Gelate di aprile, arrivano i risarcimenti: firmato e pubblicato il decreto regionale

Pubblicato: Mercoledì, 08 Novembre 2017 - redazione attualità

ROMA (attualità) - La soddisfazione della Coldiretti

ilmamilio.it - comunicato stampa

“Già dalle prime segnalazioni dei nostri soci era apparso evidente che i danni subiti dalle aziende agricole fossero ingenti. Danni immediati, in termini di perdita di raccolto superiore al 30% e anche oltre e danni calcolati in prospettiva, perché la capacità produttiva di frutteti e vigneti è stata fortemente compromessa anche in vista della prossima stagione. I risarcimenti serviranno alle aziende per scavallare questo periodo difficile e disporre della liquidità necessaria per fare fronte ai nuovi investimenti”.

 

 

 

 

 

 

 

Così Giuseppe Casu, direttore della Coldiretti di Roma, commenta la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto che riconosce la calamità naturale, aprendo la strada ai rimborsi, per gli effetti causati dalle gelate dello scorso aprile. I centri della provincia di Roma interessati dal provvedimento sono Affile, Albano Laziale, Ardea, Capena, Castel Gandolfo, Cave, Ciampino, Frascati, Genazzano, Grottaferrata, Guidonia, Labico, Lanuvio, Marcellina, Marino, Mentana, Monte Porzio Catone, Montelibretti, Monterotondo, Moricone, Nettuno, Olevano Romano, Palestrina, Palombara Sabina, Pomezia, Roma, San Cesareo, Sant’Oreste, Velletri e Zagarolo. Le imprese agricole insediate in questi comuni possono presentare domanda di risarcimento presso gli sportelli dell’Area Decentrata Agricoltura entro 45 giorni dalla data di pubblicazione in Gazzetta.

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“Un risultato prezioso per l’agricoltura regionale, maturato grazie al nostro immediato pressing sui comuni e sulla Regione. Un risultato favorito da Coldiretti – commenta il presidente della federazione regionale David Granieri – e raggiunto grazie alla disponibilità e alla attività di coordinamento promossa, anche in quella circostanza, dall’assessore Carlo Hausmann che, subito dopo il tavolo regionale, sottopose le nostre istanze presso il ministero delle politiche agricole”.