All’ospedale di Frascati operato raro tumore addominale, registrati solo 3 casi nel mondo. Paziente dimesso in buona salute
Pubblicato: Martedì, 09 Febbraio 2021 - Redazione attualità
FRASCATI (attualità) - L’intervento che è durato circa 4 ore è stato effettuato dal Dr. Massimiliano Boccuzzi neo direttore della UOC di Chirurgia Generale del San Sebastiano e dalla sua equipe di giovani chirurghi
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Presso l’ospedale San Sebastiano Martire di Frascati, il 15 gennaio 2021 è stato effettuato un delicato intervento chirurgico su un paziente di sesso maschile di 42 anni affetto da una voluminosa e rara neoplasia addominale che coinvolgeva il colon, la milza e il pancreas.
L’intervento che è durato circa 4 ore è stato effettuato dal Dr. Massimiliano Boccuzzi neo direttore della UOC di Chirurgia Generale del San Sebastiano e dalla sua equipe di giovani chirurghi.
La rara forma tumorale (I.M.T.), Tumore mesenchimale infiammatorio, che si era sviluppato nell’addome del paziente, risulta essere il terzo caso registrato nella letteratura mondiale con origine intestinale, ed è stato completamente asportato insieme a parte del colon, alla milza ed all’omento, malgrado il suo stadio avanzato.
Il giovane paziente, che era giunto in ospedale in condizioni molto scadute è attualmente in buona salute ed è stato dimesso dopo 10 giorni. Il tutto è stato possibile grazie alla sinergia tra l’equipe chirurgica e anestesiologica (la Dott.ssa B.De Angelis ha effettuato l’anestesia) affiancata dalla grande professionalità dell’equipe infermieristica delle sale operatorie e dell’area chirurgica.
Preme sottolineare che anche a Dicembre è stato possibile effettuare, con ottima riuscita un altro delicato intervento di ricostruzione di un rene, sempre in un giovane uomo di Grottaferrata, che in seguito a grave trauma aveva il rene sezionato in tre parti, con perfetta ripresa della funzionalità renale e arresto della grave emorragia, con completa guarigione del paziente.
Tutto ciò si è reso attuabile, oltre che per la competenza dell’equipe chirurgica di recente costituzione, anche all’apertura da parte della direzione strategica della Roma 6, di due posti di terapia intensiva post chirurgica (PACU) che consentono di poter seguire, con più accuratezza, nello stesso ospedale in cui vengono operati, i pazienti sottoposti ad interventi di chirurgia maggiore.
Tutto ciò a testimonianza che anche negli ospedali periferici si possono ottenere ottimi risultati con un lavoro di equipe interdisciplinare, la professionalità, lo spirito di abnegazione e la tecnologia.
