"Frascati l'ex perla dei Castelli romani. Oggi ha mille problemi irrisolti"

Pubblicato: Sabato, 26 Agosto 2023 - redazione politica

FRASCATI (politica) - L'analisi dello stato della città da parte di Valentino Marcon

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di Valentino Marcon

Ormai da anni si ripete che il dissesto è evidente, ma ci si è anche chiesto più volte come mai - nonostante il dissesto e, - diciamo pure, il fallimento del modo di ‘amministrare’ la città - ad ogni tornata elettorale, ci sono dalle 400 alle 600 persone che si candidano nei vari gruppi e gruppuscoli (non si possono definire nemmeno più ‘partiti’) per cercare di raggiungere l’agognata meta delle sedie nell’aula consigliare! Praticamente come sciami di api che vogliano gustare un miele prelibato. Certo è strano!

Anche perché tutta la voglia di operare per il cosiddetto bene comune non si dimostra né prima né dopo le elezioni.

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   Magari poi qualcuno degli ‘eletti’ si meraviglia pure che la gente si lamenti o mugugni. Ci sono cose che vanno bene? Forse ce ne saranno anche, ma quello che non va è più ampio ed è sotto gli occhi di tutti e però viene costantemente ignorato da chi ‘amministra’(?). Ascoltiamo alcune lamentale. Intanto, sarebbe lungo l’elenco delle varie strade dissestate, avvallamenti, con i selciati che invitano a… capitombolare, così, tanto per prodursi qualche ‘lieve’ graffio o qualche ‘piccola’ frattura(!) come avviene spesso; tanto che, su molti di questi ‘accidenti’, il Comune pare debba affrontare un buon numero di cause e giudizi (ovviamente poi con una serie di avvocati da pagare!). E restando sulle strade e vie frascatane, abbiamo più volte segnalato lo stato pietoso in cui versa la via del Tuscolo (Via Catone), con un muro pericolosamente in procinto di venire giù. Ma in compenso è abbellito da un verde spontaneo e di piacevole aspetto!

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E restando sulle strade, andiamo al Viale Vittorio Veneto, dove da diversi anni gli alberi non vengono potati, con caduta permanente di rami secchi soprattutto in giornate ventose e con i rami ad altezza di…muso. Sullo stesso viale, al civico n.4, quando piove, il passo carrabile e passaggio pedonale si riempie di acqua e fango; del resto il manto stradale non solo è privo di tombini ma ad ogni rifacimento della strada carrozzabile il marciapiede diventa sempre più basso e fra un pò certamente scomparirà. E a proposito di tombini, sembra che lo si faccia apposta a Frascati a farli più alti del normale come all’inizio della Passeggiata dove l’acqua si ferma in permanenza e…non può accedere al tombino agognato. Sempre in tema di tombini, un grosso condominio centrale, ha ben trecento metri di strada ovviamente senza collegamento con la fogna, sicché tutta l’acqua piovana ( e non solo) si scarica sul marciapiede di una strada pubblica, ma, non solo, alla fine di questi trecento metri di via privata sono stati piazzati ben sei cassonetti per l’immondizia, cosicché, lontano dagli occhi (e - chi se ne frega - anche dal cuore, come nei versi di una vecchia canzone di Endrigo) chiunque a qualsiasi ora del giorno e della notte può gettarvi la propria ‘monnezza’, e soprattutto non rispettare la ‘differenziata’. Tanto chi li vede!?

La Tekneko, che pure fa un buon lavoro, ci ha provato ad avvisare il Comune, ma finora i risultati non si sono visti (mentre la puzza dilaga)! E a proposito di passi carrabili, da due o tre anni è aumentata sproporzionalmente la tariffa (e naturalmente, col ‘passo carrabile’ di solito si ha un garage, su cui già si paga la Tari!), sicché l’amministrazione fa riferimento ai soliti che già pagano normalmente, mentre sarebbe anche il caso, ad esempio, di fare un censimento dei veri passi carrabili, perché probabilmente ce ne sono di…abusivi o esenti da tasse.

