Zanzare, querelle Campidoglio-associazione disinfestatori: il Tar boccia il ricorso. Anid: "Subito appello"

Pubblicato: Giovedì, 10 Agosto 2017 - redazione attualità

zanzaraROMA (attualità) - L'ordinanza del Comune di Roma resta in vigore ma la battaglia continua

ilmamilio.it

Non si placa la bagarre, fra Comune di Roma Capitale e A.N.I.D. (Associazone nazionale delle imprese di disinfestazione) rispetto all’Ordinanza n. 62/2017 in tema di contrasto della zanzara tigre. Il Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio ha infatti respinto il ricorso presentato dall’A.N.I.D. contro il documento. Le ragioni di A.N.I.D., che ha bollato l’ordinanza come “un esempio di superficialità con troppe incongruenze”, non sono bastate al giudice del TAR che ha rispedito al mittente il ricorso.

La decisione è stata accolta con entusiasmo dall’Assessore alle Politiche Ambientali del Sindaco Virginia Raggi, Pinuccia Montanari: “Roma Capitale porta a casa un'importante vittoria […] La nostra ordinanza è la prima nel suo genere ad essere adottata in una grande metropoli italiana. Basata sulla prevenzione, sulla lotta antilarvale con prodotti biologici e sulla drastica riduzione di sostanze ad elevata tossicità, è salva grazie al Tar del Lazio che ne ha riconosciuto l'importanza,  anche al fine di tutelare la salute dei residenti nel territorio di Roma Capitale, compresi quelli affetti da gravi forme di allergia e intolleranze”.

Alle parole dell’assessore capitolino ha risposto l’Associazione Nazionale delle Imprese di Disinfestazione: “Non possiamo che concordare sui contenuti della dichiarazione dell’Assessore Montanari. Chi conosce l’attività, la missione e la storia della nostra Associazione sa bene che ci siamo sempre schierati a fianco della salvaguardia della salute delle persone, degli animali e delle cose, anche a costo di perdere consensi imprenditoriali. Siamo anche sempre dalla parte della legalità e della professionalità e ci battiamo perché queste attività vengano svolte da operatori professionali in regola con la legge e che posseggano i requisiti e le competenze professionali adeguate, e non le amicizie importanti. Su questo fronte non dubitiamo sia schierato anche il Comune di Roma Capitale. Su questi temi la sentenza del TAR del Lazio, superficiale ed evasiva, è stata appellata al Consiglio di Stato, perché affermi la legalità e la professionalità anche in questo delicato settore. Da ultimo – hanno concluso da ANID – ribadiamo l’opportunità che questa problematica sia affrontata con strumenti non occasionali e disomogenei come le ordinanze, ma si definiscano con regolamenti approfonditi ed adeguati, come condiviso da gran parte della Pubblica Amministrazione”.