Scuola Primaria | Scompaiono i voti: una riforma del sistema di valutazione che non ha alcun senso
Pubblicato: Sabato, 30 Gennaio 2021 - redazione attualitàROMA (attualità) - Da quest'anno scompaiono i voti ed arrivano i "livelli di apprendimento"
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Nell'anno scolastico più difficile degli ultimi 70 anni, nella stagione della pandemia, nell'anno della didattica a distanza per milioni di ragazzi, il MIUR non ha trovato niente di meglio da fare se non varare la riforma del sistema di valutazione nella scuola Primaria.
Vale a dire che da questo 2021 scompaiono, per ora in via definitiva, i voti ai quali eravamo tutti noi abituati e - pensate un po' - compaiono i "livelli" di apprendimento.
Chi considerava eccessive le votazioni classiche, certamente ora potrà apprezzare il nuovo colpo di genio...
Di fatto, il rendimento scolastico dei nostri figli ora viene valutato in base al livello di apprendimento stimato dai docenti. E sono quattro: avanzato, intermedio, base e, dulcis in fundo, "in via di prima acquisizione". A questa valutazione si associa la "descrizione globale", ovvero il giudizio dei docenti.
Insomma: al posto di un voto, ecco comparire due belle etichette da appioppare ai bambini: una "qualitativa" ed una "quantitiva descrittiva".
Facile dire - a buon titolo - che i docenti per larga parte hanno accolto con grande disappunto e molta incredulità una riforma che comunque era stata annunciata nei mesi scorsi.
Si torna al punto di partenza: nell'anno scolastico più difficile che almeno 3 generazioni abbiano mai conosciuto, ministro e ministero riescono a varare anche una riforma delle valutazioni in assoluto difficile da comprendere e digerire.
Appare davvero banale, ma perché non rimandare una riforma già di per sé cervellotica ed incomprensibile ad altra data? A pandemia finalmente superata?
Ad emergenza finita?
La domanda è da porre direttamente alla ministra Azzolina.