Rocca di Papa | L'ex comandante Di Bella sulle antenne di Monte Cavo

Pubblicato: Sabato, 01 Aprile 2023 - redazione attualità

ROCCA DI PAPA (attualità) - Lettera aperta sul futuro del sito

ilmamilio.it

"Gentile direttore,

ho avuto modo di leggere attentamente alcuni suoi articoli pubblicati sulle colonne del Vostro giornale on-line, riguardo le antenne e i manufatti abusivi presenti in località Monte Cavo vetta, cui per diretta conoscenza delle problematiche ed il bene della città di Rocca di Papa, auspico un puntuale e tempestivo intervento da parte dei preposti uffici comunali, in continuità con quanto posto in essere fino alla fatidica data del 30 novembre 2022 dall' Ufficio Progetto Demolizioni antenne e manufatti abusivi...

Credo altresì che, ad avviso dello scrivente, il 24 novembre 2022 possa rappresentare una giornata storica poiché, a differenza del passato, si è data attuazione ad uno specifico Decreto di Ispezione dei Luoghi, disposto proprio dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Velletri i cui esiti, hanno determinato l'immediata attivazione da parte del Comune e degli Enti sovracomunali, ognuno per quanto di propria competenza, delle procedure operative previste dalla vigente normativa.

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Certo del prosieguo delle attività operative impartite sul posto nella suddetta data dall'A.G. territorialmente competente, spero portate avanti anche successivamente alla cessazione del mio incarico, avvenuta come noto il 30 novembre 2022 nottetempo alle ore 22.53.

Ritengo quindi un atto dovuto da parte del Comune intervenire, impugnando la sentenza emessa dal Tar e facendo valere al contempo le proprie ragioni, al fine di restituire alla Città l'area pubblica del Belvedere come del resto riporta, ancora oggi, la segnaletica verticale turistica della Regione Lazio rinvenuta sul posto durante il sopralluogo.

Non le nascondo che tale anomala circostanza non è nuova allo scrivente, né tantomeno l'unica affrontata durante il periodo di Comando della Polizia Locale a Rocca di Papa.

Infatti in più occasioni sono rimasto stupito da alcune situazioni in cui, ho più volte personalmente riscontrato come, inspiegabilmente una "proprietà pubblica" anche comunale, è risultata durante alcuni sopralluoghi impropriamente occupata e nella totale ed esclusiva disponibilità di "imprenditori privati", rinvenendo addirittura a seguito di controlli documentali  (tra gli atti presenti negli archivi comunali), addirittura richieste di permesso di utilizzo temporaneo di aree di fatto pubbliche a sedicenti proprietari, proprio da parte di Sindaci probabilmente ignari del fatto che invece, tale bene fosse di evidente proprietà comunale.

E' questo ad esempio, il caso di: Piazza Valeriano Gatta, dell'area pubblica presente in Via Madonna del Tufo (compreso l'attiguo locale box con saracinesca) in corrispondenza del distributore di carburante...oppure, restando sempre in tema, il casotto della ex stazione di servizio adibita in passato a pompa di benzina presente per molti anni in Piazza della Repubblica sebbene cessata l'attività.

Per quest'ultimo caso ricordo bene, nei primi giorni in cui sono arrivato da Roma, come detta struttura fosse in totale stato di abbandono e fossero ancora presenti, seppur irregolarmente installati, gli erogatori di carburante ed i serbatoi ancora interrati!

Fu in tale circostanza che, su precisa disposizione della Sindaca Veronica Cimino, ho personalmente preso in carico la suddetta problematica, recuperando dapprima i fascicoli impolverati all'interno di un noto "studio legale" posto proprio nelle vicinanze di tale struttura, per procedere poi successivamente ed in modo celere, all'attivazione delle procedure di bonifica e acquisizione al patrimonio dell'intera area ivi compresi i manufatti presenti, garantendo di fatto l'immediata opera di riqualificazione e di decoro urbano fortemente voluta dall'Amministrazione e ad oggi adibita a punto di sicurezza ed informazione turistica da parte da parte della Polizia Locale... salvo diversa disposizione dell'attuale Amministrazione.

