Grottaferrata, "Fare Rete": "Sindaco in stato confusionale, maggioranza succube"

Pubblicato: Giovedì, 06 Agosto 2020 - redazione attualità

GROTTAFERRATA (politica) - La riflessione del gruppo dopo l'ultimo Consiglio comunale

ilmamilio.it - nota stampa

Da "Fare Rete" riceviamo e pubblichiamo.

"Nell’ultimo Consiglio comunale è calata la maschera di questa Amministrazione e la verità è venuta a galla. Si è materializzato tutto lo stato confusionale e il disordine organizzativo del Sindaco e della sua maggioranza che appare ormai "succube" dei poteri forti e schierata a difesa di chi preferisce le colate di cemento alla tutela del verde! La mozione di tutta la minoranza (con il voto favorevole del consigliere Garavini) chiedeva semplicemente di mantenere gli impegni sottoscritti in convenzione di destinare quattro appartamenti di via Rossano Calabro ad housing sociale.

E’ facile intuire che uno dei principali obiettivi dell’edilizia residenziale sociale è quello di garantire sia il benessere abitativo che l’integrazione. Cosa è emerso dal dibattito sollecitato dalle opposizioni? La visione del Sindaco è stata confusionaria e per niente attenta alle tematiche di rilevanza sociale (come l'emergenza abitativa, l'housing sociale, le case famiglia, il dopo di noi), diversamente, sulla base delle dichiarazioni fornite in aula, per il primo cittadino l’unico valore su cui vanno commisurati i beni è apparso essere quello economico (logica del profitto).

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L’incommensurabile valore sociale di quattro appartamenti, se destinati a quelle tipologie di interventi abitativi, non rientra minimamente nella cultura dell'Amministrazione Andreotti. E’ emerso un quadro decisamente deprimente, facendo fare alla città una piroetta all'indietro, ricollocando Grottaferrata in uno stato di degrado socio-culturale vergognoso. Dagli anni Ottanta si erano intrapresi percorsi di attenzione a questi temi che indicano chiaramente lo stato di civiltà di un paese e Grottaferrata aveva raggiunto ottimi livelli di Wellfare. Quello che si è sentito nel dibattito in Consiglio da parte della maggioranza è agghiacciante.

L'impreparazione e la confusione del Sindaco, su questioni così delicate e importanti, non solo sono indici di scarsissima sensibilità verso le tematiche sociali e assistenziali, ma evidenziano addirittura miopia e incapacità di governo, confondendo le diverse azioni e le varie opportunità che una sana amministrazione dovrebbe avere nelle sue politiche abitative le quali dovrebbero guardare con attenzione alle persone più deboli e in difficoltà. Il negazionismo di Andreotti sulle emergenze abitative ha dell’incredibile, si presenta in Consiglio comunale non sapendo, o fingendo di non sapere, che alla data del 23.06.2020 sono state presentate la bellezza di 63 domande per alloggi di edilizia economica e popolare.

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La nostra posizione, ampiamente condivisa dalle altre forze di opposizione, è quella di richiedere di non modificare i termini della convenzione urbanistica relativa al Programma Integrato di Intervento di via Rossano Calabro che prevedeva, lo ripetiamo, la destinazione di 4 appartamenti e rispettivi box per housing sociale. Nella mozione delle opposizioni è stato chiesto anche di redigere una relazione dettagliata sull'emergenza abitativa nel nostro comune e di eseguire uno studio di fattibilità comprensivo di preventivo di spesa sull'eventuale destinazione degli immobili a progetti sociali di pubblica utilità da individuare.

A tutto questo l'Amministrazione ha risposto di no, bocciando la proposta!!!

Quello che è emerso dal surreale dibattito è bene sintetizzato dall’ intervento della consigliera da remoto, ormai assente da anni dalla nostra cittadina, partecipando a pochi consigli comunali e assente per ben 24 volte su circa 26 sedute di commissione bilancio di cui è stata membro fino a qualche settimane fa. L’intervento della consigliera Scacchi è di seguito trascritto (ma visibile da tutti sul sito del comune): "Io credo che in questa fase, fare degli interventi anche che gettano un po’ di terrore perdonatemi, il perchè le chiacchiere di paese i giornali piuttosto che la casa popolare, l’housing sociale, voglio dire tutelare anche il valore di mercato di quegli immobili secondo me è nostro interesse, visto che avremo la titolarità di quei quattro appartamenti.

