Grottaferrata | Il PD adesso alza la voce. La verifica di maggioranza è solo l'inizio. Ma le responsabilità Dem sono enormi
Pubblicato: Sabato, 26 Agosto 2023 - Marco Caroni
GROTTAFERRATA (politica) - Il Partito democratico ora chiede riscontri al sindaco, ma cosa ha fatto per trattenere quella Consoli che aveva così fortemente sostenuto alle Primarie 2022?
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Il Partito democratico con un documento in 4 punti a firma del segretario cittadino Andrea Bisegni, chiede al sindaco una urgente verifica di maggioranza.
E' questo al momento l'epilogo, sonda PD, della lunga crisi di maggioranza innescata dalla rottura tra il sindaco e la sua vice, Rita Consoli e culminata con le dimissioni di quest'ultima ed il passaggio in minoranza del consigliere di riferimento, Michele Mazza.
E già, proprio quella Rita Consoli che quella parte del Partito democratico che oggi siede in maggioranza - in Consiglio con Paola Franzoso, in Giunta con Giovanni Guerisoli - aveva sostenuto alle Primarie del centrosinistra del 2 aprile 2022, contribuendo in maniera sostanziale a far arrivare Consoli ad appena 6 voti da Di Bernardo. Contribuendo in maniera sostanziale, ora è evidente, alla frattura - che è solo l'ennesima - per il centrosinistra grottaferratese ed alla lunga e complicata stagione della ricucitura.
Oggi il Partito democratico di Grottaferrata, o quantomeno la parte oggi maggioritaria, si ricorda di chiedere al sindaco una verifica di maggioranza seguita alla certo non brillante fase di "ingaggio" della lista Ghelfi per rintuzzare la fuoriuscita di Consoli & C.
Sembra solo l'inizio di qualcosa che potrà maturare nei prossimi giorni e di fronte a cui il sindaco Di Bernardo ed il suo entourage dovrà dar prova di grande capacità politica per evitare che, ancora una volta, Franzoso, Guerisoli e via dicendo gli voltino ancora una volta le spalle. Proprio come accaduto nell'aprile 2022.
Curioso però appare, va detto per onestà intellettuale, come a parte l'arringa (utile per chi?) della consigliera Franzoso nella riuniuone che ha portato all'addio di "Città al Governo", poco altro pare il PD abbia fatto (almeno formalmente) per tenere unita la maggioranza nella componente che la stava abbandonando.
Insomma: d'accordo la verifica richiesta oggi, quando il sospetto che il biscotto Di Bernardo fosse pronto (il cambio dell'assessore Guerisoli) aveva pervaso le menti Dem, ma sarebbe interessante capire sino ad oggi il PD cosa abbia fatto per evitare una crisi sulla quale chiunque era comunque pronto a scommettere.
