Sacchetti di plastica, la rivolta dei consumatori. “E’ una tassa occulta”

Pubblicato: Mercoledì, 03 Gennaio 2018 - Fabrizio Giusti

ITALIA - “Altro che supermarket, in farmacia anche 10 centesimi”. “E’ una sòla, ma quale difesa dell'ambiente...”

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Il 2018 si è aperto con una grande polemica che ha coinvolto tutti. Davvero tutti. Dal 1° gennaio 2018 sono al bando i sacchetti di plastica leggeri e ultraleggeri utilizzati per imbustare frutta e verdura, carne, pesce, affettati. E non solo. Al loro posto sono arrivati gli ‘shopper’, biodegradabili e compostabili. Tutti a pagamento. La cura dell’ambente ha un costo, così come la lotta alla plastica che invade anche i mari. Ma la novità che è stata percepita come l'ennesima stangata a discapito dei consumatori.

“E’ una sòla che non ha nulla a che vedere con l’ambiente, già in farmacia ho pagato 5 centesimi la busta, un mio conoscente addirittura dieci. Come al solito partirà una speculazione mostruosa. E speriamo che siano veramente biodegradabili”. Questo uno dei tanti commenti pescati dal web. Dove le polemiche sono ferocissime.

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Legambiente ha difeso la proposta un prezzo. L’innovazione ha un prezzo – si è detto - ed è giusto che i bioshopper siano a pagamento, purché sia garantito un costo equo che si dovrebbe aggirare intorno ai 2/3 centesimi a busta. Ma è davvero così? E saranno rispettate le multe salate per i commercianti che non rispettano la normativa? Nel frattempo gli ambientalisti auspicano che l'Italia segua con le azioni concrete sulla strategia complessiva, ovvero la corretta gestione dei rifiuti da parte dei comuni, l'economia circolare promossa dalle imprese e il contrasto al ‘marine litter’,una maggiore tutela e salvaguardia dell'ambiente marino e della biodiversità. Battaglia lunga, e nel frattempo mezza Italia si è arrabbiata. Sul piede di guerra anche le associazioni dei consumatori. Codacons ha attaccato. “ogni volta che si va a fare la spesa al supermercato occorrerà pagare dai 2 ai 10 centesimi di euro per ogni sacchetto, e sarà obbligatorio utilizzare un sacchetto per ogni genere alimentare – dicono dal movimento - non potendo mischiare prodotti che vanno pesati e che hanno prezzi differenti. Tutto ciò comporterà un evidente aggravio di spesa a carico dei consumatori, con una stangata su base annua che varia dai 20 ai 50 euro a famiglia a seconda della frequenza degli acquisti nel corso dell'anno".

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“E’ una vera tassa occulta” - tuonano in tanti sui social. “Abbiamo già inviato una istanza d'accesso al Ministero dell'economia – dicono ancora da Codacons - per conoscere tutti i dettagli di tale norma ingiusta, e siamo pronti a dare battaglia impugnando nelle sedi competenti un provvedimento ingiusto che finisce solo per introdurre aggravi di spesa sulle spalle dei consumatori".

Il 2018 è iniziato decisamente col ‘botto’. Considerando il già annunciato aumento del 5% su gas e luce, è sicuramente capitato nel momento meno opportuno.

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