C’erano anche fiamme".

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"Era Alessandro Abbatini, (scomparso oggi, LEGGI Esplosione di Genzano: è morto Alessandro Abbatini, uno dei due feriti di piazza Buttaroni) di fatto precipitato dal piano di sopra dopo il cedimento del solaio  della sua abitazione. Così abbiamo preso un pezzo appuntito della persiana venuto giù a seguito dell’esplosione, nel tentativo di sfondare la vetrata dell’esercizio commerciale quanto meno per far passare aria. Ci siamo riusciti, così io e Marco Mancini ci siamo messi alla ricerca di estintori che abbiamo reperito in due locali di ristorazione. Più tardi è arrivata la proprietaria del negozio che ha schiavato la grata facendo uscire il ferito. Quest’ultimo era cosciente, anche lui aveva residui di vestiti nella parte superiore e ustioni gravissime, soprattutto sulle mani. Fortunatamente dopo poco sono arrivate le forze dell’ordine e i soccorsi. Sono stati attimi di panico vero, stavamo prestando soccorso ai due feriti ma allo stesso tempo temevamo che potessero verificarsi altre esplosioni, in quanto c’era una puzza di gas incredibile, o addirittura crolli".

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