Asili nido Frascati, Luca Iaia: "Gestione del cambio pessima, ora si investano i 200mila euro risparmiati in strutture"
Pubblicato: Giovedì, 17 Ottobre 2019 - redazione politicaFRASCATI (politica) - Una lunga lettera dell'ex segretario dem
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Da Luca Iaia, cittadino ed ex segretario Pd di Frascati, riceviamo e pubblichiamo.
"Caro direttore,
ti scrivo da cittadino e utente dell’Asilo nido (entrambi i miei figli hanno frequentato e frequentano a Pietra Porzia), per fornire un ulteriore punto di vista alla discussione che sta animando la città ed esacerbando gli animi, come purtroppo accade spesso, e per fare una proposta, spero sana e condivisa.
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Non conosco l’asilo di via Einaudi, parlo con cognizione solo di Pietra Porzia, una struttura sana e bella, con delle ottime educatrici e un buon metodo educativo che però deve assolutamente esser migliorata quanto struttura e servizi e, sono d’accordo con chi lo ha affermato, costa un po’ troppo rispetto alla media di altri Comuni.
Quello degli asili è un problema, che come avrete letto certamente, è di rilievo anche nazionale e ci sono comportamenti virtuosi di alcune amministrazioni che cercano di attuare azioni per pesare sempre meno sulle famiglie.
Non critico dunque la decisione dell’Amministrazione di andare a bando per cambiare gestore, come non critico nemmeno una diversa impostazione voluta dare agli orari, mi piace la spinta innovativa nel voler utilizzare gli spazi a 360 gradi e per attività correlate, come l’ipotesi extra time, sabato e campo estivo.
Quel che mi ha colpito è l’assenza di metodo e i tempi di gestione della questione, molto delicata perché riguardava le famiglie e soprattutto i bambini. L’esser arrivati troppo lunghi e addirittura ad anno scolastico avviato, il non aver interloquito con le famiglie e poco (o nulla) con le educatrici e le ausiliarie. Insomma è stato avviato un processo in malo modo e questo ha creato, e la sto vivendo di persona insieme ad un centinaio di genitori e bimbi, oltre alle famiglie delle educatrici, con grande preoccupazione in un clima terribile.
Vi inviterei a venire a Pietra Porzia anche in questi giorni e le scorse settimane, un bruttissimo ambiente che, gioco forza si ripercuote sui bimbi. Mio figlio è particolarmente irrequieto così come tanti bambini.
Ok il cambio di gestore, ci può stare, lo si mette in conto, credo che lo avessero messo in conto le stesse educatrici, ma i tempi sono stati pessimi, il bando scritto male e il coinvolgimento nullo. Ho parlato a lungo nelle scorse settimane con le educatrici di mio figlio che mi hanno espresso la consapevolezza della situazione e che bastava dirglielo per tempo che si sarebbero organizzate diversamente. In questo settore o ci si muove entro luglio per trovare un’altra posizione o si rischia di restare a casa per un intero anno.
Bastava dunque una gestione migliore ma il rammarico maggiore riguarda proprio l’espressione del risparmio. Il far percepire che grazie a questa azione il Comune ha risparmiato ben 200mila euro l’anno. Questo fa male perché non stiamo parlando di una cifra così importante per un Comune, lo stipendio di un dirigente o qualche consulenza in meno ma stiamo risparmiando sui nostri figli, sul nostro futuro. Quando si taglia sull’infanzia è davvero un brutto segnale.
Vengo alla proposta allora: investiamo questo risparmiato, interamente sui servizi all’infanzia. Mettiamo in bilancio, nonostante le ristrettezze, 200mila euro in più all’anno su questa voce. Ma rendiamo tutto realmente e immediatamente tangibile, costruiamo un progetto di spesa insieme proprio alle famiglie, condividiamo un processo e analizziamo le proposte migliori. Alcuni esempi? Iniziamo dai giochi per bambini a Villa Torlonia, all’Ombrellino e nella mia Villa Muti, magari costruendone di nuovi nelle altre periferie e sistemando l’esistente. Programmiamo l’installazione dei condizionatori e dei sanificatori d’aria negli asili (d’estate i bambini soffrono terribilmente il caldo e non è accettabile). Organizziamo alcune azioni/giornate dedicate ai piccoli frascatani con giochi e divertimenti tutti per loro e per la serenità delle loro famiglie.
Sfruttiamo questa occasione dunque per far diventare Frascati una città veramente attenta a certi bisogni e a misura di bambino. Cerchiamo di guardare al futuro con la visione di una città migliore e non soltanto con l’occhio al bilancio o al passato, perché altrimenti un futuro non ci sarà.