Marino, Giulio Santarelli sul tavolo Governo-Regione Lazio-Roma Capitale

Pubblicato: Domenica, 22 Ottobre 2017 - redazione politica

Risultati immagini per santarelli mamilioMARINO (politica) - Le riflessioni dell'onorevole castellano: "Quello della Città metropolitana finora è un clamoroso fallimento"

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Dall'onorevole Giulio Santarelli riceviamo e pubblichiamo.

"Il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti dopo l'incontro con il ministro Calenda e la sindaca Raggi indica i risultati del tavolo per la Capitale: tre assi, cultura e sport, fieristico,città del mondo; interventi che vanno dai Fori al porto di Ostia. Una strategia tutta giocata all'interno del raccordo anulare che ignora la programmazione sul riequilibrio territoriale economico e sociale varata in Regione fin dagli anni 70 e precisata nei dettagli da un pregevole studio del Ministero delle aree urbane del 1992 nel quale vennero evidenziati principi e indirizzi capaci di dare una svolta al Governo della Capitale. Principi e indirizzi mai applicati da nessuna Giunta Capitolina comprese quelle di Rutelli e Veltroni.

tecnocasa2Due i capisaldi di fondo della nuova governance per Roma: “Lo sviluppo di Roma sarà condizionato dal rapporto di collaborazione che la classe dirigente del Comune di Roma sarà in grado di instaurare con quella che rappresenta i Comuni dell'hinterland”. L’unico modo di “Governare Roma è quello di promuovere attivamente una organizzazione policentrica degli insediamenti sia alla scala urbana sia a quella Metropolitana. Alla scala urbana dotando le periferie dei servizi necessari per ridurre la dipendenza dal centro, alla scala Metropolitana perché solo rendendo gli attuali maggiori poli (Civitavecchia, Tivoli-Guidonia, Castelli Romani) veri e propri organismi urbani in grado di ospitare funzioni, residenze ed attività di rango metropolitano si pongono le premesse per quel sistema reticolare decentrato che rappresenta oggi un fattore di successo nelle competizioni tra Metropoli Europee”.

Il mancato funzionamento della Città Metropolitana ha impedito fin ora l'esistenza di una sede istituzionale nella quale trattare e risolvere i problemi della Capitale in un'ottica di apertura alle problematiche dell'intera Provincia di Roma in modo da favorire lo sviluppo di quelle funzioni di rango Metropolitano capaci di soddisfare le esigenze di circa un milione di abitanti che continuano a gravitare su Roma determinando un surplus di congestione e di caos della Capitale. Alla Sindaca di Roma Virginia Raggi non si può chiedere di conoscere le strategie per il riequilibrio della Regione a cui andrebbero finalizzati gli investimenti dello Stato e della Regione se ambisce ad assumere le dimensioni e la funzionalità in atto da molto tempo nelle Capitali Europee. Il presidente Zingaretti e il Ministro Calenda avrebbero il dovere di richiamare la Sindaca e l'intera classe Dirigente Capitolina ad affrancarsi dalla tradizionale visione Roma-centrica che non ha mai risolto i problemi della Capitale.

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Il mancato decollo prima dell'area Metropolitana ed ora della Città Metropolitana ha impedito di attivare quel sistema di Governo di area vasta nel quale realizzare programmi di sviluppo finalizzati al riequilibrio e al decentramento di funzioni essenziali alla vita delle comunità che vivono in provincia. È triste dover constatare che questa cultura di governo manca alla classe Dirigente che opera nella Capitale e nella Regione Lazio e che manca anche nella classe Dirigente nei Comuni della Provincia e in modo particolare in quelle realtà rilevanti per peso demografico ed economico di Civitavecchia, Tivoli e Castelli Romani.

Si sta per aprire il confronto elettorale che nella prossima primavera si concluderà con l'elezione del nuovo presidente della Regione. Di questa tematica che ha appassionato con importanti risultati la fase costituente della Regione fino agli anni 90 non c'è traccia nel confronto tra i tre poli che si contenderanno la vittoria alle elezioni. È auspicabile che si ponga mano a una vistosa correzione delle prospettive di governo abbandonando la propaganda e tornando a un rinnovato impegno per un equilibrato sviluppo della Regione dal quale trarrebbe indubbi vantaggi anche la Capitale.


Commenti  

# Marcantonio Cervini 2017-10-24 07:00
Il politichese non ha mai risolto i problemi dei Cittadini, ha solo permesso ad una classe dirigente incapace e intrallazzatrice di continuare a fare i suoi porci comodi, riempiendo le sue tasche e quelle dei suoi sodali. Tutto questo succede e succederà sempre fino a quando i sudditi/amministrati non rifiuteranno le elemosine e le briciole del clientelismo e recupereranno un minimo di dignità e a volte di decenza.
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