STORIE | La Scala Santa di Roma, i 28 gradini percorsi da Cristo

Pubblicato: Venerdì, 22 Gennaio 2021 - Giulia Bertotto

ROMA (attualità) - La scala sarebbe stata portata da Sant' Elena imperatrice nel 326, madre dell'imperatore Costantino

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La Scala Santa a Roma si trova nel complesso denominato "Pontificio Santuario della Scala Santa" nelle immediate adiacenze della basilica di San Giovanni in Laterano.

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Secondo la tradizione questi gradini vennero saliti da Gesù per raggiungere la sala dove subì l'interrogatorio da parte di Ponzio Pilato prima della crocifissione. La scala sarebbe stata portata da Sant' Elena imperatrice nel 326, madre dell'imperatore Costantino.

La grande venerazione e gli esodi di pellegrinaggio verso questa reliquia iniziarono nel XV secolo. Si tratta di 28 gradini di splendido marmo bianco. Essi sono solitamente protetti da uno strato di legno di noce. A farla “foderare” era stato papa Innocenzo XIII nel 1723: il marmo “proconnesio” (tra le varietà più utilizzate nell'Impero Romano), è originario dell’omonima isola vicino Istanbul e molto usato in tutto l’Impero romano, era già pericolosamente consunto per l’uso di percorrerlo in ginocchio.

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Da allora forse solo i restauratori l’hanno visto senza la protezione lignea.

Quando fu trasportata al Sancta Sanctorum nel 1589 si escogitò un sistema per evitare che nessun gradino venisse calpestato.

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I ventotto gradini che la copongono vennero perciò sistemati cominciando dall'alto, perché non venissero calpestati. Infatti la Scala può essere percorsa solo in ginocchio, e in silenzio.
Questo luogo al di là del valore storivco ha un'immensa portata simbolica.

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La scala è anticipazione del calvario di Cristo ma anche della sua resurrezione. La scala è un simbolo archetipico dell' iniziazione sapienziale e interiore, del percorso di ascesa spirituale, la fatica di una salita che conduce alla vetta della propria realizzazione o della congiunzione con il divino. Un segno che come Gesù unisce umano e Divino, terra e Cielo, tempo ed Eterno.

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Sulla Scala, secondo la tradizione, ci sarebbero quattro macchie del sangue di Gesù: 3 sono coperte da croci, 2 di bronzo e una di porfido rosso. All’altezza della quarta, protetta da una grata, si è formato un buco, perché i fedeli per secoli hanno infilato le dita per toccare proprio quel punto.

Scala Santa ha riaperto ai fedeli per 60 giorni l’11 aprile 2019, per la prima volta dopo 300 anni, senza la copertura in legno. 

Foto da www.ilmessaggero.it 

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Foto da www.agi.it


Commenti  

# Michele M. 2023-04-24 11:09
Qui si sente forte la presenza di Dio, salendo in ginocchio questa scala c'è ancora il sangue di Gesù rimasto indelebile attraverso i secoli che ne conferma la straordinarietà del luogo.
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