Test antidroga: quali sono i più diffusi?

Pubblicato: Lunedì, 21 Dicembre 2020 - redazione attualità

ROMA (attualità) - Dispositivi sanitari: tipi, utilizzo e costo

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Sono tantissime le persone che si trovano davanti alla necessità di acquistare un test antidroga. Dal momento che si tratta di un campo di grande delicatezza che, in alcuni casi, richiede l’intervento di specialisti in psicoterapia e in ambito medico, passiamo subito a parlare delle principali tipologie di test in commercio, dando qualche specifica relativa alle loro modalità di utilizzo e al costo.

Test delle urine

Il test delle urine è la soluzione più comune, economica e accessibile anche a chi non lavora in ambito medico o nelle forze dell’ordine. Può infatti essere acquistato comodamente in farmacia al costo di una decina di euro. Utile per rilevare il THC nelle urine, permette di individuare anche le tracce di altre sostanze stupefacenti, come per esempio la cocaina e le anfetamine, per non parlare degli steroidi.

Questo test, essendo semplice da gestire, viene utilizzato con grande frequenza in diverse situazioni. Tra queste, è possibile citare il luogo di lavoro. Il datore, infatti, può chiedere ai propri dipendenti l’esecuzione di un test con lo scopo di accertare casi di utilizzo di droghe sul posto di lavoro.

A questo punto, viene da chiedersi come si utilizza il test che permette di rilevare nelle urine la presenza di THC, principio attivo psicoattivo per eccellenza. La procedura di testing si basa su un metodo di natura immunocromatografica.

Dispositivo medico-diagnostico, è caratterizzato dalla presenza, nella confezione venduta in farmacia, di una banda di carta nota come striscia reattiva. Il contatto tra essa e l’urina della persona che si è sottoposta al test è in grado di fornire una risposta in merito alla presenza, nel prodotto finale dell’escrezione del rene, di sostanze stupefacenti come il THC.

Una raccomandazione molto utile per chi deve sottoporsi al test riguarda i casi in cui si assume THC sotto controllo medico. In questi frangenti, è opportuno acquistare dei dispositivi contraddistinti dalla possibilità di sostituire la striscia reattiva presente nella confezione.

Costi

Nelle righe precedenti abbiamo fatto cenno ai costi, specificando che si aggirano attorno ai 10 euro. Questo è vero, ma solamente per i test in grado di rilevare la presenza del THC. Se si punta all’acquisto di strisce reattive capaci di mettere in primo piano l’eventuale presenza di altre sostanze psicoattive, il prezzo per forza di cose sale e raggiunge i 25 euro circa.

Test del capello

Un altro test antidroga molto diffuso è quello del capello. In questo caso, si prende una ciocca di capelli della persona che si sottopone alla procedura di rilevazione e, dopo averla polverizzata e sciolta in solventi, la si tratta con una procedura nota come spettrometria di massa.

Una cosa interessante a tal proposito è che più i capelli sono lunghi, più si può andare indietro nel tempo con le tracce del consumo di droga. Per intenderci, analizzando un capello della lunghezza superiore ai 10 centimetri si può capire se la persona, nell’arco dei 10 mesi precedenti il test, ha consumato sostanze stupefacenti.

Chiaro è che si tratta di un test molto diverso rispetto a quello delle urine. Si può effettuare solo in laboratorio e ha un costo che si aggira attorno ai 150 euro a singolo campione tricologico fornito ai tecnici.

Test della saliva

Cosa dire del test antidroga che analizza la saliva? Che si tratta di un dispositivo acquistabile, esattamente come quello delle urine, senza bisogno di ricorrere a laboratori. Attenzione, però: si tratta di prodotti venduti a medici, carabinieri, personale dei sert e dei centri di recupero. Rapido e discreto, fornisce i risultati tramite una linea di controllo. In linea di massima, questi dispositivi sono in grado di rilevare diverse tipologie di sostanze stupefacenti, dai cannabinoidi fino alle anfetamine e agli oppiacei.


Commenti  

# Chris 2022-03-10 18:20
Pensa quanto spreco di risorse quando risulta ben chiaro ormai che non si possa determinare in maniera sicura e univoca un limite di THC necessario perchè vi sia un calo di attenzione alla guida.
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