"Come Cristo Comanda", Michele La Ginestra e Massimo Wertmüller conquistano l'Alba Radians
Pubblicato: Martedì, 05 Marzo 2019 - Marzia Mancini
ALBANO LAZIALE (teatro) - Nei giorni scorsi la fortunata messa in scena dello spettacolo ideato dallo stesso attore e commediografo romano. Sul palco con la regia di Roberto Marafante anche Ilaria Nestovito
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Sabato 2 marzo al teatro “Alba Radians” di Albano Laziale è andato in scena “Come Cristo Comanda”, spettacolo scritto dall’attore Michele La Ginestra e da lui interpretato insieme al grande Massimo Wertmüller, con la voce e la partecipazione di Ilaria Nestovito e con la regia di Roberto Marafante.
Si apre il sipario e lo spettatore si ritrova catapultato in Palestina, siamo nell’anno 33 d.C. , lo scenario molto semplice rimanda all’aridità del deserto, solo due massi a fare da sedute a due uomini vestiti con sandali e tuniche e sullo sfondo una presenza misteriosa che attraversa il palco completamente china su se stessa con un mantello che le copre il volto, una sorta di vecchina invisibile agli occhi dei protagonisti…Non dei semplici uomini che parlano in romanesco come vuol far credere l’esordio dello spettacolo ma due soldati romani, Cassio (Massimo Wertmüller) è il centurione che ha guidato i legionari durante la crocifissione di Gesù e l’altro è Stefano (Michele La Ginestra), il soldato che ha dato da bere a Cristo acqua e aceto prima di morire.
I due uomini dialogano tra di loro e partendo da argomenti come il cibo, il rapporto con le donne ed i desideri più materiali, affrontati con brillante ironia, come spinti da una forza centripeta finiscono alla vera e profonda essenza dello spettacolo. Un’importante riflessione spirituale tra la vita e la morte, lo scetticismo e la fede, l’egoismo e l’altruismo, realtà ed illusione…I due rovesci della medaglia rappresentati in primis dalle personalità contrastanti dei protagonisti che danno vita a continue discussioni e dubbi rendendo un argomento storico e religioso come la crocefissione di Gesù Cristo perfettamente adattabile ai dilemmi della vita moderna e probabilmente la domanda che ci inducono a porci è: ‘Forse abbiamo dimenticato e stiamo commettendo ancora oggi gli stessi errori di un tempo?’.
Come sottofondo la soave voce di questa strana presenza che si trasforma più volte e che verso la fine anche Cassio e Stefano cominciano vagamente ad udire…
Chi come me già conosce la potente comicità romanesca di Michele La Ginestra inizialmente rimane stupito nel vederlo ‘indossare’ gli inconsueti panni della drammaticità e devo ammettere che lo preferisco nei suoi esilaranti one man show ma scrivendo ed interpretando quest’opera ha indubbiamente avuto il coraggio di osare, uscendo fuori dalla famosa ‘zona di comfort’ e forse anche da sé stesso, scoprendo dei lati inediti della sua interiorità e professionalità per poi regalarli al pubblico che ha apprezzato e continua ad apprezzare molto “Come Cristo Comanda”.
Una ‘conversione’, è proprio il caso di dire, ben riuscita tanto è vero che il teatro dell’Alba Radians di Albano Laziale era quasi al completo e le date del tuor sono numerose ed in tutta Italia.
Ad applaudire in prima fila anche il sindaco di Albano Laziale Nicola Marini.
