STORIE & METALLO - La volta che Papa Wojtyla abbracciò la Marmolada onorando Giovanni Paolo I
Pubblicato: Domenica, 10 Dicembre 2023 - redazione attualità
ROMA (storie & metallo) - Da quel pellegrinaggio in onore del suo predecessore, Giovanni Paolo II sarebbe tornato molte altre volte sulle Dolomiti e sulle montagne italiane. Quell'incontro col Presidente Sandro Pertini
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E' un anno terribile quel 1978. Un anno di morti e di misteri, di sangue e di terrore. Un anno che lascia il segno e che segna l'Italia ma non solo. Il 1978 è l'anno della strage di via Fani, del rapimento e dell'uccisione di Aldo Moro: l'anno, il 1978, il giorno il 9 maggio, viene fatto saltare in aria anche Peppino Impastato, a Cinisi.
C'è tanto, troppo sangue in quell'anno. Un anno che non regala niente e che rappresenta probabilmente il culmine della parabola di violenze di quel periodo, iniziato molto prima e finito piuttosto dopo.
Eppure, proprio nel 1978, accadono due miracoli. Uno lo si può intendere come religioso, l'altro (ma anche il primo) più politico.
Il primo è l'arrivo, a San Pietro, di un Papa polacco. Il primo Papa slavo della storia, un papa straniero dopo 5 secoli ininterrotti di pontefici italiani.
Il secondo è l'arrivo al Quirinale di un Presidente della Repubblica partigiano. Ligure tosto, senza peli sulla lingua, antifascista combattente, visceralmente amato dal popolo in quegli anni difficili.
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Cosa hanno in comune Karol Józef Wojtyła e Alessandro Giuseppe Antonio Pertini? Tante cose, ma non certo l'età: quando Pertini viene eletto ha 82 anni; quando Wojtyła diventa Papa Giovanni Paolo II ne ha 58.
Pertini viene eletto il l'8 luglio 1978, al 16º scrutinio, con 832 voti su 995: meno di un mese dopo a Castel Gandolfo muore Paolo VI (6 agosto). Wojtyła diventa Papa il 16 ottobre 1978.
In comune i due colossi dell'ultimo quarto di '900 hanno l'amore per la montagna, in particolare per le Dolomiti.
Sandro Pertini era di casa in Val Gardena, in particolare a Selva. Il Presidente aveva sempre avuto un passione per questi luoghi: innumerevoli sono le foto che lo ritraggono tra le vette dolomitiche: a lui, nel 1986, venne intitolato sul Sassolungo, lungo il celebre sentiero Friedrich August, il rifugio "Sandro Pertini".
Ma anche il Papa polacco ama la montagna: certo, le Dolomiti (in particolare quelle bellunesi, ci arriveremo) ma anche la Valle d'Aosta, il Parco nazionale d'Abruzzo, il Gran Sasso. Alla storia è stata consegnata la bizzarra giornata del 16 luglio 1984 dove, a quanto pare dopo una telefonata del Papa al Presidente, i due si ritrovano sull'Adamello. Come due vecchi amici. Come non fossero tra le persone più importanti del mondo.
LA MARMOLADA - Il Cadore fu caro a Papa Giovanni Paolo II. Da subito, da appena dopo aver salito il soglio di San Pietro. Perché al Cadore, indirettamente, il Papa polacco doveva la sua elezione. Perché in Cadore, nella minuscola Canale d'Agordo, era nato nel 1912 Albino Luciani, diventato Papa Giovanni Paolo I il 26 agosto 1978 e trovato morto nella sua camera il 28 settembre dello stesso anno.
Con Giovanni Paolo I, Papa Wojtyła aveva una sorta di debito di riconoscenza: debito che il polacco aveva da subito riconosciuto dando seguito alla scelta del suo predecessore in fatto di nome. Un nome che Albino Luciani aveva preferito nel riguardo - disse - dei suoi due predecessori: Giovanni XXIII e Paolo VI.
Ma il 26 agosto 1979, 10 mesi e mezzo dopo la sua elezione, Papa Giovanni Paolo II aveva voluto visitare i luoghi natii di Papa Luciani. Un pellegrinaggio, come lui stesso volle definirlo. Salendo in funivia sin sopra alla cima della Marmolada, nonostante una tempesta di neve, Papa Wojtyła celebrò quell'Angelus che è rimasto nella storia "Levavi oculos meos in montes...”, ovvero Alzo gli occhi verso i monti.
Oltre alla Marmolada in quella giornata il Papa si recò anche a Canale d'Agordo ed a Belluno.
Quel primo abbraccio alla Marmolada, alle Dolomiti, alle montagne italiane, avrebbe così tanto impressionato Papa Giovanni Paolo II da farlo tornare più volte sulle cime nazionali nel corso del suo lungo pontificato (1978-2005).
LA MEDAGLIA - La medaglia qui proposta celebra proprio la visita di Giovanni Paolo II sulla regina delle Dolomiti. La medaglia è stata coniata in bronzo, ha un peso di 170 grammi ed un diametro di 70 millimetri.
A dritto figura il pontefice, di spalle, in segno di abbraccio e di benedizione: sotto gli stemmi papali di Wojtyła di Luciani.
Al rovescio l'iscrizione che appunto ricorda il pellegrinaggio nei luoghi di Giovanni Paolo I del papa polacco.