   Che dire poi dell’inesistenza cronica di strisce pedonali (e solo due giorni fa si è provveduto a ripristinarle a piazza San Pietro, per il solito parziale maquillage che avviene ogni anno e solo in certe zone in vista delle commemorazioni dell’8 settembre!); senza contare i dossi, a volte invisibili e non segnalati, e quelli completamente distrutti. Il dissesto nelle finanze comunali sarà pure alto, ma non ci si impegna nemmeno a racimolare qualche spicciolo magari con qualche multa e contravvenzione per le varie infrazioni che si commettono con nonchalance. Si pensi alle soste caotiche (e pericolose) alla confluenza dell’incrocio di fronte alla Palestra comunale: macchine in doppia e tripla fila, in mezzo alla strada, sui dossi, e così via. E che dire dei parcheggi non consentiti tra Via Telegono e viale 8 Settembre? Alla confluenza di queste due strade, e in curva c’è un cartello che indica divieto di sosta e di fermata(!). Ebbene proprio là ci sono sempre macchine in sosta, mentre dieci metri avanti e dieci metri dietro, ci sono decine di posti macchina, liberi e gratuiti! Che dire poi della via L(etizia) Bonaparte dove sul passaggio pedonale (ormai invisibile) sostano in permanenza automobili, alla faccia di chi paga i parcheggi e dei pedoni costretti a passare in mezzo alla via!? Poi ci sono i cartelli inutili. A che serve segnalare che si passa a ripulire le vie in certe ore del giorno, se per tutta la via c’è già un cartello di divieto di sosta permanente?

Segnalammo già da… decenni, l’inutile e fuorviante cartello che indica ai turisti l’Azienda Autonoma di Soggiorno e Turismo! Tale Ente non c’è più da trent’anni. Intanto però qualche mese fa il Comune si è fatto sponsor di una guida turistica di Frascati. Ma ne riparleremo. Che dire del godimento dei pedoni i quali in certe vie (es. Via Conti di Tuscolo, ma in molte altre vie di Frascati), sono costretti a camminare dentro le cunette, peraltro nemmeno ben curate!

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Da decenni si segnala la pericolosità della balaustra dei Vialoni (che guarda sotto via Veneto), che si interrompe tutto ad un tratto senza alcuna ringhiera che possa trattenere qualche pargolo sfuggito di mano. E la pericolosità della via Tuscolana alla confluenza con via Fermi? Scendendo dall’Ospedale per questa via ci si può trovare investiti alle spalle da automobili che possono usufruire della corsia più veloce, mentre dall’altra parte della strada (via Fermi), venendo verso l’incrocio c’è una sorta di ‘insulto’ di marciapiede (ben 8 centimetri), mentre le auto sfrecciano di giorno e di notte. Venendo al decoro della Città, sorvolando sulle scritte permanenti, mai cancellate…dal secolo precedente, a Frascati abbiamo una bella prerogativa: quella di poter far bivaccare grandi e piccoli sulla scalinata della chiesa di San Pietro, affinché il sagrato della cattedrale sia adornato dai…’macchiaioli’.

In altri Paesi e Città non solo si fanno allontanare i… sedentari, ma li si multa pure. Ma a Frascati si è accoglienti, tanto ormai è una città (?) ‘usa e getta’. E fermandoci alle piazze e gradinate, non ce n’è una dove non siano collocati tavoli, piattaforme, ombrelloni, sedie e quant’altro. Alla città magnereccia e bancarellara suggeriremmo una nuova location (ormai va di moda questo termine un po' abusato per la verità, ma se in qualsiasi discorso non ci ficchi dentro almeno qualche termine inglese, non sei à la page): quella delle recenti restaurate gradinate della ex Villa Torlonia: sarebbero due bei posti magnificamente adatti per aprirci un baretto al centro delle due scalee e…tra i tavoli predisposti, godersi anche il panorama su Roma! Poi non si capisce perché una terza scalinata sia passata da tempo in proprietà privata, come del resto una parte del parco. Ci sarebbe ancora tanto da dire, ma limitiamoci al…’decoro’ estetico. Chi decide e controlla le multiformi fogge e dimensioni delle insegne di bar, locali pubblici o privati che per lo più sono uno schiaffo all’estetica?

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E se qualcuno si lamenta del poco verde pubblico, potrebbe solo passare per via Catone (via del Tuscolo) dove sul muro ormai cadente (è del 1953!), bei cespugli di ‘palatana’ fanno bella mostra in attesa del…crollo del muro (che dura di più di quello di…Berlino!). Nel frattempo in altre parti, qualche albero forse non ben potato…si suicida spontaneamente. Su tutto questo, vigila (?) (coi ‘vigili urbani’, ora ormai definiti ‘polizia municipale’), una amministrazione che molti ritengono ‘svampata’, ma che a domanda, la risposta è sempre la solita: manca il personale! In quanto almeno a certe estemporanee manifestazioni culturali ci sarebbe da notare che i componenti di certi gruppi o ‘comitati’, facciano parte per lo più del parentame degli amministratori! Però, se non altro in questi tempi di ‘silenzio amministrativo’ non rimpiangiamo l’assenza del solito spot pubblicitario sulla costruzione di fantomatiche piscine, teatri e padel vari!

     Concludendo, mi rendo conto, che una interrogazione parlamentare è molto più breve di tutte queste domande; la differenza sta che alla prima per lo meno si risponde a breve (question time!).