Diritti civili, il senatore Dessì: "I 5 stelle non tornino indietro su adozioni coppie gay"

Pubblicato: Lunedì, 30 Luglio 2018 - redazione politica

FRASCATI (politica) - In un lungo intervento il senatore pentastellato invita anche gli alleati di Governo della Lega a non vanificare il lungo percorso progressista compiuto

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“Riprendo la tesi del mio amico Nicola Ferrigni restando convinto del fatto che il MoVimento 5 stelle, almeno in quello nel quale mi identifico, è l’espressione di un mondo che sta progredendo velocemente sul piano dei diritti sociali”. Risponde così il senatore 5 Stelle Emanuele Dessì in tema di adozioni da parte di coppie gay a chi gli chiede un commento sulle esternazioni del ministro della Famiglia Lorenzo Fontana (Lega) che in Commissione Affari sociali della Camera, si è detto fermamente contrario a pratiche come la maternità surrogata e la fecondazione eterologa.

Nei giorni scorsi, il sociologo Ferrigni, docente alla Link Campus University e direttore dell’Osservatorio "Generazione Proteo", aveva pubblicato un sondaggio condotto sugli studenti tra 17 e 20 anni il 43% dei quali si era detto favorevole all’adozione di bimbi da parte di coppie anche dello stesso sesso. “Ritengo dunque – continua Dessì – che tesi datate non siano più in linea con i tempi. Il MoVimento 5 stelle ha lottato e battagliato per diventare il partito più progressista d’Europa e se c’è un punto sul quale non si può arretrare è proprio questo”.

 

Senatore Dessì, è quindi favorevole alle adozioni per le coppie gay?

“Gli esseri viventi, gli uomini in particolare, si distinguono da quelli non viventi per la capacità di amare. Il fattore sessuale è “incidentale” e può accadere, come accade, che uomini amino uomini e che donne amino donne: questo però non c’entra nulla con la possibilità di trasferire questo amore sulla possibilità di far stare meglio, per centrare il punto, un bambino che rischia di passare la sua vita in un orfanotrofio, solo. La possibilità di avere una vita piena, di essere amato da una coppia di persone che possono dargli le opportunità di crescere, studiare, realizzarsi è superiore ad ogni altra considerazione”.

Eppure il governo vorrebbe vietare l’iscrizione dei registri dello stato civile di bambini concepiti all’estero e figli di coppie dello stesso sesso.

"Se questo fosse davvero l'obiettivo del governo, sono fermamente contrario. La mia linea è piuttosto quella della sindaca di Torino Chiara Appendino, che ha già annunciato che nel capoluogo piemontese si continuerà comunque con le iscrizioni”.

La Lega, alleato di governo del M5S, non sarà contenta delle sue parole.

"L’aver firmato un contratto di Governo con la Lega non mi ha portato a cambiare i miei valori e quelli che ho trovato abbracciando il MoVimento 5 Stelle. Non si possono cancellare con un colpo di spugna i diritti acquisiti da migliaia di bambini nati da coppie omogenitoriali: questi bambini hanno il diritto di essere tutelati da entrambi i genitori e questi nuclei possono, anzi devono, chiamarsi famiglie. E’ inaccettabile, lo ripeto, ignorare la realtà di amore nella quale questi bambini hanno la possibilità di crescere: è inaccettabile pensarlo come il frutto del pregiudizio, del sospetto, della discriminazione, di tesi – ripeto – superate. Non esistono genitori di serie A e di serie B: è progressismo del MoVimento è un caposaldo sul quale non è possibile contrattare”.


Commenti  

# Saracini Maurizio 2018-08-02 14:14
Il bambino nato da coniugi o da coppia uomo e donna che, a seguito di scelte personali di questi si venga a trovare, suo malgrado, in un nucleo familiare formato da due persone dello stesso sesso, anche se, una delle due è il proprio genitore o entrambi (famiglia), sono fattispecie più semplici da normare e la tutela del minore dovrebbe riguardare prevalentemente l'aspetto psicologico del bambino e/o di chi, con lui, ne è direttamente coinvolto, salvo che le Autorità ravvisino altre necessità.
Da questi ragionamenti consegue che, allontanandoci dal tracciato costituzionale, andiamo solo a creare enormi problematiche di difficile soluzione sia per chi è messo al mondo che per chi, in un modo o nell'altro, li fa venire al mondo. 2 di 3
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# Saracini Maurizio 2018-08-02 14:15
Quale diritto deve prevalere su l'altro, quello di chi ha desiderio di genetorialità o quello del bambino che viene a trovarsi in un contesto, pur affettuoso e degno che, potendo scegliere, non avrebbe scelto ? Il nascituro, non potendosi esprimere e, di seguito il minore, non essendo in grado di valutare bene ciò che è meglio per lui, ha diritto che altri, le Autorità preposte, se ne facciano carico ? E se si fino a che punto ?
Per queste e per altre questioni al centro delle quali ci sono valori più o meno universali da difendere, l'eccezione alla norma o, addirittura il suo cambiamento, dovrebbe avvenire a seguito di pronunciamenti da parte del popolo. 3 di 3
Maurizio Saracini - cell. 330 555 164
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# Saracini Maurizio 2018-08-02 14:16
IN VIA ACCADEMICA: si chieda invece al bambino, parte più debole delle tre, se, potendo scegliere tra due papà, o due mamme, o un papà e una mamma, chi sceglierebbe; poi c'è di mezzo la Costituzione che, a riguardo, non è proprio progressista; inoltre, ad onor del vero, la questione non è se darlo in adozione a coppie dello stesso sesso o di lasciarlo per tutta la vita in un orfanotrofio, perché, in Italia, ci sono una moltitudine di coniugi più che disponibili ad adottare tutti i bambini che si vuole.
Riguardo le coppie omogenitoriali, prima di parlare di diritti dei bambini da queste nati o fatti nascere, occorrerebbe parlare della tutela del bambino, perché non avendo potuto scegliere il proprio destino, il primo dei diritti da rispettare è quello di essere tutelato. 1 di 3
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