Se comincia ad esserci la vulgata, che in un condominio di particolare pregio, in cui ci sono 20-21 unità immobiliari, in quattro chissà, forse, pare, il consiglio vincoli all’housing sociale, secondo me rischiamo di fare terrorismo psicologico e commerciale, a deperimento del valore commerciale degli immobili che saranno attribuiti al comune di Grottaferrata”.

Di fronte a simili affermazioni lasciamo ogni commento o riflessione ai cittadini e ai lettori...

La consigliera, il Sindaco e l'intera maggioranza dovrebbero invece sapere che gli alloggi sociali (Housing sociale) da tempo rappresentano in Europa un ambito d’intervento molto interessante nei confronti di un target sociale debole, non in condizione di accedere alla locazione sul libero mercato.

Come si evince dal DM Infrastrutture (articolo 1 comma 3) in Italia la vendita degli appartamenti in housing sociale è considerata marginalmente rispetto alla locazione e comunque rientra sempre nell’ambito di politiche sociali di sostegno, quindi non negoziabile sul libero mercato, trattandosi di prezzi calmierati con il vincolo del prezzo massimo di cessione.

Nel caso specifico del complesso di via Rossano Calabro si può osservare che:

1) Il vincolo di destinazione dei 4 appartamenti “sociali” rappresenta una vera e propria perequazione urbanistica  (mettiamola così: il Comune vuole fare housing sociale e quindi “anche per questo” riconosce la notevole cubatura all’area); negare quella destinazione (magari mettendo in vendita i 4 appartamenti) significa negare la “ratio” della Variante di PRG in quanto il Programma Integrato utilizzato per la variante (regolato da legge regionale 26/06 1997, n. 22) nasce come strumento attuativo del PRG di interesse pubblico con obiettivi di riqualificazione del tessuto urbanistico e di recupero di ambienti urbani degradati.

2) Gli appartamenti di housing sociale (diciamo Edilizia Residenziale Sociale) sono un’evoluzione dell’edilizia popolare, ma ne seguono il regime, per cui per essi va osservato il prezzo massimo di cessione e la platea degli interessati, in caso di vendita, non può che essere quella dei ceti meno abbienti destinatari di edilizia popolare; quindi non sono ammesse operazioni speculative a prezzo di mercato.

Queste sono le ragioni che hanno spinto #FareRete a chiedere il rispetto della convenzione e a respingere qualsiasi ipotesi di alienazione, ma questi sono anche i risultati. Da oggi Grottaferrata sa chi rappresenta e difende certi poteri e determinate logiche e chi invece cerca con fatica di svolgere le proprie funzioni di rappresentanza a servizio di TUTTI i cittadini specialmente di quelli che in quanto ultimi rischiano di non avere più voce. Il cielo di carta si è strappato, la maschera di questa Amministrazione è caduta e i buoni propositi si sono rivelati menzogne luciferesche: il Re è nudo!!!

 

 
 

Commenti  

# Oravla 2020-08-06 13:50
Belle parole.
È tanto che vedo salvatori dei cittadini che una volta raggiunto il traguardo fanno tutt'altro.
Il mio modesto parere è meglio essere gestiti da un Commissario Prefettizio.
Almeno firma e non firma senza avere legami con il territorio.
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# whistleblower 2020-08-08 11:00
i soffiatori di fischietti scoprono "cos'è diventata e di chi è Gtf"
Non è la città della fiera "nazionale" dal 2010?
Non è la città giardino (parchi e verde abbandonati o chiuso)?
Non è la città del libro, con queste dichiarazioni e commenti?
Non è la città dell'accoglienza quella che divide in quillì de qua (conji) e quillì de la (forestieri)
Forestieri:
che pagano mln di € ville e poi chiudono i cancelli
che abbassano il valore degli immobili perché non hanno gli € per comprare&affittare case = NO! alla mescolanza sociale con il laterizio
Non è antifascista visto quanto hanno S-governato gli eredi?
Non è la città della fratellanza fra popoli e religioni, letti "pensieri, opere e omissioni" di quelli che si servono della politica?
Non è la città dell'accoglienza nonostante i 29 ordini religiosi e la presenza millenaria dell'Abbazia?
Se i Cittadini non sono così, la maggioranza dei politicanti "Sì"
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