A Frascati si ragiona sul ruolo dei cattolici nella politica. Il fantasma della Balena bianca aleggia
Pubblicato: Domenica, 12 Dicembre 2021 - redazione politica
FRASCATI (politica) - Un interessante incontro alle Scuole Pie per trattare un tema da sempre molto sentito
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Dalla balena bianca allo scudo crociato, passando per don Sturzo, De Gasperi, Aldo Moro. Mostri sacri, Prima e Seconda Repubblica che si intersecano, intrecciano e fondono.
Quale il ruolo del cattolici nella politica di oggi?
E' questo il titolo dell'incontro svoltosi ieri pomeriggio presso il teatro dell'Istituto calasanziano delle Scuole Pie ed organizzato dall'associazione Argomenti e da Mirko Fiasco.
Qualificata la partecipazione dei relatori che in una sorta di tavola rotonda, hanno affrontato un tema dai mille risolti e per il quale, in conclusione, non c'è una risposta univoca.
"La questione dell'impegno dei cattolici in politica - ha aperto il dibattito l'ex amministratore tuscolano Basilio Ventura, dopo i saluti introduttivi di Mirko Fiasco, Laura Crisanti e Angelo D'Uffizi - si intreccia con quello della credibilità dei rappresentanti politici e con la qualità dei valori che vengono trasferiti in questo ambito. E' chiaro che che amministratore ed impegnarsi politicamente rispettando i capisaldi del cattolicesimo sarebbe già una buona cosa", ha aggiunto facendo anche riferimento alla sua esperienza in Aula consiliare nelle file della DC.
La mancanza di un partito unico di riferimento è stato uno dei temi toccati un po' da tutti gli intervenuti anche se, probabilmente, non è l'elemento centrale - seppur molto sentito - della questione.
"La domanda che vale la pena porsi - ha detto il presidente del VI Municipio di Roma, Nicola Franco - è la seguente: c'è voglia da parte di chi si impegna ed è impegnato, di fare politica e di scendere in campo? La sensazione è che ci troviamo di fronte a scenari istituzionali sempre più poveri di personalità e di valori. L'impegno di tenere alto l'insegnamento del cattolicesimo spetta a tutti noi. Nel nostro piccolo stiamo cercando di recuperare questo, ma - ripeto - l'impegno riguarda tutti".
L'ex consigliere comunale Vincenzo Conte ha centrato il proprio intervento sulla lettura di alcuni passaggi del libro "La variante DC" di Gianfranco Rotondi. Stralcio nel quale il dibattito più che svolgersi sui trascorsi del partito si interroga sulla effettiva possibilità di riproporre quella esperienza. "Per un cattolico - ha detto Conte - fare politica militante è un dovere proprio per trasmettere i nostri valori".
Tema, quello lanciato da Conte, che in qualche modo si ricollega ad uno dei grandi temi storici sul dualismo cattolici-politica.
"Quello che è lo scenario attuale è il frutto di anni ed anni di cambiamenti, alcuni dei quali neanche realmente percepiti per la reale portata avuta", ha detto poi il professor Roberto Cipriani. "A guardarla bene - ha rimarcato il sociologo - tutto potrebbe essere fatto risalire ai due grandi quesiti referendari degli anni '70: quello sul divorzio e quello sull'aborto. Di lì in poi quel dualismo politico formato da DC e PCI ha iniziato lentamente a sgretolarsi. Infine, c'è da prendersela secondo me anche con l'ultimo segretario politico della DC che nel 1994 ha permesso lo scioglimento del partito".
Non meno interessante l'intervento conclusivo di Valentino Marcon, storico cattolico tuscolano che ha compiuto un excursus dell'impegno politico dei cattolici dal XIX secolo ai tempi nostri. Ad una "diaspora" che oggi, anzi da ormai diverse decenni, vede i cattolici "disciolti" in tutti i partiti. "Frascati - ha detto Marcon - è stata in più occasioni, grazie alla sua posizione ed alla sua storia, laboratorio e fucina di iniziative politiche anche e soprattutto in ambito cattolico. Una centralità sconosciuta ai più che però ha avuto un ruolo davvero rilevante".
In definitiva un incontro decisamente interessante che meriterebbe ulteriori riflessioni ed ulteriori approfondimenti.
