Cecchina, sono iniziati gli incontri all'Istituto Comprensivo scolastico con la Polizia Locale

Pubblicato: Martedì, 13 Dicembre 2022 - redazione attualità
Cecchina (Albano) - Su tematiche importanti del mondo giovanile
 
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presso l' Aula Magna dell' Istituto Comprensivo  "Albano -Cecchina", è iniziato il progetto "Diversi ma uguali", promosso dal Comando della Polizia Locale di Albano Laziale. Seguito nelle persone  dell'ispettore Emanuela Mosconi e dell'agente scelto Alessandra Boffi, coordinate dal Commissario Capo Maria Luisa De Marco.
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La nuova Dirigente, professoressa Donatella Savastano, ha accolto entusiasta l'interessante progetto di cui la scuola di Cecchina, per il comune di Albano, è capofila. Referente di tale iniziativa è la professoressa Paola Aiello e le classi coinvolte sono le seconde medie che, durante gli incontri, rifletteranno sulle seguenti tematiche: importanza di un linguaggio corretto e di un uso sensato delle parole, capaci di colpire più delle pietre;  pregiudizi e stereotipi; violenza e codice rosso; uso ed abuso dei social media; violenza nascosta nelle canzoni; storie di violenze subite ed assistite; forza di denunciare. Filo conduttore di ogni incontro sarà il rispetto della  persona in quanto tale e delle regole, rispetto che non implica una vita fatta di privazioni, ma, al contrario, che ci permette di assaporare il gusto dei buoni principi e della nostra forza morale.
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Il rispetto delle regole ci rende veri uomini liberi, permettendoci di stare insieme agli altri, di condividere  gli stessi spazi  e di raggiungere obiettivi comuni. " Nel nostro percorso di crescita, è fondamentale interiorizzare le regole sociali - ha detto la professoressa Aiello - perché  solo esse ci consentono di stare bene con gli altri, di essere apprezzati e soddisfatti, nella nostra diversità. Quando manca il rispetto, nascono sentimenti di insicurezza e risentimento, che portano, inevitabilmente, a dissidi e a scontri. Alla base della società, vi sono, pertanto, le regole, perché, per avere il diritto, bisogna avere una regola che lo predisponga; dietro una norma, vissuta talvolta come un'imposizione fastidiosa, vi è, in realtà, la possibilità di vivere liberi e sereni, con sé e con gli altri. Come sosteneva Kant, è libero non colui che infrange le regole di convivenza, ma chi ha la determinazione di agire nelle condizioni morali riconosciute. Colui che si sente libero non abbatte, ma rispetta le regole, che consentono ad una comunità di esistere e di realizzarsi a pieno. A dirla con Cicerone, "legum servi sumus ut liberi esse possimus!".

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