Grottaferrata, dietro la maschera delle ‘consultazioni’ sui temi c’è la ricerca di una nuova ‘maggioranza’?

Pubblicato: Giovedì, 24 Ottobre 2019 - redazione politica

Risultato immagini per cubo di rubikGROTTAFERRATA (attualità) – Con Garavini e Pavani sempre più critici e altre fibrillazioni interne che potrebbero uscire allo scoperto a breve il sindaco tenta la manovra rischiosa

ilmamilio.it

Sono iniziate questa settimana le 'consultazioni' tra il sindaco Andreotti, i suoi fedelissimi e  gli altri gruppi consiliari per aprire un tavolo di trattativa e lavoro sui temi dell’urbanistica e altre urgenze. In realtà la manovra ha anche un altro scopo (forse quello principale), ovvero sondare, con il pretesto degli argomenti, se ci sia la possibilità o meno di creare una sorta di maggioranza alternativa (reale o fittizia che sia) a quella attuale (stravolgendo di fatto il risultato del voto popolare del 2017).

Se infatti la discussione avesse preso in esame con idee e proposte le criticità locali i due comunicati del Comune usciti nella giornata di lunedì (a commento degli incontri con Paolucci e Garavini) avrebbero avuto toni diversi e si sarebbero soffermati sulle evidenze. Invece no, ci si è limitati a termini come ‘interlocutorio’ o ‘soddisfacente’, al di là delle parole di circostanza, senza entrare nel merito. 

Andreotti certezze sul futuro in fin dei conti ne ha poche. Sia sul piano programmatico e sia in quello strettamente politico. A parte il fedelissimo Cocco, oppure Pompili e Bosso e il leader reale della coalizione, Luciano Vergati, il resto conta meno e quel che rimane è persino in bilico, visto che Massimo Garavini e Veronica Pavani proseguono il proprio percorso da separati in casa e altre defezioni sono lì per arrivare stando a quanto emerge dalle voci di corridoio interne alla maggioranza e di Palazzo Consoli.

Per arrivare alla fine del mandato il primo cittadino ha bisogno di supporti. O addirittura creare un’altra coalizione, come detto, con l’ingresso di alcuni membri dell’attuale minoranza. In casa PD sia Mari e sia la Franzoso non sembrano essere disposti, e pare neanche Famiglietti del M5S (almeno in forma plateale). Su Paolucci e Lcg l'avvicinamento è partito mesi fa. Non ora. 

Resta da comprendere a cosa serva fare questi incontri interconsiliari a due anni e mezzo dalla fine del mandato. Grottaferrata è un paese di ventimila anime in cui dovrebbero bastare le commissioni e il consiglio comunale per discutere dei problemi. Oppure il Bar o il marciapiede del Corso come spesso e quotidianamente accade. Dare un tono istituzionale a una conversazione di un’oretta non appare molto attendibile. Sopratutto sul piano delle criticità, che da queste parti ogni giorno si fanno sempre più impellenti (vedi anche il caso Tekneco e dell’isola ecologica, dove se non sarà fatta chiarezza a brevissimo tempo il rischio di seri problemi esiste, sopratutto alla luce dell'ordinanza di sgombero).