Giorgio Aglieta da Pavona a Milano, dall'atletica alla moda
Pubblicato: Martedì, 20 Febbraio 2024 - redazione attualitàPAVONA (attualità) - Il velocista castellano in questi giorni alla Fashion week. "Dedico questo mio momento a Federica e Michelangelo e a tutti coloro che ce la mettono tutta per farcela"
ilmamilio.it
E' una storia bella e originale quella che arriva da Pavona. La storia è quella di un atleta, Giorgio Aglieta, che in questi giorni è passato dalla pista di atletica alla... Fashion week di Milano.
Come ci si sente ad arrivare alla settimana della moda?
Prima di tutto vorrei ringraziare Prada per l’invito, sono onorato di partecipare. Bene, non posso mentire, sono contento e sono sicuro che sul red carpet farò qualche figuraccia. La gente spesso mi critica ma fondamentalmente penso che non abbiano capito il mio messaggio, pensano che ostento quello che ho o o miei risultati perchè voglio fare il figo, ma in realtà io spero solo di motivare tutti quei ragazzi che come me non hanno mai avuto niente e che lavorando sanno di poter arrivare a qualcosa.
Io a Milano chiudo un viaggio, sarà un tributo per Federica e Michelangelo. Federica quando venne a mancare promisi che non avrei smesso e che avrei corso sempre più veloce e così è stato. A Michelangelo invece piaceva la moda, ricordo che veniva sempre con qualche felpa o magari camicia firmata era alto e bello, lui si che avrebbe potuto fare il modello. Quel 21 Maggio promisi che avrei vissuto anche per lui, ho detto di sì a Milano anche per questo. Io sento di essere arrivato, che finalmente dopo anni ho mantenuto le mie promesse e mi sento libero dalle colpe che mi sono sempre preso, è un degno saluto a due persone che per me hanno fatto la differenza. Voglio che arrivi il messaggio forte e chiaro che se c’è l’ho fatta io, che fondamentalmente ero un bambino orfano che condivideva il letto con un’altro, penso lo possano fare tutti.
Cosa diresti ai ragazzi al giorno d’oggi che magari ti vedono qui?
Continuare a sognare e fregatevene, è vero che dovete divertirvi io penso che non ci siano limiti o barriere, sono due parole che non entrano nel mio vocabolario. Ci possono essere tante difficoltà e magari periodi bui ma tutto passa, lasciare fare al tempo il suo lavoro e godetevi il momento.
Come si superano due lutti così importanti e come si superano i periodi bui secondo te?
Parlando, non mi vergogno a dire che anche io ho avuto molti momenti dove non sono stato bene, dove magari le cose che facevo non avevano lo stesso senso, anche io ho avuto pensieri brutti. Il mio messaggio è sempre quello, parlare, perché la vita non finisce per un no, non finisce per una relazione finita e non finisce per un brutto voto a scuola. Io penso che questa sia una società che corre molto, dove magari ci si sente in dovere di seguire alcuni standard o dei canoni che neanche ci rispecchiano e per questo magari delle persone tendono a isolarsi, non dovrebbe essere così, essere se stessi, avere le proprie idee è bello. Non c’è bisogno di sentirsi male perchè non si ha quel determinato fisico o quelle determinate cose, io la penso così.
I tuoi genitori sicuramente saranno orgogliosi di te
Ne sono certo, ci sono state molte persone che mi hanno sopportato ma loro le superano tutte, vorrei dire qualcosa di più ma non saprei neanche io come ringraziarli. Se sono qui è anche grazie a loro, ora quando andrò li farò come le vere star e saluterò mia madre in fotocamera dicendo che sono in tv.
Insomma, una storia non facile che a Milano avrà un lieto fine. Il velocista castellano è pronto a scrivere un'altra bella pagina della sua vita.