ROCCA DI PAPA (attualità) - Il titolare delle Infrastrutture interviene su www.repubblica.it e traccia la rotta da seguire. Centinaia le pratiche sui tavoli dei sindaci castellani

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"Il governo è pronto a impugnare le leggi regionali che consentono condoni agli scempi edilizi. Il vero deterrente sono le demolizioni". Sono, in estrema sintesi, le parole del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio rilasciate a www.repubblica.it a commento dell'inchiesta della prestigiosa testata nazionale sugli abusi edilizi in Italia.

Inchiesta che ha messo in luce una realtà drammatica nella quale ci sono milioni di richieste di condono in attesa e nella quale, al sud, una casa su due è abusiva.

Dati inquietanti che gettano una nuova ombra e una potenziale nuova chiave di lettura su quanto potrebbe accadere nei prossimi mesi anche ai Castelli romani. Un territorio per il quale, alla pari degli altri afferenti alla Procura di Velletri, è in pieno vigore - seppur solo in minima parte ancora applicato - il Protocollo d'intesa tra la stessa Procura e la Regione Lazio proprio in tema di demolizioni degli abusi passati in giudicato (LEGGI l'articolo).

Anche se Delrio probabilmente non faceva diretto riferimento ai casi oggetto di azioni della Procura, è evidente che una possibile stretta sul fronte dell'abusivismo possa mettere le ali anche a quanto già in itinere.

Un tema delicatissimo che riguarda, come scritto molte volte da ilmamilio.it che sta seguendo da due anni da molto vicino la questione, centinaia di famiglie le cui pratiche sono da mesi in attesa sui tavoli degli uffici tecnici ed urbanistici dei Comuni dei Castelli romani. Se, difatti, l'indicazione e le pressioni della Procura vanno in direzione delle demolizioni, l'altra via che proprio partendo dalle Regioni Campania e Calabria si stava tentando di seguire era quella di salvare quantomeno le prime case di quelli che il governatore della Campania De Luca definì "poveri Cristi" (LEGGI l'articolo del 16 marzo 2017).

Ai Castelli romani e nel circondario i Comuni col maggior numero di pratiche con condanne a demolire passate in giudicato sono, come ben noto, quelli di Rocca di Papa (dove l'Amministrazione comunale ha preso anche a parole impegni sul fronte delle "perimetrazioni" scampa demolizioni che sarà interessante capire come trasformare in realtà), Rocca Priora (il cui sindaco, Damiano Pucci, è anche il presidente di quella Comunità montana che si era proposta come ente raggruppante per tentare di definire una linea comune), Artena (uno dei pochissimi Comuni dove si è demolita una casa) ma anche Velletri ed Ardea.

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Tutti i Comuni hanno comunque il proprio "mucchietto" di mandati a demolire che dovranno in qualche modo affrontare. La nuova stretta del ministro Delrio potrebbe, insomma, accelerare anche il processo faticosamente in atto ai Castelli romani. E soprattutto per coloro che vedevano nella Regione Lazio un vero salvagente, la nuova indicazione del Governo appare un severo monito a cambiare strada.

lettera faccioloGENZANO (politica) - I dem commentano la lettera di dimissioni inviata dall'ex vicesindaco

ilmamilio.it - comunicato stampa

“La lettera di dimissioni del vicesindaco Facciolo getta uno squarcio di luce sul velo di ipocrisia con cui è stata ufficialmente raccontata questa defezione e, soprattutto, sullo stato in cui versa l’amministrazione a cinque stelle del Comune di Genzano.

Un vicesindaco dimissionario già il 3 agosto perché in contrasto con lo stesso primo cittadino in merito a scelte sbagliate, non condivise dalla maggioranza dei consiglieri comunali, e che – parole dello stesso Facciolo – avrebbero, dopo appena un anno di governo, già segnato in maniera decisiva il fallimento del mandato elettorale. Una situazione di estrema gravità, dove una giunta completamente allo sbando sta procedendo senza il sostegno della maggioranza consiliare. Se la completa inadeguatezza nel governo del paese è sotto gli occhi di tutti i cittadini genzanesi, la lettera di dimissioni del vicesindaco certifica un quadro ancora più desolante, fatto di lacerazioni, divisioni e scelte imposte in spregio alle regole democratiche di gestione della cosa pubblica. Quando una maggioranza non condivide più le scelte amministrative c’è solo una strada da perseguire: quella delle dimissioni.

Un gesto di grande coerenza e dignità che, siamo pronti a scommettere, non sarà minimamente preso in considerazione a scapito di scambi di accuse, invettive e commissariamenti dall'alto, come da prassi nelle fallimentari esperienze amministrative grilline. Eppure auspichiamo che la presa d’atto dell’incapacità di proseguire in questa desolante esperienza avvenga il prima possibile, a tutela dell’interesse del paese e di tutti i cittadini di Genzano.”

Così in una nota il circolo del Partito Democratico di Genzano di Roma.

CASTELLI ROMANI – Sul posto Beta 91, PC di Colonna e Grottaferrata. Quest'ultima è intervenuta nel pomeriggio per la messa in sicurezza di un albero pericolante in Via IV Novembre

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Nel primo pomeriggio di oggi nuovi focolai si sono sviluppati nella parte bassa della collina di Tuscolo, nei Castelli Romani. Rapido l'intervento di una squadra della Beta '91 di Monte Compatri, che ha prontamente spento l'incendio che si era sviluppato, evitando così la propagazione delle fiamme grazie anche all'intervento dei colleghi della Protezione Civile di Grottaferrata e Colonna, grazie ai quali è stato possibile procedere alla bonifica dei luoghi.

La Protezione Civile di Grottaferrata comunica inoltre che solo tra ieri e oggi ha partecipato agli interventi nella zona di Pratarena, Monte Tuscolo, Costa Caselle - Via dei Laghi. Lo stesso gruppo di volontari è intervenuto oggi, in Via IV Novembre, per un intervento ad un albero pericolante.



FRASCATI  (cronaca) - Una stagione di problemi senza tregua 

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Nuovi disagi idrici in vista per i cittadini dell'area tuscolana. Acea ha comunicato poco fa una grossa perdita ad una tubazione tra Frascati e Monte Compatri, in un'area non meglio identificata.

Il danno sembra rilevante e non sono escluse dunque mancanze di acqua e distacchi nei territori del versante interessato dal problema, compresi quelli di Monte Porzio e Rocca Priora.  

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