Abusivi Rocca di Papa, Cristina Milani bacchetta Iadecola: "Non ho parole, altro cambio di rotta"

Pubblicato: Venerdì, 08 Dicembre 2017 - redazione attualità

ROCCA DI PAPA (attualità) - La leader di Equi diritti contro il presidente del Comitato Pro Case: "Crestini non era un amico?"

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Avanti e indietro, indietro e avanti: il comitato Pro Case del presidente Alessio Iadecola cambia un'altra volta posizione nei confronti dell'Amministrazione comunale, perdendo definitivamente di credibilità, e rimedia anche la bacchettata di Cristina Milani, leader di Equi Diritti. Nelle scorse ore, infatti, Iadecola con un comunicato stampa rivolto all'Amministrazione Crestini attaccava proprio sindaco ed assessori in merito all'approvazione della delibera di indirizzo per la definizione dei canoni di affitto da applicare per coloro che vivono in case abusive.

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Un balletto, pro e contro Crestini, che dunque non è sfuggito a Cristina Milani che con un lungo commento ha bacchettato Iadecola.

"Caro Alessio, io non ho parole... nella vita ci vuole umiltà... e tanta coerenza. Forse è arrivato il momento che ti fermi a riflettere, magari guardando la luna e perché no? Ulularle contro... A volte potrebbe essere anche liberatorio. Solo venti giorni fa difendevi a spada tratta, al punto di trovarti grautitamente coinvolto in una querela, quell'Amministrazione che oggi dici aver tramato alle tue spalle. Mi dispiace, non tanto per la figura, quanto per tutte quelle persone che davvero avevano sperato se non creduto, che quel tuo "lavorare in silenzio" potesse attenuare se non proprio risolvere il dramma della perdita di una casa costruita con sacrificio.

 

 

 

 

 

 

Come abbiamo denunciato sin dal primo giorno come Comitato Equi Diritti, nei 30 Comuni sedenti nella Procura della Repubblica di Velletri, abbiamo assistito e continuiamo ad assistere ad un vero e proprio "Vietnam Amministrativo", dove alcuni Sindaci hanno scelto di rimanere immobili, altri si sono limitati ad emettere dinieghi di sanatoria, altri ancora hanno acquisito e qualcuno invece si è persino coraggiosamente posto davanti ad una ruspa. Questo per dirti che non è Crestini in se ad essere oggi diventato il problema (le indennità di occupazione sono gia state deliberate infatti in diversi Comuni, quali ad esempio Ciampino, Ariccia, Grottaferrata e Marino) ma la volontà e/o l'intensità della stessa dei vari Sindaci nel voler cercare di fare il possibile per tutelare i cittadini che si trovano in queste condizioni. La mancata adozione di strumenti relativamente semplici, quali le perimetrazioni e le richieste di Variante speciale, avrebbe dovuto farti capire da tempo, come il Sindaco Emanuele Crestini non fosse un "amico" della tua causa ma più probabilmente un oppositore, anche in considerazione del fatto che ben più solerte è stato il suo impegno nel cercare strade per regolarizzare gli abusi edilizi inerenti le antenne di Monte Cavo.

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Cio' che ti e' sfuggito e che spero non continui a sfuggirti, è che non esistono rapporti di amicizia, di inimicizia, di fiancheggiamento o di opposizione politica per cercare di vincere questa battaglia. Quel che esiste o che dovrebbe esistere è l'alternarsi tra collaborazione e forti opposizioni e proteste (in ogni modo concesso dalla Legge) a comportamenti favorevoli o sfavorevoli (ivi compreso l'immobilismo), comunque legittimamente posti in essere dai vari interlocutori Istituzionali. Ferma restando la capacità di riprendere collaborazione, laddove in precedenza si fosse bruscamente interrotto il dialogo o di "mandare all'aria" un rapporto che sembrava idilliaco ma sempre e solo in funzione dei fatti o degli atti concreti, utili o contrari al raggiungimento dello scopo. Tutto il resto si riduce ad immagine e vanagloria, benevola a volte nel suo appagare l'ego ma deleteria alle speranze di chi combatte per cercare di difendere la propria casa".