Frascati | La singolare mozione “anti fumatori” di Lonzi

Pubblicato: Giovedì, 15 Settembre 2022 - Matteo Caré

Risultato immagini per fumatoriFRASCATI (attualità) - A Palazzo Marconi si è discusso il documento relativo “al divieto di fumo a coloro che occupano le panchine in contemporanea con altri soggetti”

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C’è la società e ci sono le persone che la compongono. Ci sono i fumatori e non fumatori. Entrambi, accanto ai doveri, hanno dei diritti e delle proprie peculiarità. Per chi è solito dividere il mondo in queste due categorie, i fumatori sono caratterizzati da un costante e morboso di quello che può essere considerato nocivo. E, all’opposto, i non fumatori hanno una disposizione d’animo volta al raggiungimento del bene, al di fuori di ogni qualsiasi considerazione. Peccatori e santi, insomma.

Nell’antichità i fumatori venivano colpiti con delle vere e proprie barbarie: in India, ad esempio, si era soliti tagliare le labbra del fumatore; si presume che Giacomo I, Re d’Inghilterra, nei primi anni del seicento abbia promosso una campagna anti-fumo. Per onor di cronaca, Giacomo I d’Inghilterra non era proprio un democratico: al trono mise in atto un vero e proprio processo di accentramento del potere monarchico, facendo venire meno i diritti e le prerogative del Parlamento. Processo poi seguito e completato da Carlo I, sovrano condannato a morte dal Parlamento di Westmister.

Anche a Frascati quest’oggi si è discussa una mozione consiliare relativa “al divieto di fumo a coloro che occupano le panchine in contemporanea con altri soggetti”.

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Si tratta di un provvedimento quantomeno bizzarro e quantomeno privo di alcuni principi democratici.  Sandro Pertini, uno che viveva per il fumo e la democrazia, sembrerebbe sostenesse che “dai fumatori si può imparare la tolleranza. Mai un fumatore si è lamentato di un non fumatore”. Quindi perché non limitarsi a recepire il possibile disagio del non fumatore e andare a fumare la “bionda” più là? Il buon senso deve essere imposto da una legge?


I provvedimenti precedenti
Prima nei paesi asiatici e poi nella vicina Milano, è pacifica la tesi secondo cui le politiche volte alla proibizione del diritto alla sigaretta in determinati luoghi sono mosse dalla volontà gli Stati e delle Amministrazioni comunali di abbattere le polveri sottili. Quindi non si tratta di liberare i marciapiedi pieni di mozziconi, che invece sarebbe un provvedimento sacrosanto e democratico in tutti i suoi aspetti.

Si tratterebbe, quindi, di fare i conti con l’imminente quanto disastrosa crisi ambientale.festival birra ilmamilio

Non è un caso che la prima grande città a proibire le sigarette in determinate zone è proprio Milano. Secondo uno studio, pubblicato dalla prestigiosa rivista accademica The Lancet Planetary Health, tra le venti città europee con una mortalità più alta per le polveri sottili, il capoluogo lombardo figura tra i primi cinque posti.
Quanto a noi? La qualità dell’aria di Frascati è agli stessi livelli di Milano?
Se si vanno a guardare i dati dell’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente, relativi al territorio di Frascati, tutti i livelli, che insieme vanno a definire la qualità dell’aria, rientrano nei parametri. O meglio sono ben al di sotto dei valori di allarme.astorre banner ilmamilio

Motivi
E allora, cosa ha portato il consigliere Lonzi a protocollare questa particolare mozione?

Sarà che il consigliere frascatano, rifacendosi ad una teoria filosofico - politica in voga già agli inizi del diciottesimo secolo -  identifica l’amministrazione come un  “ dittatore benevolente” che guidato da diversi criteri, sceglie la politica ottimale per il bene della collettività?
Visto la provenienza politica questo è sicuramente da escludere.
I motivi quindi sono oscuri.
Resta comunque il fatto che un consigliere appartenete ad un gruppo nazionale, a pochi giorni dalla fine della campagna elettorale abbia protocollato ben tre mozioni - tutte di legate al tema decoro - e firmato altrettante interrogazioni.
Indro Montanelli, noto giornalista, in uno dei suoi Controcorrente faceva notare come il nostro sia uno: “Strano Paese (…) Colpisce i venditori abusivi di sigarette … ma premia i venditori di fumo!”. I tempi ora sono cambiati, i venditori abusivi di sigarette hanno lasciato il posto ai fumatori. Il resto è rimasto immutato.

 

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