Analoga procedura è stata posta in essere per quanto concerne il chiosco ex edicola di Piazza Garibaldi (conosciuta come Piazza dell'Erba) che spero il competente Ufficio del Patrimonio abbia esperito tutte le procedure di presa in carico di detto bene così come per le altre sopraelencate proprietà comunali.

Quello che mi ha lasciato in tutti questi casi esterrefatto, sono state le puntuali ed inopportune affermazioni sui social da parte di ex amministratori o consiglieri comunali in carica, che elevandosi a torto, quali depositari della verità rilasciavano sbagliando, strumentali dichiarazioni circa la non proprietà del Comune. Peccato però, esser stati poi puntualmente smentiti dalle carte e dagli atti presenti all'interno degli uffici comunali evidentemente mai consultati.

Del resto non potevo fare altrimenti in un territorio comunale, che la storia definisce per antonomasia "culla delle tradizioni latine", dove quindi deve valere sempre la locuzione "VERBA VOLANT SCRIPTA MANENT"...che tradotto nel caso di specie, leggendo attentamente i contenuti di quest'ultima Sentenza del TAR riguardo antenne e manufatti abusivi di Monte Cavo..., aldilà delle ingiustificate assenze da parte dell'Amministrazione, delle costituzioni tardive...è venuta meno proprio da parte del Comune resistente in giudizio, la rivendicazione del bene pubblico comunale, ragione da cui scaturivano proprio i presupposti delle due ordinanze impugnate, la prima a firma del Sindaco  e la successiva da parte del Commissario Prefettizio.colline nuoto6 ilmamilio

Convinto più che mai che siamo in presenza di un' area archeologica pubblica e fortemente vincolata, cui è impensabile che possono continuare ad essere installati ancora oggi antenne e manufatti realizzati abusivamente da soggetti privati tra le altre cose senza alcun titolo o autorizzazione.

Ritengo quindi sia opportuno evitare il riproporsi di scenari cinematografici ricordo del passato, dove un tempo, il celebre Totò riuscì a vendere la Fontana di Trevi... e qualcuno vorrebbe oggi far credere ai Roccheggiani di essere proprietario o in alternativa affittuario della via Numilis (via Sacra) e dell'attiguo Tempio di Giove contrariamente alla realtà dei fatti e degli atti, tra cui quelli catastali addirittura risultati "artefatti" in un recente passato, poi puntualmente corretti da parte dei preposti uffici dello Stato ripristinando contestualmente i principi di legittimità e legalità, riconoscendo inequivocabilmente la proprietà comunale in linea con i titoli in possesso da parte del Comune.

Auspico vivamente, che qualcuno all'interno dell' attuale Amministrazione, non abbia erroneamente disposto la inopportuna consegna delle chiavi di una "proprietà della Città di Rocca di Papa" a soggetto non titolato né tantomeno autorizzabile.

Sarebbe un errore storico imperdonabile vista la valenza archeologica ed ambientale dei luoghi interessati, poichè tutto ciò potrebbe non sfuggire "all'occhio vigile dell'erario" con le prevedibili conseguenze del caso... per le casse comunali. 

Certo dell'azione celere ed incisiva da parte dell'Amministrazione comunale, l'augurio è quello che anche in questo caso i fascicoli non finiscano in uno "studio legale" per ricoprirsi di polvere nel tempo come accaduto per l'ex distributore di carburante in Piazza della Repubblica!

Nel ringraziarLa per l'ospitalità riservata a questa mia lettera aperta frutto dell'esperienza e la conoscenza acquisita sul posto, l'occasione è gradita per porgerLe i miei più sinceri ringraziamenti e un buon lavoro. 

dottor Gabriele Di Bella, Funzionario Polizia Roma Capitale, ex comandante Polizia Locale Rocca di Papa".