Cane "cacciato" dalla sagra di Grottaferrata, il caso non si smonta

GROTTAFERRATA (attualità) - Ad una settimana di distanza sui social se ne parla ancora molto. Tutti i dubbi del caso

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Non accenna a smontarsi il caso del cane - un levriero - che è stato "cacciato" (o meglio non fatto entrare) alla "celebre" "Sagra della frittella" di Grottaferrata. Nonostante dai fatti sia passata ormai una settimana, il caso continua a tenere banco sui social.

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Il caso è noto ed è stato denunciato dallo stesso proprietario dell'animale, giustamente risentito per essersi visto vietare l'ingresso al Parco Traiano col cane al guinzaglio.

Tante le domande che restano aperte: che cosa è la Sagra della frittella? Chi ha vietato l'accesso al cane? In virtù di quale ordinanza, vecchia quanto? E, soprattutto, chi avrebbe poi invece deciso - come riporta proprio il proprietario del levriero - che invece i cani di "piccola taglia" (non meglio definiti e senz'altro non misurati con un metro all'ingresso del parco) potevano entrare?

Una vicenda senz'altro buffa ma che lascia aperte diverse questioni che non sembrano di poco conto.

1. Che valore ha ancora un'ordinanza vecchia di anni e che evidentemente in molti ignorano?

2. Quante sono le ordinanze che giacciono nei cassetti inosservate?

3. Perché vietare l'ingresso ai cani in una manifestazione pubblica, se gli animali sono in sicurezza e portati al guinzaglio?

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