Ciampino | Mal di pancia estivo M5S in maggioranza, diagnosi e possibili soluzioni
Pubblicato: Sabato, 26 Agosto 2023 - Redazione politica
CIAMPINO (politica) - Il Movimento 5 Stelle NON ha i numeri per tenere sotto scacco la maggioranza nell’attuazione del proprio programma
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La politica ciampinese va notoriamente in controtendenza ad agosto, il mese delle ferie per eccellenza. Le dinamiche di palazzo, all’interno dei confini della città aeroportuale, ad agosto si fanno turbolente. Si ricordi il clamoroso naufragio dell’amministrazione di destra risalente al 31 agosto 2021 con annessa caduta dell’allora sindaca. 
La situazione in questi giorni è decisamente diversa e meno complessa ma i mal di pancia del Movimento 5 Stelle, in seno alla maggioranza di centrosinistra, tengono sicuramente impegnati i commentatori e molto meno gli addetti ai lavori. Il malessere dei pentastellati, rappresentati in consiglio comunale da Mauro Del Tutto e in giunta da Fabrizio Tulli, potrebbero risiedere principalmente proprio attorno alla figura di quest’ultimo.
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Il delegato a Transizione ecologica, Attività produttive e Turismo sembrerebbe essere ormai più apprezzato e stimato dagli alleati di governo che dai grillini stessi. La motivazione sarebbe rintracciabile in equilibri politici interni al Movimento 5 Stelle, evidentemente mutati dopo la sanguinosa separazione dal centrosinistra in Regione Lazio. I risultati dell’operazione rivelatasi suicida, voluta in primis dal leader Giuseppe Conte, sono ben noti a tutti con la vittoria schiacciante della destra alla Pisana.
La soluzione immediata potrebbe dunque essere innanzitutto la sostituzione dell’attuale assessore con un nuovo nome, gradito ad M5S, ma non è scontato avvenga.
La sindaca Emanuela Colella ed alleati non sembrerebbero infatti essere troppo preoccupati dai mal di pancia pentastellati. Il Movimento 5 Stelle, infatti, NON ha i numeri per tenere sotto scacco la maggioranza nell’attuazione del proprio programma condiviso anche dai grillini. M5S conta infatti un solo consigliere comunale, alla luce del 3.3 percento ottenuto alle elezioni dello scorso anno. Le minacce di fuoriuscita grilline, inoltre, non sembrerebbero ingolosire nessun’altro componente della formazione di governo. La maggioranza sarebbe infatti ben salda attorno all’operato della prima cittadina.
Un’altra soluzione al problema potrebbe proprio essere il divorzio fra le parti, senza che in maggioranza nessuno si strappi i capelli per le suddette motivazioni, ma al M5S converrebbe visti i recenti chiari di luna?
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