Rocca Priora, Cerquone: il Comitato lancia un nuovo allarme: “Degrado ed eternit”

Pubblicato: Mercoledì, 03 Gennaio 2018 - Fabrizio Giusti

ROCCA PRIORA (attualità) – Anno nuovo, problemi vecchi

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Il Comitato di Salvaguardia dei Boschi di Rocca Priora torna a denunciare le situazioni di inciviltà all’interno delle aree boschive del territorio. Nonostante le giornate di pulizia e di sensibilizzazione, gli sversamenti illegali proseguono anche in zone protette e di alto valore ambientale. Il Cerquone è una di queste.

L’anno è iniziato 'in bellezza', con le foto scattate da un utente in cui si documenta lo stato di degrado in cui versa il noto ‘Bosco del Cerquone’, sito di interesse comunitario. “Si vede però – commentano nel gruppo social del Comitato - che tanto interesse non c’è, neanche a livello locale, dato che eternit, rifiuti speciali ed orrori di ogni genere si trovano sparsi e nascosti dovunque. Ma quale turismo, quale sviluppo cerchiamo? Azione! Basta con promesse e sproloqui, esposizioni degne di una tesi di laurea senza conclusioni”.

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Anno nuovo, tematiche vecchie. La cura e la difesa dell’ambiente rimane un punto importante della qualità di vita delle popolazioni dei Castelli Romani. Purtroppo il caso del Cerquone è solo la punta dell’iceberg di un fenomeno diffuso contro il quale è difficile porre soluzioni definitive. Tuttavia appare ancora lunga la strada per l’organizzazione dei deterrenti, tecnologici e non, per fare in modo che gli atti di inciviltà diminuiscano o vengano puniti severamente.

Proprio in occasione di un recente convegno organizzato da ‘La Foresta che Avanza’ a Grottaferrata (leggiLa Foresta che Avanza’ per la Molara: il progetto di recupero di un tesoro offeso. “E’ possibile trovare uno spiraglio nell’indifferenza”), Stefano Cresta, del Parco Regionale dei Castelli Romani, ha denunciato - anche con parole forti - come alla scarsa sensibilità di alcuni cittadini che gettano i rifiuti dove capita si associ anche l’atteggiamento delle singole amministrazioni comunali al problema, percepito in alcuni casi come un una sorta di fastidio.

C’è dunque molto da lavorare, ma sopratutto da combattere. Contro una piaga che sta compromettendo il nome a la visibilità di intere porzioni geografiche a sud di Roma.

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